Era l’anno 1818 nel mese di novembre del giorno di San Martino (11) e a Fratta accadeva qualcosa di sospetto. 

 

 

Testi e foto a cura di Massimiliano Berchioni Bassani

 

 

11 novembre 1818 nascono i moti carbonari.

Il primo passo del risorgimento o meglio, le prime persone scoperte ed arrestate per lo spirito di una Italia unita vengono scoperte ed arrestate. Fratta Polesine provincia di Rovigo una piccola località ma con una interessante concentrazione di ville antiche anche di epoca palladiana quale villa Badoer (visitabile), villa Grimani Molin oggi Avezzù Pignatelli (visitabile), villa Dolfin (ora Casa Divina Provvidenza), villa Oroboni, villa Labia ricostruita dopo un bombardamento del 1945 e ora adibita a scuola e poi c’è la casa di Giacomo Matteotti.  (Quest’anno ricade il centenario della morte)  Ma vi è anche con un bel museo archeologico che ricorda insediamenti già dalla fine dell’età del bronzo.

Villa Badoer

 

 

Era l’anno 1818 nel mese di novembre del giorno di San Martino (11) e a Fratta accadeva qualcosa di sospetto.  Durante la cena in villa Grimani Molin Avezzù Pignatelli gli ospiti della contessa Cecilia Monti di Fratta: Antonio Fortunato Oroboni, Angelo Gambato, Antonio Francesco Villa, don Marco Fortini, Giovanni Monti, Antonio e Carlo Poli, Giacomo, Federico e Sebastiano Monti, Domenico e Antonio Davì, Vincenzo Zerbini, Domenico Grindati, facenti parte del movimento carbonaro, vengono arrestati dai gendarmi austriaci. Dopo il processo per alto tradimento vengono condannati al carcere duro dello Spielberg dove troveranno anche Silvio Pellico scrittore del famoso racconto: ”Le mie prigioni”. Don Marco Fortini sarà anche sconsacrato dal Patriarca di Venezia.

Alle redini Bruno Favaretto

 

 

Villa Grimani Molin Avezzù  Pignatelli

Da anni si rievocano i fatti accaduti quell’11 novembre 1818.

Alla rievocazione troviamo una bellissima carrozza modello Vis a vis che porta il Commissario dell’epoca inviato dal Governo Asburgico per le indagini. Alla guida della carrozza oggi in data 2024 troviamo; Bruno Favaretto di Mira (VE). Protagonisti dell’evento i numerosi spettatori e rievocatori dell’associazione Napoleonica d’Italia, il gruppo Tabula Rasa e cavalieri Cenedesi, i ragazzi e le ragazze delle scuole elementari, medie e superiori che si sono impegnati in balli e animazione sotto la regia di Maria Selene Farinelli. Nel sottofondo vi era la musica folkloristica tradizionale del gruppo veronese Contrada Lorì.