Si è svolto nel fine settimana del 15-16 aprile 2023 a Padova, nelle strutture dell’Ippodromo “Le Padovanelle”, la terza edizione del Concorso Completo di apertura della stagione agonistica, con possibilità di disputare anche solo le due prove di combinata. Le reazioni unanimi sono state di grande apprezzamento sia da parte degli addetti ai lavori, che dei concorrenti. Un ringraziamento particolare va alla dirigenza dell’ippodromo, in primis nella persona del direttore Giuseppe Stefanelli, che ha deciso di sostenere la disciplina degli attacchi in una sorta di connubio con il mondo delle corse al trotto, dove il protagonista è in ogni caso il cavallo attaccato.

 

Stesse strutture, sport imparentati. A destra Giulio Tronca, cat. para driver

 

In campo a dirigere l’intera orchestrazione l’infaticabile Enrico Tortella, sia in qualità di Consigliere Regionale FISE, sia in quanto referente per il settore, grazie alla sua lunga militanza come concorrente, tecnico e organizzatore di quasi tutti gli eventi di questa disciplina che si svolgono nel Veneto. A lui va tutto il merito dello svolgimento senza intoppi dell’intero concorso che è riuscito finalmente a prevenire qualsiasi velleità di dissensi, lasciando a tutti la sensazione di un evento pienamente godibile, impegnativo al punto giusto ma anche divertente. Questi aspetti sono sicuramente importanti, specialmente per la nutrita schiera di giovani e giovanissimi che si affacciano ad uno sport non sempre giudicato “da giovani” ma che sta piano piano conquistando la platea a giudicare dalle numerose new entry per le quali serietà e divertimento sono imprescindibili per un prosieguo del loro coinvolgimento.

 

Circolo Ippico Ruk di Boario Terme/BS, capitanato dal Tecnico Larissa Lombardi, sempre presente, con debuttanti (Simone Tosana e Anna De Nicolò) e con driver ormai esperte (Ilary Bendotti)

 

Anche il numero totale dei concorrenti, in linea con quello dell’anno scorso e attestatosi appena sotto la cinquantina, è un grande successo in considerazione della progressiva disaffezione delle fasce di età più matura riscontrato negli ultimi anni, prontamente rimpiazzate, fortunatamente, dalle nuove leve per merito di alcuni tecnici – oseremmo dire pochi ma buoni – che si fanno carico di un ottimo lavoro prima di tutto psicologico per poi trasformarlo in attività sul campo. O forse sarà perché i mini-driver hanno un obiettivo ben preciso, quello della partecipazione alle Ponyadi, che li anima e dà loro lo sprint necessario per cercare di farsi valere. O ancora perché in varie associazioni coinvolte operano giovani animatori (ad esempio Rebecca Pizzulli) che hanno trovato le corde giuste per entusiasmare ragazzi poco più giovani di loro in un’impresa tutt’altro che facile da realizzare. Il risultato è comunque confortante e, speriamo, duraturo. Un augurio di grandi soddisfazioni dunque a chi affronta la sua prima stagione agonistica: le venete Olivia Remonato, Francesco Friso, Celeste Calaon, Alice Sciortino e Beatrice Greggio, oltre alla lombarda Anna De Nicolò, la più giovane delle tre sorelle, che ha deciso di imitare Sara e Sofia seguendole in questo progetto sportivo “di famiglia”. Forza ragazzi! Speriamo che anche la regolamentazione di accesso alle Ponyadi tenga conto di questa ventata di ottimismo e voglia di fare, dando a tutti i bene intenzionati, allievi e tecnici, la possibilità di continuare il loro discorso di talent scout senza tarpare le ali a chi è partito con tanto slancio.

 

In alto a sinistra “Italia ‘s got talent” con il Consigliere Enrico Tortella, il Presidente di Giuria Roland Morat e la tutor Rebecca Pizzulli, poi in senso orario Francesco Friso, Celeste Calaon, Olivia Remonato (7 anni), Beatrice Greggio e Alice Sciortino

 

Il buon numero di driver presenti è ancora più encomiabile se si considera che, come d’abitudine, sono solo le regioni immediatamente confinanti che hanno risposto all’appello, nella fattispecie Lombardia (26 partenti) ed Emilia Romagna (3 partenti), che hanno affiancato i concorrenti veneti (20) per i quali il concorso rappresentava anche la prova unica di Campionato Regionale 2023.

Tutti sono concordi nel riconoscere che lo svolgimento dell’intero concorso con ormai super-collaudata professionalità è merito soprattutto della squadra di 10 volontari del’AFAC (Associazione Friulana Appassionati Carrozze) che ha svolto le funzioni chiave con coscienza e capacità: un lato organizzativo troppo spesso sottovalutato che tuttavia fa la differenza – e come!

