Ringraziamo per la collaborazione l’Associazione Cherubine e per le immagini Alberto Barbon (vedi album fotografico sulla nostra pagina facebook a questo link)

Tutti coloro che gradissero ricevere a domicilio le immagini di questa manifestazione, sia via mail che su carta fotografica, possono contattare barbongrafica@gmail.com

 

Una carrozza in “stile estivo”: tutti i componenti in abiti di lino bianco all’insegna di classe ed eleganza

 

 

Prima di addentrarci nella cronaca dei fatti è doveroso sottolineare il filo conduttore di questa 45ª Edizione della Festa del Cavallo che è rappresentata dalla “Gente di Cavalli” interpretata, non secondo antichi schemi da persone indaffarate dieci ore al giorno ad accudire e parlare di cavalli, asini e muli, ma di un insieme di gente e persone di tutte le età che si sentono attratte da questa realtà equina che rispetta la natura e le regole del saper vivere dei nostri nonni, regole che i nuovi mezzi di locomozione (automobili, moto e droni volanti) pare abbiano cestinato totalmente o rinchiuso in un cassetto in attesa di… verifiche!

 

 

La conferma di quanto detto ci arriva dal programma della locandina (pienamente rispettato) che ha visto otto giorni interi di festa con spettacoli e attrazioni a tutte le ore, con stand gastronomici in funzione e, cosa importantissima (diversa dallo status attuale), l’assoluta mancanza di apparecchi televisivi attaccati in ogni angolo! Questa benefica e salutare mancanza ha fatto sì che la gente gustasse la buona cucina locale e apprezzasse la qualità del servizio con i volontari dell’Associazione Cherubine i quali, insieme al vassoio delle vivande offrivano a tutti (incluso nel prezzo) un sorriso e tanta gentilezza. Numerosi i commenti entusiastici dei commensali per le evoluzioni in campo di cavalli e cavalieri, in sostituzione dei soliti spot televisivi e pubblicitari dei commercianti di armi e venditori di medicinali che interessano (nei fatti) solo lo 0,1% della popolazione attiva. Sempre in linea con le radici di questa e tante altre comunità italiane, un’altra novità nel programma 2024 che ci viene dettata da antiche regole di rispetto ed educazione, spazzate via inesorabilmente dalla attuale società fondata sull’euro-business, è stata una visita a due istituzioni locali molto apprezzate e rispettate dagli abitanti di queste zone: La Casa di Riposo di Cerea e la Cooperativa Sociale Anderlini. Una visita con esibizione della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato non solo per rallegrare in pochi minuti quelle due categorie di persone, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle problematiche dei nostri tempi che vedono l’allontanamento e la scarsa attenzione agli anziani a favore di cani, gatti e rettili domestici, mentre per chi è affetto da tristissime disabilità ed è bisognoso di cure e assistenza continuative, la nostra società-business offre nel corso dell’anno (nei fatti) contributi pari a due settimane con ombrellone, sdraio e drink in Costa Smeralda!

 

Sosta della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato presso la Casa di Riposo di Cerea e la Cooperativa Sociale Anderlini

 

Presenza graditissima e applausi a non finire!

 

 

Cerimonia dell’Alzabandiera

 

Presso il Centro Sportivo polivalente di Cherubine, alla presenza delle Autorità, si è svolta la cerimonia dell’Alzabandiera

 

Tutti sull’attenti al suono dell’Inno di Mameli

 

A dimostrazione dell’importanza di questo evento radicato da anni nel territorio, la gradita presenza di numerose Autorità, il che fa ben sperare in un futuro sempre più positivo. Presenti oggi  l’Assessore di Cerea Lara Fadini, il deputato Marco Padovani, il deputato Ciro Maschio, il presidente della provincia di VR Flavio Pasini, il vice sindaco Cristina Morandi, il sindaco Marco Franzoni, Eleonora Olivieri segretaria Associazione Cherubine, Silvana Olivati presidente Associazione Cherubine, Ida Battiferro vice presidente dell’Associazione Cherubine, Fabio Faben, Martina Faronato Consigliere del Comune di Cerea, Matteo Lanza Assessore di Cerea, il Dr. Giampaolo Brasioli, Bruno Fanton Assessore di Cerea e Stefano Brendaglia Assessore di Cerea.

