I buoni auspici per una risposta insolitamente numerosa a conclusione della stagione agonistica nazionale outdoor 2024 c’erano tutti, a partire dagli oltre 60 iscritti e dalle fibrillazioni che si respiravano nell’aria già da qualche tempo, segno che la voglia di mettersi in gioco c’è, soprattutto in occasione di un evento di primo piano quale il Campionato Italiano di  Completo, che per l’occasione era affiancato dal Campionato Regionale Lombardo di Combinata e con la possibilità in ogni caso anche per i fuori-regione di partecipare alla sola combinata. Le medaglie sono sempre una gran bella ricompensa per chi si è impegnato durante l’intera stagione e vede alla fine premiati i propri sforzi, dando un forte impulso per affrontare la successiva stagione pieni di buoni propositi e di ben riposte speranze.

Condizioni difficili ma affrontate stoicamente da organizzatori e concorrenti

A volte purtroppo non tutto va per il senso giusto. Già la gestione di 60 e più attacchi in 3 giorni è una vera impresa, tenuto conto che molti pony di proprietà delle scuole vengono affidati a due diversi driver ma soprattutto la stessa carrozza fa infiniti giri e necessita del tempo per staccare un pony, attaccarvi l’altro, permettendo al secondo driver anche qualche minuto di preparazione con le redini in mano. Ripensati quindi i vari incarichi per far fronte all’insolita affluenza, ecco che negli ultimi giorni prima della gara Giove Pluvio si è palesato incontrastato, mettendo a dura prova la tenuta del suolo anche in Lombardia. Ormai troppo tardi per annullare l’intero evento – oltretutto un Campionato non può essere disdetto se non per catastrofe naturale – e la mancanza di una data idonea ad un eventuale rinvio hanno convinto la FISE centrale a far partire comunque la gara, sperando in un miglioramento in corso d’opera. La situazione era tuttavia fortemente compromessa e dei tanti iscritti ben un terzo ha deciso di non avventurarsi in un’impresa che rischiava in primis di danneggiare i cavalli. Molteplici le ragioni del ritiro, tutte valide e affrontate palesemente a malincuore Un encomio spetta di dovere al Presidente del Comitato Organizzatore, Mauro Bertocchi delle Scuderie San Giorgio di Verolanuova/BS che non solo ha acconsentito malgrado tutto a mettere a disposizione le proprie strutture, ben sapendo che i campi ne sarebbero usciti disastrati, ma soprattutto facendo tutto quanto in suo potere per agevolare i concorrenti.

Un’immagine che parla da sé: Cristiano Cividini alle prese con l’ennesimo scroscio di pioggia

Ecco quindi che nella giornata di venerdì, iniziato sotto una pioggia scrosciante, si è disputata la prova di dressage, sul campo contornato dalle alte siepi, dove a dire il vero il fondo ha retto meglio di quanto ci si aspettasse. Diverso il discorso per il campo prova, decisamente infangato e scivoloso, tanto che chi li ha osservati da vicino, forte di una lunga esperienza di driver alle spalle, afferma che era persino difficile stare in piedi. Nel pomeriggio inoltrato una schiarita faceva sperare in un miglioramento che però è durato solo fino alle 10 del sabato, quando la pioggia ha incominciato a scendere violentemente.

