Campalto: un Campionato per la rentrée degli Attacchi in grande stile
Si è svolto nell’ultimo fine settimana di luglio al C.I. Campalto di Pisa-San Rossore l’evento secondo per importanza nel quadro nazionale dei concorsi di disciplina, ovvero il Campionato Italiano di Combinata con annessa Coppa delle Regioni che ha visto quest’ultima assegnata per la terza volta consecutiva alla regione Lombardia.

Un palcoscenico da favola: sullo sfondo la Piazza dei Miracoli di Pisa, con l’enorme battistero e la torre pendente
L’affluenza è stata abbastanza buona, con una settantina di partenti, dei quali la maggioranza appartenenti alle categorie dei meno esperti, dagli esordienti con mini-pony fino ai brevetti. Speriamo che per questi sia l’esordio di una crescita agonistica di cui il settore ha urgente bisogno. Grande disaffezione invece da parte dei concorrenti di 2° Grado che si sono presentati alla spicciolata, 1 per categoria in 4 categorie diverse: solo un paio avevano la scusante di concomitanze all’estero, ma tutti gli altri? Soddisfacente la partecipazione degli attacchi di 1° Grado, che finora erano in generale quasi inesistenti, tutti con cavalli di buona qualità; presente anche un cavallo da lavoro e 3 partenti nella categoria Giovani Cavalli; oltre ai 2 para-driver, nutrita la schiera degli integrati ma su questi ultimi torneremo più avanti. La gara era valida inoltre per l’assegnazione delle medaglie del Campionato Pony U16.

La rappresentanza di FISE Lombardia, la compagine più numerosa e agguerrita, capitanata dal Tecnico Alberto Tosi che regge la bandiera, mentre alla testa del pony l’altro Tecnico lombardo con il maggior numero di allievi in gara, la sorridente Larissa Lombardi; in basso, il ricco bottino di coppe vinte dalla Lombardia in questa edizione del 2022
Le due prove della Combinata si sono svolte sull’unico campo in erba, in quanto sugli altri l’apporto recente di 20 cm di sabbia non abbastanza pressata per permettere lo scorrimento agevole delle ruote delle carrozze ha imposto un cambiamento di programma. L’uso di un solo campo anziché i due previsti in origine ha quindi fortemente condizionato gli orari, con un’interminabile giornata dedicata al dressage e due giurie che si sono alternate, e ha richiesto che in fondo al campo gara fosse ricavato un piccolo campo prova, obbligando i concorrenti ad un primo riscaldamento sui sentieri della proprietà. Sempre per la stessa ragione non è stata possibile una netta differenziazione dei percorsi coni dedicati ai principianti piuttosto che agli esperti ma questo è stato il male minore, vista la quasi totale defezione di questi ultimi.

Ufficiali di gara, organizzatori e collaboratori ad onorare al nostro amato tricolore
Un cambiamento anche nel collegio giudicante, dove il Presidente di Giuria designato, Giuseppe Giacovelli, è stato sostituito da Massimo Ciolli a causa della presenza ai nastri di partenza di una squadra proveniente dalla Puglia che avrebbe fatto sorgere un conflitto di interessi; in tal modo si è evitato che Giacovelli, nell’alternanza delle giurie, si trovasse ad esprimere le sue valutazioni sulla squadra della propria regione. Molto equilibrati comunque i punteggi attribuiti dai giudici, dei quali hanno fatto parte anche Angela Toschi, Massimo Buzzi, Luigi Marinoni e Roland Morat. Dopo una lunga assenza dal mondo delle redini lunghe, gradita ricomparsa di Vanna Sandrini nelle vesti di Chief Steward mentre, quasi in incognito, si è vista aggirarsi in aiuto di chi lo avesse richiesto, la sempre disponibile Valeria Nicolis.