 

Grande interesse da parte delle Istituzioni per questa Festa del Cavallo giunta alla sua 45ª edizione

 

Una Festa di Popolo, la potremmo descrivere anche così questa manifestazione prendendo a prestito la frase coniata dall’organizzatore di un’altra importante festa similare a questa ma, “quanto è dura la salita” ce lo ricordano due personaggi cardine di questa festa: Giampaolo Brasioli e Silvana Olivati. Dalle loro parole traspare ad evento concluso tanta soddisfazione per il risultato finale di oggi, ma che ha visto pochi anni or sono momenti di sconforto dovuti alla scomparsa prematura di due fondatori di questa Festa del Cavallo, Maurizio Cagali e Gilberto Faben. Due persone che seppero vedere lontano e capire che la vera forza di queste tradizionali feste di paese era, ed è tutt’ora, la capacità di coinvolgere la popolazione del luogo, le persone interessate a proseguire le tradizioni locali, cosa che l’Associazione Cherubine nella persona del suo Presidente, Signora Silvana Olivati, ha saputo fare egregiamente. Non da meno uno dei fondatori di questa festa, Giampaolo Brasioli, sempre presente e sul pezzo, ad aggirarsi in mezzo a cavalli, cavalieri e driver accanto alle loro carrozze, svelto e agile con le sue tre gambe (nel limite del possibile) ma … con l’occhio ancora da falco!

 

Inesauribile e affaccendato al massimo Giampaolo Brasioli ha seguito e diretto tutte le operazioni inerenti la sfilata equestre

 

(da sin.) Ida Battiferro, Lara Fadini, Silvana Olivati, Elisa De Berti vicepresidente della Regione Veneto ed Eleonora Olivieri

 

Alla testa della Fanfara il Commissario Silverio Mariani

 

La rappresentanza a cavallo del Reparto Carabinieri per la biodiversità di Belluno

 

Un bel colpo d’occhio la rappresentanza a cavallo del Reparto Carabinieri per la biodiversità di Belluno. Un antico e privilegiato rapporto lega il cavallo e coloro che hanno il compito di assicurare il rispetto della legalità nelle zone di pregio e di interesse naturalistico del Paese, compito assolto dal Corpo Forestale dello Stato, ieri, e dal Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, oggi. I compiti d’istituto richiedono cavalcature dotate di rusticità, robustezza e docilità ai comandi, caratteristiche che vengono tutt’oggi ottenute selezionando e allevando i cavalli nei centri istituiti presso le strutture dei reparti Carabinieri per la biodiversità che hanno consentito la conservazione del patrimonio genetico delle razze equine autoctone, in particolare delle razze “maremmana” e “murgese”.

 

Presente in questo 2024 una rappresentanza dell’Associazione Nazionale GIACCHE VERDI ODV della Regione Veneto

 

Il Comunicato Stampa a chiusura della 45ª Festa del Cavallo a cura di Silvana Olivati (Presidente Associazione Cherubine)

La 45ª Festa del Cavallo è stata per noi volontari un’emozione grandissima, perché la presenza di tante autorità e dei corpi di Polizia e Carabinieri a cavallo oltre alla storica sfilata di carrozze e di cavalli al seguito, ci ha permesso di riflettere su cosa si può fare con la parola “INSIEME”, per tanti anni con generazioni che si sono susseguite nel fare servizio per tanto tempo. Partita da un piccolo gruppo di amici quarant’anni fa, con il tempo e con l’aggiunta di anno in anno di idee sempre più nuove abbiamo concretizzato quella che oggi è una manifestazione “fiore all’occhiello” della Regione Veneto. Quest’anno abbiamo voluto in particolar modo valorizzare che una società civile è attenta a tutte le categorie di persone e di tutte le fasce di età, infatti per la prima volta siamo riusciti con l’aiuto della Polizia Locale e dei Carabinieri ad accompagnare la Fanfara della Polizia di Stato a Cavallo ad esibirsi davanti all’istituto per anziani Casa de Battisti e davanti alla cooperativa Anderlini che assiste persone con disabilità. Abbiamo fatto divertire con gli asinelli e i cavalli tutti i bambini presenti anche con laboratori manuali dedicati, nessuno è stato escluso. Per questo noi volontari, nonostante abbiamo lavorato tantissimo per l’organizzazione dell’evento, ci sentiamo arricchiti di valori quali il rispetto, l’amicizia, la pazienza, la solidarietà, la tolleranza, la condivisione, la reciprocità e così via con una gioia contagiosa…

