Il Turismo d’élite in carrozza approda in Italia!
Non è un segreto che la nostra bella Italia sia meta di visite e pellegrinaggi da tutto il mondo per tutta una serie di motivazioni che le persone a cavallo dei 50 anni conoscono benissimo. Pubblicizziamo con piacere questo interessante viaggio con carrozze trainate da cavalli per sensibilizzare maggiormente l’attenzione dei tantissimi appassionati sotto i 50 anni i quali “dirottando le loro attenzioni” su web e smartphone eternamente nelle mani e sui tanti mezzi di informazione (95% scritti e diretti da una stessa mano) hanno un po’ smarrito la diritta via da seguire per il prossimo futuro che è alle porte. Il piccolo gruppo di appassionati di questi viaggi stile “Gran Tour 1870″ su segnalazione della nostra redattrice Susanne Probst, ci aveva espresso il desiderio di visitare il Museo delle Carrozze di Firenze, un pò per restare in tema con il viaggio, e anche per arricchire la cultura equestre in generale nei giorni che precedevano la partenza. Noi di Carrozze&Cavalli ci siamo attivati immediatamente e dopo alcune ore di ricerche telefoniche complesse ed arzigogolate siamo arrivati a sapere che il suddetto museo era chiuso per inagibilità e lavori di ristrutturazione. Peccato, cose che capitano, siamo nella norma. Abbiamo voluto saperne di più (visti gli interessati) ed abbiamo contattato il massimo esperto italiano di carrozze e relativi Musei: il Sig. Ivo Baldisseri il quale gentilmente ci ha confermato la notizia della chiusura del Museo delle Carrozze di Firenze aggiungendo che la citata chiusura … si protrae da oltre 20 anni !!
Così viaggiava la nobiltà 200 anni orsono – e così si può viaggiare ancora oggi grazie a “Coaching in Bavaria” con itinerari super-collaudati in decenni di attività (questa è la 66a volta che viene effettuato il viaggio in Toscana), che della nostra bella terra rivelano gli angoli più pittoreschi e meno conosciuti. L’hanno capito anche gli Americani che nei prossimi giorni, a partire dal 25 aprile, trascorreranno due magnifiche settimane a bordo di carrozze “break da caccia” trainate da pariglie e tiri a quattro di cavalli molto ben addestrati. L’accoglienza avviene in proprietà tipiche, dalla villa prestigiosa alla tenuta viti-vinicola, dall’allevamento di bestiame alla semplice fattoria, dove i viaggiatori vengono trattati come ospiti, non come turisti e dove, a farla da padrone, è l’atmosfera di un ambiente sano, vero, imprevedibile e immutabile. Per chi ha esperienza con la guida c’è persino la possibilità di mettersi alle redini.
Il viaggio di cui parliamo oggi comprende in effetti due tour di una settimana ciascuno (6 giorni e 7 notti) in regime di pensione completa e l’itinerario della prima tranche parte da Siena e termina all’Alberese col Parco dell’Uccellina. La seconda parte prende l’avvio dall’Alberese per poi rientrare a Siena. Durante il viaggio c’è la possibilità di visitare scavi e musei etruschi nonché un monastero dove una corale a-cappella eseguirà dei canti gregoriani. Insomma: Toscana full immersion.
Per informazioni: www.coaching-in-bavaria.com

Nelle paludi della Maremma
A seguire per sommi capi l’itinerario.
1° giorno, martedì – Giorno a disposizione a Siena per andare alla scoperta della città. Ritrovo in hotel alle 19.00 e cena in un locale tipico del centro.
2° giorno, mercoledì – Partenza verso le ore 10.00, attraversamento della zona boscosa della Montagnola percorrendo tranquille strade di campagna fino a Pentolina, un tempo tenuta di caccia della corte italiana.

Castello di Pentolina
3° giorno, mercoledì – La foresta diventa sempre più fitta e si devono affrontare spesso dei guadi. Talvolta si vede in lontananza il mare. Pranzo ospiti della signora Marucchi a Peruzzo, nella sua tenuta di 12.000 acri adibiti a coltivazioni di ulivi e viti dove i viaggiatori alloggeranno per 2 notti.