 

 

Una differenza nell’importanza dell’evento, non per niente definito “completo palestra”, l’ha fatta sicuramente anche la presenza del Tecnico Federale per l’intero territorio nazionale, Cristiano Cividini, affiancato dal Veterinario di squadra negli impegni all’estero, Giacomo Botticini. Erano infatti presenti anche driver italiani di top level, quali Jozsef Dibak, Alessandro Formia e Giorgio Proietti alla guida delle loro pariglie con le quali ambiscono ad un posto in prima fila nel Mondiale di categoria che si disputerà a fine settembre in Francia. Molto più problematico sarà invece riempire i ranghi degli aspiranti al Mondiale Pony (singoli, pariglie e tiri a quattro) in calendario per l’inizio di settembre in Olanda. Infatti solo la presenza in tutte e tre le categorie permette di entrare in classifica con la squadra nazionale, e di pariglie e tiri a quattro in Italia non se ne vedono all’orizzonte, lasciando ai soli singoli il compito di rappresentarci.

Dal Presidente di Giuria, Roland Morat, abbiamo appreso che si sono già notati sensibili miglioramenti sia nelle capacità dei driver di affrontare le nuove riprese, assai più impegnative delle precedenti, sia per i cavalli, decisamente meglio allenati rispetto alle prime uscite in Combinata, cosa che lascia ben sperare per il prossimo futuro. Alcuni cavalli sono ancora molto giovani ma la qualità di base c’è e quindi anche le prospettive sono incoraggianti. In quanto ai ragazzini, anch’essi hanno dimostrato un netto passo avanti sia nell’assetto che nella sicurezza della guida.

Al termine della manifestazione, una pioggia di premi alla presenza del patron dell’Ippodromo, Giuseppe Stefanelli affiancato dal suo braccio destro Giovanni Basso, e con l’immancabile partecipazione della Presidente del Comitato Regionale FISE Veneto, Clara Campese, verso la quale i driver veneti sono sempre in perenne debito di riconoscenza per aver sempre sostenuto in ogni modo lo sport delle redini lunghe.

Per ritornare all’argomento principale, lasciamo a chi era presente il compito di commentare, dando la parola a Stefano Castelli, papà di Bice, che con i suoi 14 anni rappresenta una delle Junior che più si spende per un rapido progresso in campo internazionale.

 

Bice Castelli con il papà Stefano

 

Siamo stati a Padova per il completo e queste sono alcune notizie direttamente dal campo.

Partiamo dall’organizzazione. Enrico Tortella è stato perfetto, ha organizzato un evento preciso, bello, senza nessuna sbavatura, oserei dire senza esagerare, partendo dall’ospitalità, dai servizi, da tutto l’aiuto offerto. Non c’è stato un problema, tutto è filato liscio. Addirittura abbiamo avuto tutte le comodità: i box vicini ai campi gara, i campi accessibili quando volevamo, il servizio bar/ristorante sempre aperto, per cui, veramente, organizzazione impeccabile. 

Per quanto riguarda la gara in sé, i percorsi erano bellissimi, anzi direi selettivi, finalmente dei percorsi veramente impegnativi per tutti, questa volta veritieri, perché il percorso coni prevedeva un giro importante, con diverse girate difficili, le combinazioni c’erano tutte, a partire dalle categorie inferiori fino a quelle superiori. E’ stato bravissimo il direttore di campo, Gabriele Panier Suffat, a mettere delle difficoltà e delle varianti sul percorso che potevano coprire tutte le fasce di competenza per i diversi gradi di patente, però selettivo, veramente importante, ad esempio per noi che siamo andati per allenarci in vista di futuri impegni all’estero è stato un bel banco di prova.

Lo stesso vale per la maratona. Terreni giusti, erba tagliata e le lettere degli ostacoli anche in questo caso posizionate in modo selettivo. Chi voleva correre poteva correre, però c’erano anche dei begli angoli, difficili, ostacoli vicini, ben visibili. Quindi un bel banco di prova, una maratona non banale: bravissimo il direttore di campo. Il terreno tutto in piano per cui i cavalli hanno avuto la possibilità di non stancarsi tanto, di fare un ottimo allenamento senza alla fine essere provati, per cui tutto bene.

Anche i campi da dressage perfetti, nel green, non hanno evidenziato nessun problema.

 

Bice Castelli con i suoi due pony, Valenzo e Reneja Casper

 

