Le “Antiche Dimore” di Percoto ancora una volta incantano il pubblico!
Percoto 2022 e la Fiera di San Giuseppe. Il binomio Vespe-Carrozze
E alla fine della fiera, dopo due edizioni sfumate nell’aria come un virus, finalmente Alessandro Cattarin riesce ad inaugurare nel migliore dei modi la prima uscita dell’Associazione Friulana Appassionati Carrozze – AFAC del 2022! Tanta emozione da parte dei partecipanti che si sono trovati proiettati in una delle più importanti Fiere del Friuli che con alcune sue iniziative di antica data coinvolge migliaia di persone provenienti da tutta Italia e pure dall’estero. Infatti al classico raduno delle “Vespe” e delle Auto storiche entrano in gioco da anni anche le carrozze trainate da cavalli, elemento indissolubile di questi territori che hanno accompagnato per centinaia di anni le popolazioni della zona, aiutandole nelle loro fatiche, sia per i trasporti che per i lavori dei campi, fino a quando i motori (giustamente e fortunatamente) presero il sopravvento.
Nonostante il progresso però … non bisogna dimenticare!
Tenere vive le tradizioni, questa la “mission” che da anni, per il discorso carrozze d’epoca, si prefigge l’Associazione AFAC con i suoi soci, sempre più numerosi e che arrivano non solo da svariate regioni del nord Italia, ma anche dall’estero. La “formula magica” è a dire il vero molto semplice: ogni socio propone un’evento di una certa importanza e il direttivo elabora il Calendario degli eventi per l’anno in corso. Da tanti anni, nel paese di Pecoto è attivo Alessandro Cattarin il quale, forte delle numerose ville padronali situate sul territorio e tutt’ora abitate, organizza un rilassante tour attraverso le campagne circostanti con soste programmate più o meno lunghe presso le Antiche Dimore dove sempre ad attenderlo c’è Danilo Venica con il suo staff tutto al femminile per squisiti buffet preparati all’istante in ogni angolo disponibile: ci sia permesso di dire … un servizio regale!

Ospiti illustri e di riguardo sulla “Giardiniera” del Presidente AFAC: Bruno Cotic

Emozioni in carrozza

Tutti pronti … si inizia!

Mario Gambellin si destreggia nel traffico mentre è alla guida di una “Viennetta”
E se nel finale ci sono sempre delle premiazioni e delle classifiche è normale che ci siano dei Giudici esperti di attacchi che le valutino. Ancora una volta l’Associazione AFAC esce dagli schemi e propone quel qualcosa di diverso che inevitabilmente centra il bersaglio! Nei tre principali punti dove si radunava la maggioranza degli spettatori (due Ville e il centro storico di Percoto) gli antichi “legni” sfilavano uno ad uno sotto i ripetuti applausi del pubblico mentre, microfono alla mano, Alessandro Cattarin enunciava le peculiarità e le caratteristiche di carrozze, cavalli e relativi proprietari. A quel punto la volenterosa e attivissima segretaria Roberta (moglie di Cattarin) distribuiva a 15 persone scelte tra il pubblico altrettante schede con indicato il numero della carrozza. Per ogni carrozza un punteggio a loro completa discrezione; nasce così, dal nulla, la Giuria Popolare. Visto il numerosissimo pubblico accorso è doveroso un plauso al Comitato Organizzatore che ha saputo con abilità e destrezza conciliare l’arrivo a Percoto di centinaia di “Vespe”, altrettante auto “Storiche” e pure le carrozze. A loro i complimenti nostri e di tutti i partecipanti!

Preparativi per la partenza

Elegantissimo e impeccabile nella sua divisa il giovanissimo Ruben Pessot

Frusta spezzata detta all’ungherese con i tre fiocchi colorati che riprendono i colori della bandiera Ungherese. Per Bruno Cotic una frusta perfettamente in sintonia con l’attacco
Signori, si parte, redini e frusta alla mano
Il corteo delle 12 carrozze inizia a muoversi in direzione di Villa Beretta, che verrà raggiunta dopo cinque romantici chilometri trascorsi attraverso i verdi prati circostanti e la campagna già in fiore. Per l’occasione il Presidente dell’Associazione AFAC, Bruno Cotic, ha esordito con una carrozza che rappresenta a pieno titolo un pezzo di storia: vediamo in dettaglio il perché. Si tratta di una “Giardiniera” da otto-dieci posti fabbricata da un artigiano di Gorizia verso la fine dell’800 quando Gorizia era sotto l’Impero Austro-Ungarico. Dispone tutt’ora di un telaio in ferro che, ricoperto di tela bianca e con le tendine ai lati, serviva a riparare i passeggeri dal sole cocente o dalla pioggia. Si parla di passeggeri perché questa carrozza prestava Servizio Pubblico con conducente nei primi anni del ‘900 da Gorizia a Grado in occasione del tradizionale pellegrinaggio del “Perdòn di Barbana” che risale al lontano 1237 quando Grado fu salvata da una terribile pestilenza. Ogni anno, nella prima domenica di luglio, un suggestivo corteo di barche imbandierate e inghirlandate si sposta in laguna da Grado a Barbana.
http://www.graisani.it/manifestazioni-sagre/il-perd%C3%B2n-di-barbana
Abbiamo visto più di un dettaglio che fanno di questo “legno” un vero pezzo da museo, ma non è finita quì. Bruno ci svela un’altra curiosità che ha dell’incredibile: sentiamo il suo racconto: “Più che incredibile la definirei una curiosità storica che mi sta a cuore e che non so come andrà a finire per via del destino che come tutti sanno è imprevedibile. In questo attacco originale all’80% anche nei dettagli mancano i due finimenti da pariglia a “collana” firmati, pensate, dagli stessi costruttori della Giardiniera, i quali fabbricavano anche i finimenti! E dove si trovano? Li ho localizzati tempo fa in una bella Collezione Privata e come ben sappiamo è molto difficile che escano da quella rimessa. Pazienza, il collezionista è avvisato e chissà che con il tempo abbia voglia di fare nuovamente rivivere quei finimenti facendoli indossare ai miei cavalli!”

