Si è concluso domenica 5 giugno 2022 il Concorso Internazionale di St. Margarethen in Austria, che ha visto la partecipazione di 4 equipaggi italiani tutti nella fascia d’età dei Giovani Talenti (12-25 anni), al quale era abbinato anche un Concorso Nazionale che ha assegnato ben 5 medaglie di campionato, comprese quelle per i cavalli da lavoro, e nel quale si è cimentato anche un nostro portacolori non ancora abilitato a concorrere nell’ambito di un internazionale.

Nella Giuria, con incarico di Presidente, militava anche il nostro giudice di attacchi Roland Morat, chiamato quest’anno a far parte degli Ufficiali di Gara in vari CAI, dalla Polonia alla Romania, dalla Slovenia ai Campionati del Mondo di Tiri a Quattro ai Pratoni del Vivaro.

 

Anche il Presidente di Giuria, a volte, deve rimboccarsi le maniche. Bravo Roland Morat!

 

Del Comitato Organizzatore e della location – il Reiterhof Stückler – tutti i partecipanti, senza eccezione, non hanno potuto fare a meno che tessere le lodi. Anzi, uno dei nostri rappresentanti ha detto apertamente: “Che posto fantastico!”. A parte il paesaggio circostante, le strutture ricettive sono state ampliate negli anni con una grande cura sia dell’estetica che della funzionalità, tanto che il Reiterhof viene spesso scelto per i banchetti di matrimonio o altre ricorrenze ma anche per conferenze e meeting di lavoro, offrendo varie sale con diverse capienze e caratteristiche.

Riguardo alle attrezzature equestri, ai 160 box fissi destinati in parte ad accogliere i cavalli dei soci ed in parte quelli dei concorrenti nei circa 13-15 concorsi che qui vengono organizzati ogni anno nelle varie discipline equestri, fanno da corollario numerosi campi di gara e di addestramento, con dimensioni decisamente generose e soprattutto con un ottimo fondo in sabbia francese mantenuto costantemente in condizioni ideali per permettere prestazioni al meglio. Su tali campi si affaccia anche il fulcro gastronomico che dà la possibilità di seguire i propri beniamini in gara accontentando al contempo anche altri organi sensoriali. Tutto ciò contribuisce a creare un’atmosfera di soddisfazione che genera serenità nonostante la concitazione dell’impegno agonistico.

 

Strutture fantastiche presso il Reiterhof Stückler a St. Margarethen/Austria: una meta da tenere nella dovuta considerazione

 

I campi per le prove di dressage e coni erano, come già detto, in condizioni eccellenti e la maratona prevedeva 7 ostacoli per lo più del tipo mobile pesante, rispecchiando quella che sembra essere l’attuale tendenza persino nei massimi campionati. Questi ostacoli offrono numerosi vantaggi rispetto al tradizionale modello con i pali conficcati nel terreno per oltre 1,6 metri: rispettano il terreno non richiedendo grossi macchinari di trivellazione e possono essere facilmente smontati e rimontati in una diversa posizione ma soprattutto salvaguardano l’incolumità dei cavalli dato che, per evitare forti urti, è indispensabile che i concorrenti abbiano un maggiore occhio di riguardo alle traiettorie, fornendo altresì al pubblico uno spettacolo di maggiore rispetto uomo-cavallo. Gli ostacoli non erano lunghissimi ma il fatto che fossero tutti caratterizzati da dislivelli, rendeva assai arduo il compito di dosare le energie per arrivare alla fine con cavalli ancora in buona forma tanto da non essere fisicamente affaticati per la prova del giorno seguente, che ormai sappiamo essere quasi sempre decisiva agli effetti della classifica finale.

Iniziando dalla nostra concorrente più giovane, BICE CASTELLI, categoria FEI 2* Children, ottime le sue prestazioni nonostante l’impossibilità di farle valere su un largo spettro di coetanei, essendo in gara da sola. D’altra parte il risultato nel dressage con una valutazione di 55,60 penalità parla da solo. Buona anche la prova di maratona, con girate sempre pulite e un bel galoppo disteso, anche se per chi abita nella bassa lombarda è difficile allenarsi per una configurazione del terreno fatta a continui saliscendi. Infatti nella prova conclusiva il pony Valenzo accusava un po’ la fatica del giorno prima e, a parte l’abbattimento di una pallina che è ben poca cosa, il binomio doveva registrare un superamento del tempo accordato che mai si verifica nei concorsi di casa nostra.

