La risposta è semplice: sempre i soliti – pochi – che hanno capito l’antifona e vedono con rammarico avvicinarsi il momento in cui un altro comitato organizzatore, stufo di lavorare per rimetterci, potrebbe defilarsi a favore di discipline equestri dove l’afflusso di centinaia di partenti è garantito. Ventitre concorrenti, tutti lombardi con un solo veneto. Ma dove è finita la solidarietà? Qualcuno ha mai sentito il detto: Do ut des? Se i lombardi non si fossero mossi per andare fino a Sommacampagna, anche lì di 29 partenti ne sarebbero rimasti solo 16 ai nastri di partenza, ovvero una débâcle. E i confinanti piemontesi? O quelli emiliani? Nessuno a Sommacampagna, nessuno a Verolanuova. Ammettiamo che per gli emiliani interviene come scusante, per una volta plausibile, che chi ha definito il calendario agonistico è stato ben poco accorto: non si può pretendere che una combinata in Lombardia sia seguita a meno di 1 settimana da una trasferta di 3 giorni per un completo (disdetto proprio mentre stiamo andando in stampa). Così come non è stato minimamente tenuto conto dei concorsi internazionali all’estero più ambiti dai nostri agonisti che desiderano confrontarsi in categorie un po’ più nutrite o che sono alla ricerca di una qualificazione FEI: a parità di esborsi e in totale assenza di tali eventi in Italia, chi non propenderebbe per godere al di là dei confini nazionali di un contesto super-collaudato e ben organizzato, degno di un concorso “non palestra”? Ciò non toglie che avrebbero potuto almeno accompagnare gli allievi a Verolanuova.

 

Per Alberto Tosi allievi di tutte le età: (a sx) Alberto Bossini e Margherita Massarenti, (a dx) Riccardo Guidi, per non parlare degli altri 6, ancora una volta attivi e presenti

 

Purtroppo siamo coscienti di diventare noiosi dovendo battere sempre sullo stesso chiodo, ma agli appassionati piange il cuore nel vedere le fila degli agonisti assottigliarsi sempre più e scivolare lentamente verso l’oblio a meno di trovare una risposta valida alle necessità di una disciplina impegnativa e costosa, soprattutto in tempi di difficoltà economiche generali. Dal canto nostro promettiamo che questa sarà l’ultima alzata di scudi, poi sarà quel che sarà. Per fortuna lo sport è ancora sostenuto dai pochi tecnici dotati di lungimiranza. Anche a Verolanuova gli Juniores erano un bel gruppetto, sostenuti dai loro tecnici, Alberto Tosi e Larissa Lombardi (Cividini, sommerso dagli incarichi federali, non era della partita) i quali tuttavia sono sconfortati nel constatare che nessun altro tecnico si è affacciato alla ribalta: è come combattere contro i mulini a vento.

Per fortuna dai campi di gara ci è giunta anche la soddisfazione di chi c’era e quindi lasciamo questa volta la parola a Larissa Lombardi, del Circolo Ippico Ruk di Boario Terme, che ci ha inviato questo reportage, frutto delle sue osservazioni da un’angolazione leggermente diversa rispetto a quella di un driver o di un osservatore estraneo ai fatti.

 

LARISSA LOMBARDI  

 

Larissa Lombardi, attenta alle manovre della sua allieva Ilary Bendotti

 

“Domenica 7 maggio 2023, baciati dal sole e riscaldati da temperature quasi estive, si è svolto il concorso attacchi di Combinata (A+C) affiancato dall’opzione di partecipare alla sola Prova Coni (2 manche), al Concorso di Sviluppo Amatoriale  tipo “A” e persino ad una Prova per Giovani Cavalli.

La cornice è quella delle Scuderie San Giorgio SSD SRL a Verolanuova (BS) che, abilmente condotto da Mauro Bertocchi, responsabile del concorso, e dal suo staff, ha segnato un altro punto positivo per essere definita location ad hoc per eventi sportivi di equitazione a 360°:  zona dedicata ai cavalli e campi di gara consoni ad ospitare atleti ed equidi, punti di ristoro per i driver ed i loro accompagnatori, servizi igienici degni di questo nome, ecc. Insomma il mio pensiero è che gli eventi devono essere organizzati in strutture adeguate, come appunto Verolanuova.

Gli ufficiali di gara vedevano come Presidente di Giuria e giudice unico al dressage Roland Morat al quale va il mio GRAZIE per l’iniziativa di commentare personalmente, appena terminata ogni ripresa, la scheda: confronto utile sia per noi istruttori che per i driver.

 

Molto apprezzato il commento “a caldo” del giudice Morat al termine di ogni ripresa di dressage, sia da parte del tecnico (qui Alberto Tosi) che del driver (Riccardo Testori)

 

Al campo coni gli ufficiali di gara Rita Onofrio, giudice attento come sempre al corretto svolgimento della gara, e lo chef de piste Emilio Gamba, che ha costruito un percorso coni tecnico, equilibrato e divertente nel quale si sono potuti evidenziare pregi, miglioramenti ma anche lacune dei binomi che saranno l’obbiettivo, per noi istruttori, del lavoro a casa in preparazione per i prossimi appuntamenti sportivi. L’inossidabile voce di Marco Grossi ha rallegrato il tutto.

