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Un carretto, un asino “Sardo” di nome Lupyn e uno “Ragusano” di nome Nerone e tutti appassionatamente con Charlotte … la storia continua

 

Nell’antica dimora di Charlotte

Ci troviamo a Vezzano sul Crostolo in provincia di Reggio Emilia e per antica dimora si intende un insieme di caseggiati dove, oltre all’abitazione di Charlotte Engholm, prendono posto un Centro Ippico, il “Caval-Lotti”, ed una stalla con allevamento di bovini. Dovendo occuparci di attività a redini lunghe ed a trazione animale, non ci è sfuggita una nuova tendenza che lentamente sta facendo breccia nel mondo delle manifestazioni di tradizione: gli “Attacchi da Lavoro”. E proprio Charlotte presso il suo Centro Ippico negli ultimi mesi ha confezionato un interessante e simpaticissimo attacco da lavoro: il carretto del latte con uno dei suoi tanti asini alle stanghe. In questa stagione 2022 il Gruppo Italiano Attacchi (GIA) ha inserito nelle categorie di valutazione anche i “poveri” attacchi da lavoro i quali, fino a 20 anni fa ed in buon numero si potevano ammirare in tante manifestazioni o sagre tipiche di paese, ma che oggi Anno Domini 2022 sono quasi spariti dalla circolazione.

 

Brusca e Striglia per non perdere le buone abitudini

 

A chi, come noi, si occupa di antiche tradizioni, non sfugge certamente il particolare tecnico e sociale dei mezzi che anticamente circolavano sulle strade carrarecce e polverose: poche carrozze con marchesi e contesse ben vestiti, contro centinaia di carri, carretti e birocci, trainati da asini e muli con i loro conduttori un po’ più malmessi, intenti a trasportare derrate alimentari, canapa, fieno, materiali edili e gesso. Dopo i successi ed i buoni piazzamenti in classifica negli ultimi Concorsi di Tradizione, Charlotte sta ampliando la sfera d’azione di questa tradizione che per la prima volta ingloba anche l’asino ed il mulo i quali per motivi di estetica ed eleganza “forse” non hanno i requisiti per apparire sul fantasy-mondo dei social di questo millennio.

 

Tutti indaffarati a dare un momento di notorietà anche a loro, gli asini

 

A questo punto Charlotte ha preso in pugno le redini della situazione e, consapevole che la trazione di questi mezzi era composta in prevalenza da asini, ha organizzato il Primo raduno di asini iscrivibili al registro delle razze autoctone.  Presenti oggi presso il Centro Ippico “Caval-Lotti” quattro allevatori e proprietari con 13 soggetti da valutare, appartenenti a tre razze asinine (Ragusano, Sardo e Amiata). A dirigere le operazioni ed effettuare tutti i controlli necessari a termini di legge per l’iscrizione nell’apposito Registro di razza (Sezione Supplementare) Giovanni Verlicchi, Tecnico ANAREAI.
L’iscrizione alla sezione supplementare del registro ha una valenza riproduttiva solo per le femmine, le quali una volta acquisita la certificazione, se coperte con uno stallone in purezza (
iscritto nella Sezione Principale), possono generare soggetti iscrivibili, a loro volta, alla Sezione Principale. L’iscrizione alla Sezione Supplementare ha invece una valenza esclusivamente culturale per gli stalloni, che non possono essere avviati alla riproduzione, poiché il Libro Genealogico per questi è definito “chiuso” (possono essere avviati alla riproduzione solo i maschi iscritti alla Sezione Principale).

 

Foto ricordo per i partecipanti: da sin. Charlotte Engholm, Rossano Oliveti, Kim Bertorelli e Giovanni Verlicchi, Tecnico ANAREAI

 

Ricordiamo che è obbligatorio avere il Passaporto (Slid Single Life Identification Document) per ogni equide. Quelli iscritti ai Libri Genealogici o Registri Anagrafici hanno in più il Certificato Zootecnico dove vengono raccolte le caratteristiche tecniche del soggetto.