 

Bice Castelli, cat. Children, sorride felice prima e dopo la gara

 

Per Bice è stata comunque un’ottima preparazione per l’obiettivo della stagione: la selezione per la partecipazione ai Campionati Europei di categoria che si terranno in Ungheria nella seconda metà di agosto. Una volta terminati gli esami di terza media, la nostra giovane driver partirà per l’Olanda dove si fermerà per un paio di mesi, continuando ad allenarsi giornalmente presso la due volte campionessa del mondo di pony, Rodinde Rutjens, dove è solita guidare non solo il suo pony ma anche diversi altri attacchi – singoli e pariglie – affidatigli dalla sua allenatrice proprio per farne un’atleta con esperienza a tutto tondo. Papà Stefano, driver di tiro a quattro, le ha acquistato recentemente un altro pony giovane di 5 anni, di razza Welsh, che probabilmente porterà al seguito nel suo viaggio verso il nord. A casa Bice dispone inoltre di una pariglia di pony di 4 anni, domati e in lavoro, in attesa di vedere se si stabilirà tra loro l’intesa giusta per costituire un team vincente.

 

Bice Castelli impegnata in maratona e nella prova coni: grinta da vendere

 

Nella categoria FEI 2* Junior grande successo per la nostra FRANCESCA CONSOLINI con il suo Lamborghini Minerva, un binomio ormai super-collaudato. Francesca non ha deluso i suoi fan ottenendo nel dressage un punteggio al di sotto dei 50 punti, risultato ottenuto solo da 3 concorrenti sull’intero panorama di 55 attacchi presenti all’evento. Questo le ha permesso di mantenere fino alla fine la testa della classifica, nonostante in maratona, pur con un miglior tempo in due degli ostacoli tra cui quello più duro nell’acqua, non sia riuscita a prevalere, principalmente per una tensione accumulata, in quanto tra le ultime a partire, guardando tutti gli altri concorrenti, combattivi e risoluti, e perdendo mano a mano fiducia nelle proprie capacità. Anche questa si chiama esperienza, o almeno giusta impostazione tattica nell’attesa della partenza.

 

Francesca Consolini, vincitrice della cat. FEI 2* Junior P1, conferma ancora una volta le sue capacità agonistiche

 

Lo stesso discorso vale per la prova coni, dove un eccesso di cautela le ha fatto trattenere troppo il suo pony abituato in ambito più familiare a procedere con grinta e impulso, cosa che le è costata qualche penalità per superamento del tempo accordato. In ogni caso il primo gradino del podio finale ha dato a Francesca la giusta misura delle sue capacità e questo concorso ha rappresentato una buona cartina di tornasole ai fini della sua carriera agonistica. Ora continuerà il suo allenamento sotto la stretta sorveglianza del suo trainer Johann Weitlaner con il quale andrà a misurarsi nel Campionato Tedesco di categoria a metà luglio a Berlino, dove sicuramente dovrà vedersela con una folta schiera di coetanei.

 

Con un pony come Lamborghini Minerva ed una groom come Lisa Laner il successo è a portata di mano

 

Se le prime due atlete provenivano dalla Lombardia, non hanno voluto essere da meno quelle del Veneto, ELENA RETTORE e REBECCA PIZZULLI, entrambe nel CAI 2* U25 cat. Cavalli singoli. Per loro è stato un debutto assoluto in campo internazionale e, come tale, un’esperienza insostituibile. E’ già dalla scorsa stagione che le due giovani si stanno impegnando a fondo per ottenere dei risultati soddisfacenti, la prima con Bandi di proprietà del suo tecnico, Paolo Stecca, un cavallo di 20 anni che sembra vivere una seconda giovinezza, con un cuore enorme e sempre molto disponibile, e la seconda con il suo cavallo PRE di 9 anni, un po’ meno esperto e allenato su percorsi impegnativi come la maratona di St. Margarethen, dove già l’inizio della Fase B prevedeva una grande salita di 500 m ed un’analoga discesa prima di affrontare il primo ostacolo. Assai difficile il percorso coni, con ben 5 ostacoli a carreggiata ridotta, di cui 2 oxer, che non ha registrato nell’internazionale nessun percorso netto nel tempo. Per le nostre due debuttanti, data anche l’agitazione dovuta alla nuova esperienza, qualche difficoltà nel ricordare il percorso, ma alla fine anche Rebecca, che si è trovata davanti improvvisamente una porta ad un’angolazione molto problematica ha dimostrato un grande sangue freddo nel decidere di effettuare una mezza volta per affrontarla senza travolgerla. Come recita il detto? La fortuna dei principianti.