Coppa delle Regioni 2022: 1° posto Lombardia al centro), 2° posto Veneto (a destra), 3° posto Emilia-Romagna a sinistra)
La logistica ha lasciato tutti soddisfatti, con box per i cavalli ben sistemati, adeguatamente coibentati e puliti. Qualche problema in più in termini di costi lo si è riscontrato per l’alloggio di concorrenti e supporter nelle strutture della zona, in un weekend di primo esodo vacanziero ed in piena stagione turistica dove la Piazza dei Miracoli di Pisa, che dalle strutture si scorge in lontananza, costituisce un polo di attrazione imperdibile, influenzando notevolmente le tariffe: l’importante tuttavia è che l’atmosfera abbia conservato per tutta la durata del concorso quella serenità che tutti auspicano ma che non sempre si realizza.

La moglie del compianto Cav. Adolfo Paul Gross, alla cui memoria è stata istituita una Coppa Challenge, qui ritratta insieme a Larissa Lombardi, medaglia di bronzo nella categoria 1° Grado Singoli Cavalli
Molto gradito da tutti il rinfresco offerto da FISE Toscana nella serata di sabato. Il Comitato Organizzatore, nella persona del proprietario Gualtiero Bedini, Consigliere della FISE centrale, si è dimostrato sempre molto disponibile, sia dandosi da fare materialmente e intervenendo dove necessario, sia dando ascolto a chi evidenziava alcune criticità legate allo svolgimento di un concorso per sua natura complesso. Ha così potuto toccare con mano quanto sia importanti per la buona riuscita di un evento la competenza e l’esperienza di chi, molto tempo prima, soprattutto per una location relativamente nuova alla disciplina, affianca il C.O. con consigli e sopralluoghi mirati. Un’altra cosa che al Consigliere Bedini non sarà sfuggita è l’annosa questione della gestione economica di un concorso di attacchi, che chi si dedica ad altre discipline si ostina a non voler vedere. Anche a Pisa la maggior parte dei concorrenti, facendo parte della nutrita schiera degli Juniores o degli Integrati, ha pagato una quota di iscrizione ridotta, intesa ad incrementare lo sviluppo della base. I costi tuttavia non sono trascurabili e il contributo FISE ben difficilmente riesce a fare in modo che il C.O. non ci rimetta. La passione? L’impegno? Dopo un paio di volte ogni proprietario/gestore si farebbe una domanda (e si darebbe anche una risposta): chi me lo fa fare?
Veniamo alla gara in sé, soprattutto in ragione della sua parte più attesa a livello di Comitati Regionali FISE: la Coppa delle Regioni. Siamo ancora lontani dai tempi d’oro in cui proprio qui in Toscana, al momento delle premiazioni, c’era una schierata infinita di carrozze che si perdeva fino all’orizzonte, ma, come si suol dire, bisogna fare il pane con la farina che si ha e i Comitati FISE delle 7 regioni che si sono poste in gioco hanno messo insieme dei gruppi più o meno sostanziosi di portacolori, tutti però ugualmente motivati. E’ risultata vittoriosa per la terza volta consecutiva la Lombardia, regione che alla preparazione e crescita degli Attacchi dedica molta cura e risorse ma non può mancare il plauso alla Puglia, che si è sobbarcata la trasferta più lunga. A tallonare la vincitrice per una manciata di punti il Veneto e l’Emilia-Romagna.

La squadra del Veneto si presenta al pubblico ordinata e composta: questa volta non ce l’ha fatta per pochissimi punti a vincere la Coppa delle Regioni, ma per l’anno prossimo i driver veneti stanno già affilando le armi…
Gioiosa come sempre la sfilata di presentazione delle squadre, con un momento conclusivo toccante: l’entrata in campo della carrozza del compianto Cav. Adolfo Paul Gross, tirata dalla sua fedele Haflinger guidata da Fortunato Buffoni e, quale ospite di riguardo a bordo, proprio la Signora Paul Gross in persona, dalla verve incrollabile e contagiosa. Al Coordinatore del Dipartimento Attacchi Avv. Ferdinando Bruni il compito di tenere un breve discorso sulla passione del Cavaliere per gli Attacchi, sulla sua lungimiranza e sulle tante novità da lui introdotte per far crescere in poco tempo il numero degli agonisti a consolidamento di una disciplina difficile, impresa che nessuno finora è riuscito ad eguagliare. In ricordo di tale personaggio che tanto ha dato agli Attacchi, è stata messa in palio anche una bellissima Coppa Challenge intitolata “Memorial Adolfo Paul Gross”, quest’anno assegnata alla Lombardia ma che sarà appannaggio definitivo solo dopo la seconda vittoria consecutiva.
Al termine della manifestazione, pioggia di medaglie alla presenza del Direttore Sportivo per gli Attacchi Duccio Bartalucci e del Presidente del Comitato Regionale FISE Toscana Stefano Serni.