 

Nelle immagini Roberto di Teleradioveneta e Giampaolo Brasioli

 

45ª Festa del Cavallo di Cherubine. Il punto di vista di Giampaolo Brasioli

Domenica 1° settembre si è conclusa la 45ª edizione della “Festa del Cavallo” di Cherubine, frazione di Cerea. Il tempo favorevole, le serate con la presenza di orchestre di ottimo livello, un servizio culinario di ottima qualità, com’è nella tradizione, hanno concluso nel migliore dei modi la festa. Bella la partenza dal centro sportivo di Cherubine, laboriosa frazione di Cerea. Con la cerimonia dell’alzabandiera solenne, con la fanfara della Polizia di Stato giunta appositamente da Roma, quattro Carabinieri a cavallo e la bandiera che si alza lentamente sul pennone al suono dell’inno nazionale. Autorità e Sindaco di Cerea con fascia tricolore sull’attenti davano alla cerimonia la dovuta solennità. Nella tribuna molte le famiglie presenti con tanti bambini e giovani attenti e festosi.

Il comitato aveva deciso di dare alla 45ª edizione una solennità particolare ricordando i due soci fondatori Maurizio Cagali e Gilberto Faben e dedicando una particolare attenzione a giovani e anziani. La sfilata della Fanfara della Polizia di Stato, preceduta da quattro Carabinieri a Cavallo ha percorso le vie cittadine portando un festoso saluto musicale agli anziani della Casa di Riposo di Cerea e agli ospiti della Cooperativa Sociale che assiste disabili in età adulta. Il lungo corteo intercalato da carrozze d’epoca con signore eleganti e qualche signorina con cappellino e gonna in sintonia con l’epoca di primo Novecento hanno completato l’immagine.

Questa festa che compie ormai il quarantacinquesimo anno, richiama la passione di tanti innamorati del cavallo e degli attacchi con splendide carrozze. Tanti i volti commossi, ricordando un passato che vide il cavallo come prima vittima della tecnica dopo millenni di onorato servizio in guerra, ma soprattutto in pace.

Una storia quella di Cherubine nata quasi per caso negli anni sessanta. Allora i moderni trattori avevano invaso le nostre campagne. Scomparsi gli animali in uso e i cavalli. Solo qualche romantico contadino cercava di non abbandonare il fedele cavallo amico di sempre. Di tanto in tanto qualche “biroccio” compariva con il bidone del latte appena munto diretto verso il vicino caseificio. Il cavallo era divenuto ormai quasi un oggetto misterioso e il suo passaggio era sufficiente per animare la curiosità di bambini e anziani. Nei pomeriggi di tranquille domeniche estive, alcuni appassionati del cavallo s’incontravano un po’ per caso, in un campetto dimesso con i loro cavalli non più giovani, al traino di vecchi birocci recuperati nei loro fienili. Di per sé questo era già uno spettacolo e il rischio non mancava nell’affrontare una pista fatta di materiale di recupero dismesso pieno di buche. Gli stessi calessi erano talvolta tenuti insieme in qualche modo, dove il fil di ferro sostituiva le moderne viti e bulloni allora ormai introvabili, lo spago era molto usato per rattoppare i vecchi finimenti. Le ruote traballanti, centrando qualche buca correvano il rischio di uscire quadrate o frantumate. La polverosa pista di Cherubine per anni accolse nei periodi estivi noi ragazzi – dopo le funzioni religiose – con pony e cavalli. Il ripetersi di questi incontri, anno dopo anno, si trasformò in una spontanea festa popolare la cui data si fa risalire negli anni ’70.

Oggi la Festa del Cavallo di Cherubine è diventata un appuntamento fisso, che coinvolge le province vicine offrendo, con un appuntamento annuale fisso, spazi per bambini, anziani e orchestre di qualità, il tutto improntato in una logica di volontariato i cui proventi sono destinati ad iniziative socio- assistenziali- educative.

