Testo di Giuseppe Angiulli

 

 

Così come i carboni ardenti sotto la cenere riprendono vigore al primo contatto con l’aria, come gli alberi recisi riprendono a germogliare al primo afflusso di linfa, allo stesso modo le passioni acquisite nell’infanzia riprendono forma. Possiamo così definire quello che è successo al signor Antonino Buttitta, Nino per gli amici, di Bagheria, comune siciliano in provincia di Palermo.

Impressi nella sua memoria i gesti e le movenze dei suoi nonni carrettieri in questo angolo della Sicilia pregna di quell’arte equestre che ben ha descritto agli inizi del 1800 Salvatore Villani, cocchiere del Principe Giuseppe di Belmonte, nel libro “Manuale ovvero metodo teorico pratico per addestrare cavalli da tiro con pochi mezzi e facilità e renderli facili e destri alla voce del guidatore”.

Nino, ristoratore di professione della trattoria Buttitta a Bagheria (PA), è cresciuto con la passione dei cavalli che ha sempre avuto nella sua stalla; nel 2019 s’innamora di uno splendido incrocio di Percheron intero, di nome Gandalf, razza molto apprezzata in Sicilia per gli attacchi tipici con il carretto siciliano.

 

 

Inizia una nuova avventura alla scoperta del territorio insieme a suo cugino Antonino Mineo, cuoco di professione, con altri amici appassionati della cultura del carretto siciliano, con un viaggio di appena sessanta chilometri da Bagheria ad Agrigento. Poi nel 2021 Nino affronta in solitaria il viaggio da Bagheria sino alla cima dell’Etna.

La pandemia del COVID e la conseguente mancanza di lavoro danno la possibilità a Nino di essere vicino al giovane cavallo e lì si compie quella simbiosi che mette insieme uomo e cavallo tanto da creare un legame indissolubile. E’ lì che nasce il progetto di fare qualcosa di unico per i tempi moderni: un viaggio da Bagheria ad Assisi.

 

 

I motivi che hanno spinto Nino ad un’avventura così impegnativa, sono tanti e ognuno può trarre le proprie conclusioni. Quello che potrebbe impressionare uno come me che vive a Milano è innanzitutto il recupero di ritmi umani: noi che a Milano corriamo anche quando siamo sulle scale mobili della metropolitana, che per muoverci cerchiamo l’aereo, non capiremo mai come un umano possa aver concepito di fare un viaggio di circa millequattrocento chilometri con un cavallo ed un carretto.

Le ragioni di Nino sono innanzitutto un momento di fede, cosa ereditata, visto che nel sud Italia ogni anno era buona cosa raggiungere i santuari sparsi sul territorio per ringraziare del raccolto fatto e pregare per un futuro migliore; in un momento in cui il mondo ha bisogno di speranza, lui ha voluto dedicare al mondo intero questa sua azione, partendo da Bagheria (PA), il 4 ottobre, giornata dedicata a San Francesco d’Assisi, per raggiungere Assisi (PG), città della Pace e casa di San Francesco, per una speranza di pace nel mondo.

Nulla è programmato, tutto è dettato dalla fiducia nel mondo intero di cui noi tutti facciamo parte, quindi  nella speranza che la gente che incontra durante il suo viaggio possa dare ospitalità a lui ed al suo destriero Gandalf.

 

 

Pochi ma importanti accorgimenti per salvaguardare il suo amico Gandalf: dai comodi finimenti, armigi in siciliano, ad una buona ferratura fatta dal suo maniscalco di fiducia, Alessandro Clemente; poi, fieno e frumento per il suo amico Gandalf, abiti di ricambio protetti da un telo montato sul carretto e, visto che siamo nel 2022, un telefono satellitare e un piccolo pannello solare per la ricarica del cellulare: ecco che tutto è pronto per la partenza.