La competizione salpava alle ore 09:00 con al timone Doriana Mino e Cinzia Seccadelli che hanno permesso una navigazione piacevole e senza intoppi.

Le classifiche vedono la suddivisione tra pony e mini-pony (era ora) e il non accorpamento di pony e cavalli. Queste sono delle regole fondamentali per una corretta e soprattutto fruttuosa promozione delle categorie ludiche ed agonistiche  della nostra disciplina. 

 

Il team in campo coni che ha provveduto al successo della prova: (in alto) Doriana Mino; (in basso) Marco Grossi, Doriana Mino, Cinzia Seccadelli, Rita Onofrio

 

Il campo parla. Questa è una frase che ripeto sempre a me stessa. In questa gara si sono visti binomi ormai affermati, nuovi volti, nuovi binomi, la voglia di mettersi in gioco … tutto condito dalla passione per questa disciplina che non viene sempre presa nella giusta ottica. Quante volte sentiamo le frasi “E’ uno sport da vecchi” … “Attacchi … cosa sono?”  … “Ah, non sapevo che ci fossero anche le gare”… Eppure ci sono persone che, nonostante la fatica di trasportare non una semplice sella ma bensì una carrozza, non una semplice  testiera e martingala ma finimenti e briglia che occupano una sacca da viaggio, prendono le redini lunghe in mano. Famiglie che assecondano questa fatica dei figli e si mettono in gioco loro stessi.

 

Per Larissa Lombardi, un terzetto di grande soddisfazione: (a sx) Simone Tosana, Iris Petenzi, Ilary Bendotti

 

Al di là dell’aspetto puramente tecnico e di lettura delle classifiche, che da istruttore mi compete maggiormente, vedo anche questo. La presenza degli organi federali lombardi di domenica, con il Vice Presidente Diego Vanoli e il referente degli attacchi Maurizio Morbis, dà valore e nuovo sprone al lavoro di divulgazione che Alberto Tosi ed io, Larissa Lombardi, stiamo facendo per questa disciplina. Le prossime Ponyadi, che si terranno all’Arezzo Equestrian Center vedranno una squadra lombarda completamente rinnovata (o quasi, tranne che per due binomi). Per me questa è già una vittoria.”

 

Ringraziamo l’infaticabile talent scout Larissa per i suoi pensieri a ruota libera ma sempre puntuali e, per dovere di cronaca, aggiungiamo qualche informazione sugli unici due concorrenti top-level presenti.

 

Mirko Cassotti, sempre a caccia di conferme

 

Parliamo di Mirko Cassotti, che, vinta la reticenza a farsi giudicare da Morat che in passato lo aveva tartassato non poco, e reduce da una altrettanto modesta prestazione in Olanda, ha voluto affrontare la verifica che è stata tutta a suo favore. Infatti lo stesso giudice ha dovuto ammettere che ci sono stati dei miglioramenti nella sua prestazione rispetto ai precedenti concorsi, miglioramenti che il driver attribuisce soprattutto al trainer che lo segue, l’olandese Rudolf Pestman. Encomiabile la sua decisione di presentarsi a Verolanuova, a solo un paio di giorni dalla partenza per Stadl Paura, in Austria, dove spera di confermare il trend verso un costante progresso.

Apparizione assai rara anche per Jozsef Dibak, che in questa occasione ha presentato 2 attacchi: uno di cavalli in lavoro per una successiva vendita, e uno in vista di una qualifica per i mondiali, anche se la strada per una competitività ad altissimo livello sembra ancora lunga.

Concludendo, anche questa volta c’è chi, all’alba dei suoi 10 anni, dismessi i panni di driver, afferra carta e penna e si diletta a mettere nero su bianco le sue impressioni – e quando non ci riesce, almeno ci invia un video, per quanto stringato possa essere. Passiamo quindi il testimone a Gianluigi Pavani, curiosi di vedere se nel suo futuro ci sarà una carriera come atleta professionista o come reporter sportivo.

 

GIANLUIGI PAVANI

 

Gianluigi Pavani, ad ogni uscita sempre meglio

 

“Le precedenti gare sono andate male, invece nelle ultime tre sono andato meglio, grazie al mio istruttore Alberto Tosi, che allena tutti i giorni la mia pony. Sono migliorato sulle flessioni e sulle diagonali: me lo ha detto anche il giudice nel dressage, Roland.”

 

Anche questa volta si sono viste le famiglie darsi man forte (quando si dice che “l’unione fa la forza”!), così Matteo Pavani che da papà del giovane driver Gianluigi si diletta come fotografo, mamma e papà Testori (alias Sara Ferrari e Stefano Testori), redini alla mano al pari del figlio Riccardo, Alberto Bossini in gara con 2 attacchi, accompagnato dalla zia Sonia Rovida alle prese con una pariglietta, e Laura Ramella il cui papà Francesco si è cimentato con una pony Haflinger di 4 anni nella categoria Giovani Cavalli.

 

Francesco Ramella con la giovane Haflinger, talento ancora da formare ma dalle buone prospettive

 

classifiche finali

 

Per le immagini, che ritroverete come sempre in un album fotografico ad hoc sulla nostra pagina facebook, si ringrazia Matteo Pavani, papà di Gianluigi