Dibak, Formia e Barbieri: concentrazione ai massimi livelli

Il giorno successivo, quando si sarebbe dovuta effettuare la prova di maratona, dopo l’ennesima riunione degli ufficiali di gara e interpellati i concorrenti più esperti, la decisione è stata quella di optare per un anticipo della prova coni a sabato, sempre nella speranza di una tregua del maltempo per la giornata di domenica. Ovviamente i miracoli non sembrano ultimamente arridere alla disciplina delle redini lunghe e ciò ha determinato la cancellazione della prova di fondo: il terreno dove erano già stati allestiti gli ostacoli fissi era infatti diventato impraticabile e, dato che il benessere del cavallo deve in ogni caso avere la priorità assoluta, essere il fattore determinante – e non a caso è riportato nelle prime pagine dei regolamenti di qualsiasi disciplina equestre – erano ben pochi quelli che si sarebbero comunque presentati alla partenza della maratona, a iniziare da Cividini o Dibak. Già questa attività, sia sportiva che in ambiti più tranquilli, è spesso osteggiata dagli animalisti, ci mancava solo di fornire un ennesimo spunto per avere tutti contro e il pericolo di un video ripreso con il cellulare e postato sui social è ben noto a tutti. Come al solito qualche benpensante ha fatto presente che all’estero le gare spesso si svolgono con condizioni climatiche avverse, ma questo non è certo il modello da seguire e in quei casi parliamo comunque di professionisti che sanno gestire le situazioni al limite del fattibile. In un contesto come quello italiano, dove quasi tutti praticano lo sport degli attacchi a livello amatoriale, il cavallo non è un semplice strumento come un paio di sci ma fa spesso parte della famiglia ed è oltretutto diseducativo nei confronti dei più giovani. Ogni essere vivente ha diritto di essere rispettato! Così come sarebbe ingiusto togliere la dignità ad un Campionato raffazzonato che dovrebbe rappresentare il punto di massima espressione di un agonista, sia esso concorrente o cavallo, mentre la situazione impone di ridimensionare al massimo l’azione, facendo gli scongiuri che garretti e tendini ne escano indenni. Sempre per ragioni climatiche si è deciso all’ultimo momento di allestire il percorso coni nel grande campo all’entrata del centro ippico e non nel campo del dressage, che peraltro sarebbe stato destinato prima ad accogliere varie fasi della maratona. Decisione saggia, visto che lì il fondo ha retto abbastanza bene, nonostante gli ultimi concorrenti abbiano dovuto portare a termine il percorso sotto il diluvio.

Venuti da lontano per sottolineare che la passione non si arrende di fronte alle difficoltà e la chiave del successo sta nell’adeguarsi alla situazione senza mettere a repentaglio “l’amico fidato”

Per dare ugualmente un riconoscimento extra a coloro che, con le migliori intenzioni, si erano iscritti al Completo, si è quindi deciso di percorrere una strada diversa, con le premiazioni effettuate separatamente per la prova di dressage e per la prova coni, prendendo spunto da ciò che col cavallo a sella è nella norma visto che esistono le gare di dressage puro e quelle di salto ostacoli tout court, per poi terminare con la classica premiazione della combinata, separata però da quella prevista come tale fin dall’inizio. I concorrenti hanno molto apprezzato la possibilità di essere premiati per l’una o per l’altra prova, a seconda delle specifiche attitudini e quindi del lavoro svolto con maggiore profitto.

Alla partenza della prima prova si sono dunque presentati 40 concorrenti in provenienza da Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Puglia e, ovviamente, Lombardia (Campionato Lombardo). Per fortuna c’era in contemporanea anche il Campionato Italiano di Volteggio, con oltre 140 concorrenti, altrimenti le defezioni avrebbero inciso profondamente sulla sostenibilità economica del concorso.

Finalmente all’asciutto, ma solo in termini di precipitazioni, perché la pioggia di premi è gradita a tutti

Se a volte mettiamo in risalto il concorrente più giovane o la new entry, questa volta non possiamo non dedicare la nostra attenzione al concorrente più sfortunato. Parliamo del giovane e promettente Francesco Guglielmo, pugliese, che oltre a prepararsi intensamente per questo evento nelle gare organizzate nella sua regione, dove tuttavia non ha avuto la possibilità di esercitarsi in prove di maratona, aveva cercato di entrare nel meccanismo della gara di fondo chiedendo a Luca Cassottana di poterlo accompagnare in Ungheria in occasione del Campionato del Mondo di Tiri a Quattro. Luca lo aveva molto lodato per la disponibilità, il valido aiuto, l’educazione, l’evidente passione e per Francesco tutte le speranze di potersi mettere in gioco personalmente erano riposte in questo Campionato. Lunga trasferta e poi… Non rimane che augurargli miglior fortuna per l’anno prossimo, sicuri che la sua passione non verrà intaccata da questo primo sfortunato approccio.