 

 

Tutta la manifestazione, dalla partenza al ritorno, è stata trasmessa in diretta dalla postazione mobile di Teleradioveneta con Silvana Olivati e Roberto al microfono che più volte si è fermato tra il pubblico ed i partecipanti a raccogliere interviste e opinioni a caldo

 

Apre la sfilata degli Attacchi Gianluigi Pavani con un autentico Carretto dell’Ortolano dei primi ‘900, al suo fianco l’Istruttrice di equitazione del Centro Ippico “GP Horses” Lorenza Cantera che segue da vicino Ettore (fratello di Gianluigi) in sella al piccolo Pony

 

Questo Attacco tipico di Tradizione viene presentato dal Centro Ippico “GP Horses”

 

Matteo Pavani con la moglie Jenny Macaluso soddisfatti della bellissima pariglia di cavalli “Comtois” (Staff GP-Horses)

 

Giulio Strazzi (Staff GP Horses)

 

Luciano Gaiardoni (Staff GP Horses)

 

Quattro equipaggi e cinque cavalieri hanno formato un affiatatissimo gruppo proveniente dal Centro Ippico “GP Horses”. Un punto di riferimento inaugurato l’anno scorso per tutte le discipline equestri e per chi si vuole avvicinare al mondo del cavallo con calma ed in punta di piedi – anzi, di zoccoli!  In tema con la giornata odierna doveroso citare il Tecnico di Attacchi Alberto Tosi ed il Direttore tecnico del Centro GP Horses, Marco Grossi.

Per info più dettagliate:  Tel. 335. 872 1240 — FB  GpHorses — www.gphorses.it 

 

Molteplici ed interessanti sono le attività che si possono svolgere in questo moderno Centro Ippico dotato di tutti i sevizi e confort per gli appassionati di equitazione.

 

Gianluigi Pavani e l’Istruttrice di equitazione Lorenza Cantera ricevono il premio “Eleganza” da Giampalo Brasioli

 

Ettore Pavani, uno dei cavalieri più giovani dello Staff del “GP Horses” e anche uno dei tre figli di Matteo Pavani e Jenny Macaluso titolari del C.I. “GP Horses”

 

MARIO LORENZI

 

MARCO BELLAMOLI

 

CLEMENTE FORNI

 

WILLIAM LANARO

 

LUIS DE LA VALLES (C.I. “La Pampa” – Zevio VR)

 

Passaggio degli equipaggi per il centro di Cerea

 

La Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato ai comandi del Commissario Silverio Mariani

 

GIONA SHOW,  l’Arte nell’Equitazione

 

Meravigliosi cavalli andalusi, lusitani, frisoni e pony, con la propria eleganza, classe e libertà i grandi protagonisti  di uno show che negli anni ha conquistato le platee di tutta Europa, Russia e Turchia ricevendo prestigiosi riconoscimenti: il premio del Presidente della Repubblica Italiana, il prestigioso Clown d’argento alla 33ª edizione del Festival Internazionale del Circo di Montecarlo e molti altri. “Giona Show” è stato nominato lo scorso anno in Turchia “The Lord of the Horses”. Ennesimo suggello all’acclamata maestria dei fratelli Alessandro, Pierangelo e Gianluca Giona e di tutta la loro famiglia, originaria di Castelguglielmo nel Polesine, che negli anni ha saputo affascinare e meravigliare tutto il continente. Oggi qui a Cherubine hanno saputo intrattenere il numeroso pubblico con l’abilità e l’eleganza di tutto il loro staff di artisti equestri.

 

Alcuni momenti dello spettacolo dei Giona Show

 

Da alcuni anni a questa parte si svolge una emozionante “Gimkana Equestre” il 3° Memorial Dr. Maurizio Cagali, una divertente prova di abilità che coinvolge grandi e piccini.

 

Un pubblico attento e numeroso segue le evoluzioni dei cavalieri, da quest’anno comodamente seduto sulla nuova tribuna

 

SPAZIO ALL’ANTIQUARIATO EQUESTRE!