Per quanto riguarda la nostra gara, Bice è andata ancora con i due pony, quello giovane e Valenzo; prima della Francia avevamo questo weekend buco e abbiamo approfittato per fare un allenamento, non avendo ancora fatto una maratona quest’anno. Valenzo è andato benissimo, ha fatto la sua maratonina senza spingere troppo in previsione di Sélestat, ha migliorato molto il dressage, dove è sceso ancora a 48 e nei coni come al solito veloce e precisa, 0 nel tempo, nonostante il percorso fosse difficile. Direi che la prova coni è il suo punto di forza. Il pony nuovo è migliorato ulteriormente, è sceso dai precedenti 62, rosicchiando 10 punti fino ad ottenere un punteggio di 52, ha fatto tante cose bene, qualche cosina gli è sfuggita ancora perché il pony chiaramente è un po’ distratto. I coni top. Bice questa volta si è ricordata il percorso, il pony è stato veloce, di nuovo 0 nel tempo, arrivando secondo nei coni dopo Valenzo. In maratona ha fatto cadere con il muso due palline perché non ha ancora capito bene il gioco qual è, però ha viaggiato bene e finisce in modo soddisfacente la maratona. Per noi la gara finisce con Bice al primo e secondo posto, siamo contenti. Staremo a vedere adesso a Sélestat, dove sarà tutto diverso, con concorrenti diversi, un campo diverso, la maratona avrà un ostacolo in più, sarà sicuramente una gara impegnativa anche se noi Sélestat la conosciamo bene essendoci già stati per l’Europeo e per due internazionali: speriamo di poter replicare questi due risultati ottenuti a inizio d’anno a Padova. Speriamo in bene, però come tutti sanno, questo è uno sport che ha tante variabili e tutto è relativo al momento in cui ti trovi, all’istante.

Comunque ribadisco che è stato un concorso piacevolissimo, azzeccato, oltretutto quasi sempre col sole: insomma siamo stati bene. Enrico poi ha preparato delle premiazioni belle e divertenti, ha dato tanti premi. Speriamo che si continui così anche per i prossimi appuntamenti in Italia perché alla fine ci siamo divertiti, la gente è bella e siamo stati bene.”

Se da una parte abbiamo sentito un papà, che ha una sua prospettiva nel giudicare un evento, vogliamo dare voce anche ad un giovane driver, sempre disponibile, se non altro, a rilasciarci un commento visto attraverso i suoi occhi di agonista. Lasciamo quindi la parola a Gianluigi Pavani, che con grandi sacrifici ogni settimana, compatibilmente con i suoi impegni e quelli del papà, una o due volte si sobbarca più di 200 km di strada per andare ad allenarsi presso il suo istruttore. Tanto di cappello!

 

“Nel dressage sono migliorato molto ma la mia prima maratona … è un’esperienza fantastica”, parola di Gianluigi Pavani

 

“Nel weekend del 15 e 16 aprile, dopo tanto tempo di formazione con il mio maestro Alberto Tosi, ho fatto la mia prima esperienza del completo di attacchi. Questo consiste in tre prove ovvero dressage, coni e la bellissima maratona.

Il sabato ci sono state le prove di dressage e coni e … sono arrivato sul grande podio! 3° posto in dressage. La prova di dressage è andata molto meglio rispetto alle altre volte perché io e la mia pony Elly stiamo imparando e ci stiamo allenando a fare la nuova ripresa, specialmente le flessioni e gli alt. Il percorso coni era molto difficile perché era per le categorie 2 e 3 stelle, ma anche in quello ho fatto netto!!!!! Però purtroppo sono uscito dal tempo accordato – ma migliorerò!

E’ poi arrivata la fatidica e spettacolosa maratona. Finalmente perché aspettavo questo momento speciale. Alla mattina ero molto agitato e ho fatto tante volte il percorso a piedi. Alle 12:30 circa è incominciato il vero momento, con un po’ di riscaldamento e, dopo il controllo veterinario, io, il mio maestro Tosi e la Elly siamo partiti e abbiamo fatto i 3 ostacoli. E’ andata benissimooooo e mi è piaciuto trantissimooooo!

Sono pronto per la prossima gara! Ciao a tutti.”

 

Una per tutte, tutte per una: le tre sorelle De Nicolò, ovvero premi triplicati

 

Al termine del concorso, vista l’ottima prestazione organizzativa, è stata anche confermata l’assegnazione del Campionato Italiano di Combinata con Coppa delle Regioni 2023 proprio all’Ippodromo di Padova, dove si attende una sostanziosa partecipazione sia come ringraziamento al Comitato Organizzatore per l’offerta fin qui profusa e che si spera rimanga anche nel futuro quale tappa imprescindibile nel calendario agonistico degli attacchi, sia perché lo slogan è sempre lo stesso: bisogna essere in tanti per dare credibilità, o, se preferite, bisogna seminare per raccogliere. E chi ha orecchie per intendere, intenda!

 

 

Classifiche finali Completo

Classifiche finali Combinata

Classifiche finali Campionato Veneto Attacchi 2023

Classifica Giovani Cavalli

 

Per le foto si ringrazia ancora una volta la collaborazione insostituibile di Matteo Pavani, papà del giovane driver Gianluigi, che, oltre a seguire il figlio, trova anche il tempo di scattare delle belle immagini. Ne troverete una selezione come di consueto sulla pagina facebook di “Carrozze & Cavalli” a questo link.

 

I protagonisti intervistati da RideTV (dall’alto e da sinistra) Giuseppe Stefanelli e Clara Campese, Enrico Tortella e Bruno Cotic, Cristiano Cividini e Jozsef Dibak (photo credits RideTV)

 

Infine non perdetevi il movimentato video girato e commentato con professionalità da RideTV con le interviste ai protagonisti e spettacolari scene degli atleti in gara. Ecco il link: https://www.facebook.com/watch?v=1696978684066968