Si tratta di una Normativa Europea:    REGOLAMENTO UE 2021 963 ANAGRAFE_compressed

 

Charlotte Engholm nella sua “Stanza dei trofei”

 

Charlotte Engholm, in alto driver con grinta e concentrata durante la passata edizione della Coppa delle Regioni di attacchi, a destra sempre lei, la Donna in rosso in veste di Giudice insieme al Barone De Langlade a Fieracavalli e sotto 1^ Classificata al Concorso di Tradizione a Parma, Cat. “Attacchi da Lavoro”

 

Charlotte Engholm, una passione che arriva dalla Svezia

Charlotte è svedese di origine ma da anni residente in Italia e ci ha confidato che la motivazione principale di questa sua lunga permanenza nel Bel Paese è stata la passione per i cavalli. Una passione che come un camaleonte si è trasformata nel tempo e negli anni come testimoniato dalla “stanza dei trofei” e dalla moltitudine di attestati tecnici che certificano la solita storia oramai nota: “Poche parole ma molti fatti!“ Abbiamo visto Charlotte in tante manifestazioni sportive importanti come la Coppa delle Regioni di attacchi in veste di driver ma questa grande appassionata non disdegna affatto la Cultura degli attacchi perché l’abbiamo rivista poche settimane fa a Fieracavalli come assistente della Giuria di un Concorso di Tradizione Internazionale per uno Stage di affiancamento ai Giudici di Tradizione. Nulla si improvvisa e ai tempi nostri, dove si legifera e si prendono drastici provvedimenti per un cavallo che suda attaccato ad una carrozzella piuttosto che per un milione di esseri umani che soffrono la fame, essere a conoscenza di tante regole sul benessere animale è sempre un buon biglietto da visita.

 

Una storia-equestre iniziata anni fa e che continua ancora oggi

 

Per Charlotte è importante apprendere le nozioni e le basi che regolano il variegato mondo dell’equitazione nelle sue tante discipline tecniche. E da quanto si vede, pare ci riesca anche bene!

 

Il primo Raduno di Asini: dove? A Vezzano, il paese degli Asini!

Precisiamo subito, a scanso di equivoci, che questa frase ha origini antichissime per l’utilizzo di questi animali nelle società di un tempo, secondariamente anche sotto l’aspetto socio-culturale tantissimi asini a quattro zampe non ci tengono assolutamente ad essere paragonati a certi “asini a due gambe” per una questione di decoro e reputazione!

 

In alto una veduta dei Carrettieri di Vezzano mentre fanno ritorno dalla Fornace. (Per chi si lamenta del traffico congestionato butti un occhio alle strade di allora e poi pensi a quando si metteva a piovere d’inverno). Nella foto sotto la sfilata dei Birocciai durante la Festa del Lavoro

 

Vezzano era chiamato il “Paese degli Asini” perché c’erano tantissimi carretti e birocci trainati da asini più o meno grandi, i quali venivano impiegati nella vicina cava del gesso. La Cava del Gesso era importantissima per i birocciai perché inizialmente erano tutti raccoglitori di sassi nel Crostolo; poi si inserirono nel commercio anche come trasportatori del gesso. Infatti i sassi del Crostolo venivano trasportati dai birocciai alle fornaci per essere macinati e trasformati in calce e cemento. Per secoli Vezzano è stata la capitale del gesso; infatti in tutta Italia ed anche all’estero, per le rifiniture e gli stucchi di palazzi e chiese veniva utilizzato questo tipo di gesso lavorato abilmente dai vezzanesi e trasportato da lunghissime file di tranquilli e robusti asini. Sentiamo una testimonianza del tempo:

Ho fatto il birocciaio qui a Vezzano, partivamo alla mattina alle sei e tornavamo a casa verso l’una o le due o anche alle otto di sera, dipendeva dai lavori e dal posto. Prendevamo la sabbia nel Crostolo e la caricavamo sul carretto con il badile. Poi andavamo a Reggio e la scaricavamo là dove lavoravano i muratori; al pomeriggio tornavamo a caricare il biroccio perché fosse pronto per partire presto la mattina dopo. Col biroccio però non si trasportava solo sabbia; facevo tanti tipi di trasporto: gesso, calce e ghiaia, in base alle richieste del cantiere. Nel Crostolo c’era di tutto, infatti in tante case del paese le fondamenta sono state fatte con la ghiaia normale. Un amico era presidente della Cooperativa dei birocciai, che ne contava una cinquantina e spesso si facevano assemblee e incontri. Di quei tempi un brutto ricordo era la perenne mancanza di soldi; allora non c’era l’assistenza sanitaria gratuita e se una persona andava all’ospedale doveva pagare: anche una sutura, l’estrazione di un dente o un parto diventavano un problema.”