 

Elena Rettore e Rebecca Pizzulli, CAI 2* cat. U25 Singoli Cavalli: un debutto internazionale di tutto rispetto

 

Le nostre portacolori erano in gara con un giovane ungherese che, pur avendo vinto sia la maratona che la prova coni, aveva dovuto ritirarsi dal dressage in quanto si era preparato su un testo diverso e non è riuscito a fare mente locale. Un vero peccato per lui ma per le nostre atlete sentire risuonare l’inno italiano al momento della premiazione finale ha suscitato un’emozione indescrivibile dalla quale trarranno lo stimolo per continuare con tenacia a perseguire mete sempre più alte. Affrontare una trasferta all’estero per la prima volta e ritornare a casa con un premio è una sensazione impagabile. Prossimamente Elena e Rebecca seguiranno un nuovo stage con il tecnico di riferimento per gli atleti veneti, Johann Weitlaner, in preparazione per il completo di Verolanuova nella prima decade di luglio.

 

Elena Rettore (in alto) e Rebecca Pizzulli (in basso) durante la maratona: dura ma superata con profitto sotto l’occhio vigile del tecnico Paolo Stecca

 

Infine, sempre dal Veneto, MICHELE CATTELAN ha partecipato con patente di 1° Grado alla corrispondente categoria austriaca M non sfigurando certo rispetto ai suoi due antagonisti, un austriaco ed una tedesca, ma anzi riportando nella prova coni il miglior risultato dei tre. Nella maratona Cattelan si sarebbe classificato secondo se non fosse stato per il rischio di ribaltare in un ostacolo in conseguenza di una curva in cui ha stretto troppo ma la groom, l’altoatesina Lisa Laner, è stata prontissima ad intervenire con destrezza e cognizione di causa evitando così l’eliminazione. La vicenda ha avuto come conseguenza 20 punti di penalità perché Lisa ha dovuto mettere mano alle redini, ma ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante disporre di un vero navigatore che sa come intervenire optando, se necessario, per il male minore.

 

Michele Cattelan, impegnato nella categoria M del CAN, si comporta egregiamente, mettendo a segno la vittoria nella prova coni

 

Una cosa che tutti i nostri atleti hanno apprezzato, è il clima di convivialità e quasi complicità che si è stabilito tra loro. All’estero hanno la bella abitudine di fare festa ogni sera, dando grande rilievo ufficiale alle premiazioni giornaliere delle varie prove; nessuno manca all’appello, gratificando così il comitato organizzatore che tanto si è dato da fare per offrire il meglio e proseguendo poi la serata tutti insieme con allegria e spensieratezza. La nostra compagine spera che questo concorso diventi un appuntamento fisso perché il luogo si presta magnificamente ed è comodamente raggiungibile sia dalla Lombardia che dal Veneto, le due regioni agonisticamente più rappresentate.

 

In alto la premiazione della prova coni e in basso il podio finale: che soddisfazione!

 

E per concludere, sfatiamo una leggenda metropolitana

Abbiamo detto in varie occasioni che in Italia ci sono pochi concorrenti spalmati su troppe categorie. Ebbene, all’estero succede quasi la stessa cosa: evidentemente è un problema a cui è difficile porre rimedio. Ad esempio nel CAI di St. Margarethen 25 concorrenti partivano in 11 categorie diverse, delle quali ben 6 avevano un solo partente, con la più numerosa rappresentata dal CAI 3* Singoli Cavalli (7 concorrenti di cui 6 austriaci) presumibilmente alla ricerca del risultato valido ai fini della qualificazione per i mondiali singoli di quest’anno. Un po’ meglio per i 30 concorrenti del CAN anche grazie alle categorie L (analoghe al nostro brevetto) definite come “open”, alle quali possono partecipare cavalli e pony di qualsiasi razza, compresi i soggetti a sangue freddo. Alcuni adeguamenti nelle prove a tempo e il gioco è fatto!

Detto ciò, un accorpamento è comunque auspicabile, anche per dare ai concorrenti una maggiore gratificazione quando riescono a prevalere sugli avversari. Quante volte abbiamo sentito dire: “Sono da solo in categoria quindi non vado”. A soffrirne, ovviamente, sono anche i Comitati Organizzatori che sono talvolta costretti ad annullare le gare per carenza di iscritti.

 

Per le foto si ringrazia Sonja Bauer

 

E la soddisfazione di sentir suonare l’inno italiano?

 

classifiche finali delle categorie con concorrenti italiani