Tutto pronto per il pranzo
4° giorno, venerdì – A Peruzzo c’è il tempo di rilassarsi passeggiando tra le coltivazioni, le foreste di querce e la possibilità di una gita in auto ai villaggi vicini o di una visita agli scavi etruschi di Roselle. In serata cena tipica toscana.

Alle prese con un guado
5° giorno, sabato – Partenza da Peruzzo con percorso su terreni pianeggianti, bonificati dalle paludi, con allevamenti di bovini da latte su ambo i lati del tragitto. Sosta per il picnic di mezzogiorno presso un giovane allevatore di cavalli purosangue. Nel pomeriggio, costeggiando la cinta muraria di Paganico, si arriva alla cittadina di Campagnatico per il pernottamento nella villa della Contessa Luisella Querci delle Rovere Galli.

Ultime fasi della preparazione nel cortile della Villa Bell’Aria di Campagnano
6° giorno, domenica – Partenza da Campagnatico per strade deserte con sosta-picnic in un’azienda vitivinicola e arrivo in serata all’Alberese dove i viaggiatori verranno accolti in un piccolo palazzo un tempo di proprietà degli arciduchi d’Austria. Intorno qualche casa e una grande tenuta di proprietà della regione Toscana con centinaia di bovini e cavalli Maremmani allo stato brado, tuttora accuditi dai butteri come centinaia di anni fa.

Un sottopassaggio molto basso nei pressi di Roccastrada
7° giorno, lunedì – Due notti all’Alberese con la possibilità, per chi sa montare a cavallo, di unirsi ai butteri al lavoro. Gita in carrozza al Parco dell’Uccellina con picnic all’interno della Riserva Naturale. In serata, al termine della prima parte del viaggio, cena d’addio per chi non prosegue, in un tipico ristorante di pesce a Rispescia.
8° giorno, martedì – Con la prima colazione termina la prima parte del viaggio. Trasferimento alla stazione ferroviaria di Grosseto per chi rientra a casa.
Il viaggio sulla strada del ritorno prosegue nelle successive tappe su un diverso itinerario e per chi gradisse vedere il programma completo corredato da numerose foto suggestive … (vedi PDF)

Villa Granducale all’Alberese

Picnic nella Riserva Naturale del Parco dell’Uccellina

Attraversamento del fiume Ombrone
Correva l’anno 2013 e ancora una volta Andreas Nemitz arrivava in Toscana per l’ennesimo dei suoi tour italiani. Sulla carrozza un ospite e appassionato di cavalli e carrozze molto noto: David Rockefeller. I guidatori delle due carrozze al seguito di Andreas erano Mario Girotto (oggi non più tra noi) e Samuele Boaretti, al quale abbiamo chiesto una testimonianza su quel viaggio che lo vide protagonista con il suo tiro a quattro di cavalli Lipizzani.

Alcune belle immagini del viaggio in Toscana nel reportage di Alessandra Piras
S. Boaretti: “Devo ammettere che per me è stata un’esperienza veramente importante partecipare a quel tour fianco a fianco a quel grande uomo di cavalli di Andreas Nemitz. In questo settore vanta una capacità organizzativa straordinaria, una persona cordiale, alla mano e dotata di una serietà professionale unica. Agli orari prestabiliti i cavalli dovevano essere sistemati insieme a carrozze e finimenti per essere in perfette condizioni alla partenza della mattinata successiva. Grande cura Andreas voleva anche nell’abbigliamento e nel comportamento del guidatore. Guidatore che dopo poche ore lui aveva già perfettamente inquadrato se era idoneo a stare insieme al gruppo. Non per nulla qualche anno dopo mi ritrovai insieme a lui alla Fieracavalli di Verona dove nell’occasione mi propose una interessante collaborazione per trasportare alcune comitive di turisti in giro per l’Italia, avendo me come punto di riferimento. Si stava per stipulare una interessante collaborazione e tutto ad un tratto ecco arrivare … il Covid-19.

Nelle immagini i tre guidatori protagonisti del viaggio del 2013: in alto Samuele Boaretti, da sin. Andreas Nemitz e Mario Girotto che conversa con D. Rockefeller seduto sulla carrozza (Mario Girotto e David Rockefeller purtroppo non sono più tra noi)