Cristiano Cividini, il driver italiano più titolato presente a questo Campionato, sia nella categoria 2° Grado che nei Giovani Cavalli, si stringe affettuosamente ad un gruppo di Integrati ai quali non lesina i suoi preziosi consigli. Di loro dice: “Oggi ricevere l’abbraccio di alcuni ragazzi speciali mi ha riepito il cuore… grazie era proprio quello che ora serviva…”
Abbiamo interpellato il componente della Giuria di Terreno con incarico anche di Delegato Tecnico Roland Morat, chiedendogli le sue impressioni al riguardo degli Attacchi Integrati. Ci ha riferito come li abbia trovati molto migliorati dall’ultima volta in cui li aveva giudicati a Modena, più padroni del loro compito, segno che i loro Tecnici stanno facendo un buon lavoro. Poi abbiamo fatto un solo nome: “E di Veronica Cei cosa ci dice?” In una sola parola di risposta c’era tutto: “EMOZIONANTE”!
Per chi non la conoscesse, Veronica è la sorella non vedente di Carolina Cei, che l’ha iniziata a questa attività, la affianca costantemente e l’ha portata, come vedremo, a risultati del tutto inaspettati. Sappiamo tutti che in campo internazionale nella disciplina degli attacchi questa disabilità non viene accettata, trattandosi della guida di un veicolo, ma in campo nazionale è tutta un’altra storia, soprattutto se ci si rende conto che l’integrazione, in effetti, non ha limiti. Da parte sua Veronica ha sviluppato una sensibilità nelle mani decisamente poco comune e la simbiosi con le direttive della sorella ha raggiunto un grado di perfezione incredibile. Seconda nel dressage su 10 concorrenti, i suoi unici punti di riferimento erano le indicazioni della sorella e lo staff del concorso che, posizionato in corrispondenza delle lettere intorno al rettangolo, le pronunciava all’approssimarsi della vettura. Se tuttavia l’esecuzione di una ripresa di dressage provata infinite volte a casa può essere comprensibile, come la mettiamo con un percorso coni del tutto inedito? Sempre con l’ausilio della sorella, che però non ha mai toccato le redini ma solo enunciato le modifiche di traiettoria da intraprendere, Veronica si è avvalsa della presenza, al centro di ogni porta, di un addetto che pronunciava ad esempio “uno, uno, uno, uno…” per spostarsi all’ultimo momento fuori dal tracciato al sopraggiungere dell’attacco. Poi via, in direzione dell’ostacolo numero “due, due, due, due…”. Morale della favola – perché proprio di una favola si tratta: la caduta di una sola pallina e medaglia d’argento super meritata, dietro al guidatore integrato di maggiore successo ormai da parecchio tempo, Gregorio Viti, che ha potuto mettersi al collo la medaglia d’oro.

Veronica Cei, atleta non vedente, vincitrice della medaglia d’argento nella categoria Attacchi Integrati, affiancata dalla sorella Carolina, a sua volta assegnataria della medaglia d’oro nella categoria 1° Grado.
Su questo fatto emozionante vorremmo concludere l’odierno resoconto nella convinzione che la positività sia l’unica forza in grado di fornire a qualsiasi sportivo la voglia di andare avanti.
classifica Coppa delle Regioni