Un nodo gli stringe la gola per il rammarico di non poter essere accompagnato dai suoi amati famigliari più stretti, la moglie e la figlia, quest’ultima impegnata per gli studi. La partenza è un saluto a quanto di più importante abbia costruito nella sua vita, la sua amata moglie Mirella e sua figlia Giulia, ai suoi cari amici con i quali condivide la sua passione e via, con la consapevolezza che lo accompagneranno con il loro pensiero sino all’arrivo ad Assisi.

Il suo compagno di avventura parte creando con i suoi zoccoli quel ritmo che gli appassionati conoscono bene, quella musica di cui in pochi si possono privilegiare.

Da subito l’impresa ha destato l’attenzione dei media: giornali, blog, social, tv locali si sono mobilitati per capire questa impresa fuori dal tempo.

Le prime immagini pubblicate danno il senso di cosa significhi viaggiare con un cavallo ed un carretto siciliano: lui grande camminatore viaggia a fianco del carretto con le redini sempre nelle mani accompagnando il suo Gandalf passo dopo passo per condividere con il suo amato cavallo la fatica del cammino. Le immagini che il viaggio offre sono uniche e spaziano dalla collina la mare con scorci che un normale viaggiatore non potrà mai godere, vista la frenesia della vita che noi tutti conduciamo.

L’impegno quotidiano è di trovare ogni sera alloggio per sé e per Gandalf, con un problema che aveva sottovalutato: Gandalf è un cavallo intero ed in molti maneggi non accettano volentieri cavalli interi.

 

 

Il primo tratto da Bagheria a Messina implica la necessità di attraversare lo stretto. A Messina il transito sul traghetto è effettuato a mezzo camion non fosse altro che per sicurezza.

Certamente viaggiare con un carretto sulle strade nel 2022 in Italia presenta tanti problemi, innanzitutto per la mancanza di rispetto per i veicoli ippotrainati, poi perché la viabilità è fatta per le auto e affrontare gallerie buie con un carretto è un serio problema per la sicurezza.

Tra le tante contestazioni quella che è più evidente è quella della non transitabilità di un mezzo ippotrainato sulle strade provinciali o statali, ma con la sua calma Nino ha fatto presente alle autorità preposte che non avrebbe mai fatto nessuna forzatura, viaggiando, visto che non poteva fare diversamente, con il suo carretto sulla corsia di emergenza senza intralciare il regolare traffico veicolare ed evitando, ove possibile, di immettersi in strade inibite ai mezzi ippotrainati.

Il buon senso è prevalso e dopo i dovuti chiarimenti, le forze dell’ordine, siano esse Polizia di Stato, Carabinieri ed altre, hanno dato assistenza sia nell’attraversamento di gallerie scarsamente illuminate, che in altre occasioni, mentre in Umbria i carabinieri forestali hanno percorso insieme al carretto un bel tratto di strada; in ogni caso tutto terminava felicemente, con la foto di rito con il bel Gandalf.

 

 

La risalita dell’Italia porta Nino in un altro santuario molto frequentato dai carrettieri, là dove possiamo trovare tantissimi ex voto di carrettieri che hanno avuto la grazia da un altro San Francesco, quello da Paola.

Il viaggio continua lungo la costa tirrenica per poi deviare verso Lagonegro, continuando per Contursi Terme, ma purtroppo la direzione scelta non è l’ideale: l’Appennino meridionale presenta saliscendi molto impegnativi che alla lunga possono creare problemi, per cui in provincia di Avellino devia verso Capua. La sosta successiva porta verso Santa Maria Capua Vetere (CE) dove Nino è accolto dalla direttrice del locale Istituto di Incremento Ippico, dott.ssa Agnese RINALDI, che lo ospita nella struttura. E’ il nove novembre: dopo trentasei giorni di viaggio puntuale come un orologio svizzero arriva Alessandro Clemente, il maniscalco di Gandalf a Bagheria (PA), di ritorno dalla Fieracavalli di Verona; anche se i ferri sono ancora utilizzabili, dopo mille chilometri è opportuno sostituirli, fatti ad arte con punte di diamante per creare l’antiscivolo che faccia da grip sull’asfalto.