 

In basso Stefano, l’Artista di stalla che oltre a contribuire al salvataggio di razze bovine in via di estinzione, alza al massimo la qualità del prodotto che poi sarà commercializzato a cura del Parmigiano Reggiano, un fiore all’occhiello del nostro Made in Italy

 

Incastonato a fianco del Centro Ippico “Caval-Lotti”, un gioiello di stalla

Terminiamo la visita presso il Centro Ippico “Caval-Lotti” di Charlotte con una visita d’obbligo al marito Stefano il quale, tanto per stare in tema, ha un’altra passione sempre legata agli animali: un’antica stalla di bovini. Al centro del corridoio troviamo Barbara, affaccendata nelle operazioni di mungitura, insieme a Stefano. Abbiamo chiesto a Stefano qualche informazione al riguardo:

All’interno di questa stalla trovano posto tutte le razze dell’arco alpino, più due razze in via di estinzione dell’Emilia Romagna che sono la “Garfagnina” che era la vacca che popolava queste nostre colline fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, poi abbiamo anche delle “Pontremolesi” che è la razza più rara d’Italia, della quale si contano ad oggi non più di 50 capi, ed io sono l’unico che le ha in mungitura. Naturalmente tutto questo “ben di Dio” va direttamente alla produzione del Parmigiano Reggiano.”

 

Una  fotomodella impegnata in un backstage fotografico?  No!  E’ semplicemente l’attraente e simpatica Barbara che (come un’altra nota Azienda) sta lavorando per noi! Grazie.

 

Nella foto Barbara controlla la fase della mungitura. Quando in un prossimo futuro si saranno estinti i “Call center” per insufficienza alimentare ecco Il Reddito del Contadino!

 

Barbara, sorriso smagliante e piena di vitalità, armata di forcone e stivaloni in gomma ci racconta del suo stressante passato lavorativo nel commercio a contatto con il pubblico in una grande città e ringrazia la buona sorte che l’ha avvicinata a questo rilassante lavoro. Alla luce degli ultimi eventi nello scacchiere globale, potremmo affermare che questa è la strada giusta da seguire per milioni di giovani e meno giovani: mancano solo alcuni ritocchi legati alla “monetizzazione” per accorciare la forbice tra lo stipendio del “Direttore di Banca” e quello del “Direttore di Stalla” dopodiché il gioco è fatto. D’altronde il futuro è già segnato: se nel piatto a mezzogiorno troviamo Parmigiano Reggiano e una bistecca, digeriamo bene, se nel piatto troviamo della cripto-valuta, dei bonus e degli smartphone la digestione diventa lunga, tribolata e difficoltosa!

 

 

La pianta originaria di questa dimora risale al 1300 e l’edificio era abitato da monaci che lasciarono ancora intatta e visibile una scritta in latino sopra la porta d’ingresso: tradotta significa Questo è un luogo di tante fatiche”. Si può notare in alto come curiosità il camino incastrato all’interno di un’anfora.

 

Concorso di Tradizione “Città di Parma” 2022 – Categoria “Attacchi da Lavoro” – 1° Class. Charlotte Engholm con il carretto del latte e l’asinello “Lupyn” alle stanghe

 

Charlotte ci ha confidato che ha già portato a restaurare un “Biroccino” leggermente più alto di quello che vediamo nella foto e che verrà utilizzato dall’asino “Ragusano” Nerone. Probabilmente la prossima stagione 2023 potrebbe riservare piacevoli sorprese per tutti nella Categoria “Attacchi da Lavoro”

 

Quale migliore augurio a Charlotte se non … Buon Lavoro!

 

GRAZIE !