Altra menzione per la para-driver Laura Paglicci-Reattelli, arrivata dall’Umbria, che speriamo di poter applaudire a dovere quale portacolori italiana ai Campionati del Mondo di categoria l’anno prossimo a Lähden in Germania all’inizio di settembre.

Infine un bentornata Liguria, che dopo le ponyadi ha voluto marcare la propria presenza anche nell’evento più qualificante per un driver, con Michele Apicello che con il suo pony si è affidato non solo alle capacità del tecnico Fabrizio Bianchelli, ma soprattutto alla sua carica motivazionale che lo ha portato a prepararsi adeguatamente per portare a termine con onore questo evento, seppure dimezzato.

Campionato Lombardo: volti sorridenti e medaglie portate con orgoglio

A margine dell’evento si è tenuta anche una sessione d’esame per il passaggio di patente, con 4 candidati con patente A che hanno ottenuto il Brevetto, dei quali 3 allievi del C.I. Ruk (nello specifico le sorelle Sara e Sofia De Nicolò e Leon Pedersoli) che sicuramente vedremo lanciati l’anno prossimo in concorsi sempre più selettivi in previsione di appuntamenti importanti sia in Italia che all’estero, oltre ad un’allieva di Alberto Tosi, Angela Maltecca, che finora abbiamo visto nelle funzioni di groom di Davide Senziani, mentre dalle scuderie di Mustonate Claudia Locatelli, inarrestabile groom nonché compagna di Francesco Aletti Montano e spesso lei stessa al posto di comando a cassetta, è passata dal brevetto al 1° Grado. A tutti l’augurio di tante, meritate soddisfazioni!

Presente da Roma la segretaria del Dipartimento Attacchi, Valentina Mauriello, con una dovizia di graditi premi, mentre a distribuire le medaglie del Campionato Lombardo 2024 hanno provveduto il Consigliere del Comitato Regionale, Diego Vanoli, affiancato dal referente attacchi Maurizio Morbis.

Ebbene, quest’anno è andata così, tutto sommato meglio della catastrofe verificatasi qualche anno fa a Caravino nel Campionato di Completo a causa dell’esondazione della Dora, evento che nessuno può dimenticare, con camion e van immersi nell’acqua fino a metà cabina e opera incessante dei trattori per rimuovere i mezzi. Una riflessione va forse fatta sull’opportunità o meno, in tempi di eventi atmosferici fuori controllo, di anticipare la data del Campionato Italiano ad esempio a luglio, quando eventualmente esiste la possibilità di un rinvio e le precipitazioni sono comunque meno devastanti. In molti paesi stranieri si è optato per un’analoga stesura del calendario che permette oltretutto di selezionare i propri portacolori per i massimi impegni internazionali solitamente concentrati nel mese di settembre.

Campionato Lombardo: (in alto) dal concorrente più maturo a quello più giovane, (in basso al centro) il giovane rappresentante della famiglia premiato al pari di mamma e zia

Nonostante l’amaro in bocca per la mancata chiusura in bellezza della stagione, rimane ancora un Campionato in calendario: quello che si terrà nel Palacittà di Travagliato/BS a metà novembre, ovvero il Campionato Italiano Derby FISE. Peccato che nel prossimo fine settimana si tenga un analogo Trofeo amatoriale nella stessa location, organizzato dal GIA, e che solo una settimana prima dell’evento FISE alla FieraCavalli di Verona si svolgano tre giorni di analoghe gare, sempre a livello amatoriale. Purtroppo la maggior parte dei concorrenti che partecipano alle manifestazioni GIA e FISE sono gli stessi e di volta in volta si devono confrontare con la scelta, se affrontare tutte le gare con i relativi costi, oppure optare per l’una o per l’altra. Speriamo che lo spirito combattivo prevalga e i driver si presentino numerosi a tutte le ultime tre manifestazioni, desiderosi di testimoniare la propria incrollabile passione e la volontà di dare dimostrazione agli altri, ma ancora più a se stessi, delle proprie capacità.

 

Classifiche Combinata

Classifiche Completo (senza maratona)

Classifiche Campionato Lombardo di Combinata