E quando si parla di acquistare una carrozza o un calesse d’epoca, un cilindro o una bombetta o qualsivoglia oggetto del passato legato al mondo delle carrozze d’epoca, un solo nome certifica qualità e serietà: Ero Mantovani. Tutti gli anni presente a Cherubine con il suo “Banco delle Meraviglie”.

 

Il Banco delle Meraviglie di Ero Mantovani

 

Si leggeva nelle Sacre Scritture: Beati gli ultimi…

Oggi le cose sono leggermente cambiate e gli ultimi sono alla pari dei primi perché il loro filo conduttore è il medesimo: passare una giornata tra amici con la stessa passione e senza inquinare l’ambiente in cui viviamo! A chiudere il corteo in penultima posizione, Cavalieri e Amazzoni

 

E che ognuno viva la sua passione equestre come gli pare!

 

Ci siamo tutti? No! Ecco in arrivo le biciclette!

 

In basso a destra una figura indispensabile in queste manifestazioni: un veicolo messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale per non violare un Regolamento del Codice della Strada. “Imbrattamento del suolo pubblico” e le sanzioni partono da 300 euro, dunque ecologia, natura ma anche rispetto delle regole, non siamo nella Preistoria dentro una spelonca con l’abito in pelle d’orso!

 

Chiudiamo la nostra cronaca con qualche curiosità sui mezzi a trazione animale citati dallo speaker durante la manifestazione. I vecchi carri, calessi e carrozze avevano il telaio in ferro e chiaramente ad ogni scossone si deformava e inesorabilmente cedeva fino a quanto nel 1740 Benjamin Huntsman, un orologiaio inglese inventò l’acciaio, e un passo era fatto; poi c’era il problema dei cerchioni delle ruote in ferro, duravano a lungo ma con un rumore assordante e molleggio zero! Finalmente l’americano Charles Goodyear nel 1839 inventò una gommatura semi-rigida elastica ed il problema venne risolto. Questi mezzi a trazione animale, poco o molto, avevano bisogno di una qualche forma di illuminazione e nel 1820 un chimico francese scoprì l’acido stearico ed iniziò una grande produzione di candele più a basso costo anche per i poveri birocci e carrozze. Nel 1879 Thomas Edison inventò la lampadina e la povera candela si esaurì! In pratica i mezzi a trazione animale verso la metà dell’800 si perfezionarono e insieme alle prime biciclette (velocipedi) e automobili (locomobili a vapore), sulle strade iniziò a crearsi della confusione, dunque il 15 Novembre 1868 ecco il “Regolamento di polizia stradale” con l’obbligo di avere una targa e pagare una tassa che ai giorni nostri innestererebbe polemiche a non finire; infatti in sintesi affermava che tutti coloro che utilizzavano la strada per i loro fabbisogni non pagavano nulla, mentre chi utilizzava una strada pubblica per un’attività privata a scopo di lucro era tenuto a pagare una tassa con l’importo stabilito dal comune di appartenenza. In questo primo regolamento si specificava come circolare con mandrie e animali “malefici, indomiti, feroci o pericolosi”, per i veicoli che giravano in montagna c’era l’obbligo di un meccanismo sulle ruote posteriori che fungesse da freno, per chi circolava in pianura  no! Le “locomotive mosse dal vapore” (automobili) dovevano avere un fuoco rosso davanti ed uno verde dietro e il transito di queste vetture doveva essere segnalato tramite un corno, una tromba o strumento similare. All’incrocio con animali, carri o carrozze era vietato aprire i rubinetti di scarico del vapore! Detto questo concludiamo con le figure deputate a sorvegliare ed elevare le contravvenzioni: Ufficiali del Genio Civile, Ufficiali tecnici di province e comuni, Carabinieri Reali, Guardie di Pubblica Sicurezza, Capi Cantonieri e Cantonieri. I verbali erano stesi su carta libera con tutte le circostanze del caso, e se non era possibile indicare il giorno bastava accertare l’epoca (estate, inverno ecc.), il verbale era firmato da chi aveva accertato la contravvenzione e se questo non sapeva scrivere, provvedeva il suo superiore gerarchico!

Sperando di non avervi annoiati, un saluto e un arrivederci al prossimo anno per l’Edizione n. 46 della “Festa del Cavallo” .