Anche se poco pubblicizzati, eventi e manifestazioni inerenti il mondo equestre nel Nord Africa più vicino a noi ci sono e stanno ottenendo un discreto successo. Considerato che l’argomento interessa un po’ tutti i Paesi che intendono sviluppare il turismo, Italia inclusa, andiamo a leggere qualche dato statistico.

Gli arrivi turistici in Marocco hanno raggiunto i 2,9 milioni nel primo trimestre del 2023, con un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno di riferimento pre-pandemia. “Il turismo in Marocco continua la sua ascesa a livelli senza precedenti, come dimostrano le cifre eccezionali registrate alla fine di marzo 2023”, ha riferito il ministero del Turismo. Secondo la medesima fonte, i turisti provenienti da Spagna, Regno Unito, Italia e Nord America hanno registrato una crescita rispettivamente del 45%, 28%, 9% e 5%. Quasi 13 milioni di turisti hanno visitato il Marocco nel 2019, l’anno precedente allo scoppio della pandemia Covid-19, con entrate turistiche totali pari a 9,6 miliardi di dollari. Il 17 marzo il Paese nordafricano ha adottato un piano da 580 milioni di dollari per sviluppare il settore turistico e attirare 17,5 milioni di turisti entro il 2026.

https://www.africarivista.it/marocco-il-settore-turistico-promette-bene/215610/

 

La tipica carrozza dai colori sgargianti per i turisti o gente d’affari in città per motivi di lavoro

 

Qualche informazione turistica per gli appassionati di equitazione

Città rossa famosa per l’animazione permanente della sua piazza Jemaa el-Fna, Marrakech è anche un meraviglioso punto di partenza per un’escursione a cavallo in Marocco. La città dispone di diversi centri di equitazione che propongono corsi introduttivi, ma anche passeggiate di mezza giornata o di una giornata intera nei favolosi paesaggi naturali dei dintorni. Tra le escursioni organizzate più spesso, potrete scegliere tra due luoghi dall’atmosfera molto diversa: la palmeraie de Marrakech e il lac de Lalla Takerkoust. Esteso su oltre 15.000 ettari a nord di Marrakech, il palmeto promette una straordinaria passeggiata a cavallo nel cuore di una oasi risalente al IX secolo. Oltre alle centinaia di migliaia di palme che si estendono a perdita d’occhio, i visitatori potranno ammirare le numerose oliverie e piccoli villaggi berberi. Dall’altra parte di Marrakech, il lago Lalla Takerkoust offre uno scenario completamente diverso: un’acqua blu intenso ai piedi delle Montagne dell’Atlante. Questo magnifico panorama si apprezza al meglio durante una passeggiata a cavallo sulle rive del lago. Muovendosi al ritmo del cavallo, si avrà il tempo di osservare i variegati paesaggi delle foreste, dei canyon e delle oasi, così come la Valle delle Tartarughe.

 

 

 

Cogliamo l’occasione per informarvi di questo evento molto importante che è stato seguito personalmente dal sig. Aldo Bessero, presente sul posto per noi di Carrozze&Cavalli.

 

Testo e foto di Aldo Bessero

Recentemente ho fatto, con amici,  un viaggio in Marocco guidato dai suggerimenti avuti dall’amico Marco Zane, che è stato negli anni passati, per motivi professionali, in Marocco. Il viaggio l’abbiamo organizzato principalmente per rivedere un bellissimo spettacolo, che si svolge in occasione del Salon du Cheval di El Jadida, località sull’oceano Atlantico. Le 15 regioni dello Stato Africano sono rappresentate, nell’occasione, da gruppi di quindici Cavalieri che montano cavalli berberi con bardature e abiti tipici, coloratissimi e veramente spettacolari.

È una competizione (denominata “Fantasia”) che dura quattro giorni con complessivamente 225 cavalli, essendo 15 le regioni marocchine.

 

 

 

Il tutto si svolge in uno stadio affollatissimo di pubblico entusiasta e plaudente.

La gara è valutata da quattro giudici, che assegnano un punteggio basato su come i cavalieri avanzano con i loro destrieri al galoppo, come sparano a salve con i loro antichi fucili, come terminano la corsa compatti e in linea. Al termine delle quattro giornate di manifestazione e di gare,  interviene il Re in persona che premia la regione vincente. Durante il viaggio siamo stati a Marrakech, cittadina molto bella e suggestiva, con mille attrazioni,  dove abbiamo fatto anche un giro in carrozza da turisti. Nel centro stazionano una settantina di rotabili, tipo milord o vis-à-vis, tutti assolutamente uguali, totalmente in ferro, di colore verde intenso e con sedili rosso vivace. Alle carrozze, fornite di fanali ottonati, sono attaccati due cavalli, che hanno lavorato tanto nella loro vita, di mantelli vari: grigi, bai, sauri e morelli. I conducenti si presentano abbigliati in maniera modesta, ma gentili e premurosi. Si tratta, credo, di una cooperativa.

Abbiamo assistito a una ferratura improvvisata in strada, con il cavallo attaccato.

I finimenti sono vecchi e di poco valore;  il tutto però fa spettacolo e colore, in una cittadina che ha dimenticato presto il terremoto e con un popolo molto fedele alla propria religione e al proprio sovrano, fondamentalmente pacifista. È stata una bellissima esperienza. Oltre a quanto esposto, le Salon du Cheval annovera degli attrezzatissimi e bei padiglioni, dove avvengono presentazioni di cavalli arabi, gare internazionali di salto ostacoli, mostre di quadri, esposizioni di selleria, abbigliamento, oggettistica varia ecc.: il tutto è presentato con eleganza. È stata indubbiamente una bellissima esperienza, che suggerisco agli amanti dei cavalli.

 

 

 

Vedendo queste normalissimi immagini a tanti di noi possono venire alla mente le “Botticelle” di Roma, i “Fiaccherai” di Firenze, i Vetturini di Palermo e tanti altri che lavorano per il turismo in Italia. Evitiamo critiche da “ben-pensanti” perché non siamo ad un CIAT di Tradizione o di Eleganza. Valutiamo con attenzione questi due dati sul turismo: nel centro di Marrakech stazionano 70 carrozze mentre il 17 marzo il Paese nordafricano ha adottato un piano da 580 milioni di dollari per sviluppare il settore turistico e attirare 17,5 milioni di turisti entro il 2026. E l’Italia? Per quanto riguarda le carrozze trainate da cavalli in “Servizio Pubblico” non credo che in tutto lo stivale italico si arrivi alle 70 carrozze della piazza di Marrakech! Per il discorso finanziamenti in dollari, euro o bit-coin non c’è traccia, il “Sindacato degli animali sofferenti al traino“, che alcuni chiamano impropriamente “Animalisti” ha concluso vittoriosamente la sua battaglia, mentre l’ultima oasi-equina superstite, Fieracavalli Verona, ha dissotterato l’ascia di guerra e, tornando ai tempi del “proibizionismo”, ha proibito la circolazione di carrozze da più parti, fuori e dentro la Fiera.

Che dire? –Un bel tacer non fu mai scritto“.    (Traduzione: la bellezza del saper tacere al momento opportuno non è mai stata lodata a sufficienza.)