Per fortuna l’andamento climatico è favorevole per quasi tutto il viaggio: solo negli ultimi giorni le previsioni non sono ottimali.

La partenza da Santa Maria Capua Vetere, porta verso Capua, città dalle mille bellezze storiche, per proseguire verso la parte alta della Campania e raggiungere così il Lazio. Durante tutto il percorso si moltiplicano le manifestazioni di affetto della gente ed è il miglior modo per lenire la stanchezza sia fisica che psicologica di un viaggio affrontato in solitaria; capita anche che gli amici che ospitano il nostro viandante chiedano a Nino di preparare una cena come lui fa nella sua osteria e lui ben volentieri si offre a questo piacevole scambio di doni.

 

 

Partito da Bagheria ha percorso le strade delle Sicilia, nella parte nord tra il mar Tirreno e i monti Nebrodi, attraversato lo stretto di Messina, risalito la Calabria lungo la costa tirrenica, toccando la Basilicata, per poi percorrere la Campania sud orientale deviando verso ovest passando da Caserta, proseguendo verso nord per arrivare in Lazio, lambendo la regione Abruzzo sino ad arrivare in Umbria, regione che ospita la sua meta.

Sarebbe potuto arrivare verso la fine di novembre, ma i suoi amici e la sua famiglia avevano programmato il loro arrivo ad Assisi per lunedì 5 dicembre e quindi gli ultimi tratti sono stati affrontati con calma, per arrivare alla fine di questa bellissima avventura nel migliore dei modi possibile.

Una così bella avventura avrebbe avuto bisogno di essere documentata con maggiore attenzione, ma comunque va bene così: questo viaggio ha permesso a Nino di conoscere tantissima gente e di percepire la disponibilità di tutti coloro che lo hanno conosciuto ed ammirato mentre attraversava i tanti paesi che lo hanno portato alla meta, mentre salutava la gente e concedeva interviste, avendo un solo filo conduttore: un domani MIGLIORE.

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Ecco alcuni commenti di chi idealmente lo ha seguito nel suo lungo viaggio.

 

“Comunque andrà sei L’orgoglio bagherese dei carrettieri che non sono più in vita.. ORA avanti tutta che SAN FRANCESCO (ASSISI) sta aspettando te ed il GRANDE GANDALF IL GRIGIO .. Buon viaggio”

 

Infermeria Frati Minori Sicilia

Carissimi amici, Pace e Bene a tutti.

Quello che stiamo per raccontarvi a tanti può sembrare strano, ad altri accende il desiderio di fare le pazzie quelle belle, per altri diventa motivo per sostenere con la preghiera il cammino di una persona di cui vi stiamo per parlare.

In occasione della festa di San Francesco D’Assisi, Patrono d’Italia, dal nostro Convento di Sant’Antonio in Bagheria, con il suo cavallo grigio e con e il suo carretto, è partito per poter arrivare ad Assisi il carissimo Nino Buttitta.

Dopo aver percorso mesi fa quasi tutta la Sicilia da Bagheria fino all’Etna, ora ha voluto realizzare l’altro sogno nel cassetto, “mettersi nuovamente in cammino da Bagheria, verso la città della Pace, Assisi”.

Saranno circa 50 giorni di viaggio.

Chiediamo al Signore di custodire ogni suo passo, di benedire lui e il suo cavallo forte e coraggioso, e di mettere nel suo cammino gente generosa nell’accoglienza.

Caro Nino, grazie per aver scelto di iniziare il tuo cammino dalla nostra Parrocchia e per averci chiesto di Benedirti nel giorno di San Francesco. Siamo tutti con te.

Buon cammino, Pace e Bene.”

 

“Ciao Nino, buon viaggio, ho informato amici miei di Foligno che ti verranno a trovare”

 

E per assaporare l’atmosfera e vivere il dietro le scene di un viaggio memorabile, ecco alcuni video:

https://www.youtube.com/watch?v=oR4Y47x1EjY

https://www.youtube.com/watch?v=3KeM5hjx_fk