Il dado firmato dai due artigiani carrozzieri di Gorizia

Bruno Cotic alle redini con gli amici di “Sir Filippo“: Mario e Cecilia Della Mora, Daniela Balloch e Daniela Cencig
Nella foto sottostante vediamo la stessa carrozza guidata sempre da un Bruno Cotic più giovane nel 2009, con un tiro a quattro cavalli che si rese protagonista di un viaggio rievocativo da Trieste a Vienna. A fine viaggio e visto il successo inaspettato, un gruppo di partecipanti decisero di fondare un’Associazione che venne chiamata AFAC (Associazione Friulana Appassionati Carrozze)

Una foto storica che ritrae la carrozza mod. “Giardiniera” con il tettuccio montato durante il viaggio Trieste-Vienna del 2009
Ospitalità e cortesia, questo il filo conduttore dei proprietari delle due antiche dimore visitate i quali hanno dato prova di grande signorilità aprendo i cancelli delle loro ville e mettendo a disposizione degli ospiti e degli organizzatori i loro spazi privati e tutt’ora abitati.

Marco Puntin

Buffet pronto, con il saluto della famiglia dei Conti Beretta e i rigraziamenti di tutti gli equipaggi presenti per bocca di Alessandro Cattarin
La prima sosta ci porta a “Villa Beretta” – Pavia di Udine
Nell’ultima edizione del 2019 ci accolsero con la solita grande cordialità i Conti Antonio e Francesco Beretta insieme alla Contessa Costanza; oggi marzo 2022 non era più tra i presenti il conte Antonio Beretta venuto a mancare nell’ottobre 2021, e Alessandro Cattarin ha voluto ricordarlo davanti a tutti gli attacchi schierati, con un breve e sofferto saluto. Nel bellissimo cortile d’ingresso di Villa Beretta oltre al ricco buffet ci accolgono gradite le note di un gruppo di fisarmonicisti che poi ci seguiranno e ci allieteranno con le loro musiche per tutta la durata della passeggiata.

Una bella inquadratura dall’alto per gli equipaggi durante la sosta

Renzo Pezzutto e la sua graziosa consorte, oggi elegantissima in rosso!

Aldo Ariis alle redini e accanto la Contessa Costanza Beretta
Alcuni equipaggi sono sempre stati presenti in questo romantico e suggestivo tour attraverso le antiche ville nobiliari; stiamo parlando di Renzo Pezzutto e Aldo Ariis, i quali, in qualsiasi condizione di tempo, si sono sempre presentati con le loro elegantissime Signore al fianco. E, per restare in tema, non possiamo fare a meno di complimentarci con la Contessa Costanza Beretta per la sua eleganza, assolutamente in tema con il contesto che si è creato in questa mattinata di marzo 2022.

Sempre gentilissimi e cordiali i proprietari della “Villa della Porta” nel dare ospitalità a tutti gli equipaggi presenti
La seconda tappa è a “Villa della Porta” – Popereacco
Questa seconda sosta è solitamente dedicata ad una presentazione più dettagliata degli attacchi e, in considerazione anche degli orari della tabella di marcia, si presta bene, anzi benissimo, per un’allegra tavolata tra amici, allo scoccare del mezzogiorno. Qui siamo stati accolti con la solita cortesia ma, visti i numerosi ospiti presenti, anche con tanta curiosità per assistere alla passerella dei suggestivi mezzi di trasporto d’altri tempi. Tutti accontentati come al solito perché ad ogni anno che passa qualche Socio Afac decide di acquistare un nuovo “antico legno”, restaurarlo e proporlo al pubblico in ogni manifestazione dell’anno.

Roberto Marasco

Roberto Marasco parcheggiato con il suo Omnibus de famille à capucine
Due piacevoli novità a quattro ruote
Roberto Marasco e Renato Bolzon ci presentano due belle carrozze fresche di restauro. Partiamo con Roberto Marasco, titolare di Real Friuli, un’azienda che da anni si occupa con i suoi cavalli e le svariate tipologie di carrozze, di Cerimonie, matrimoni e occasioni importanti per le quali si richiede un sevizio di carrozza con cocchiere e gli immancabili “quattro cavalli bianchi!”. Per info. www.realfriuli.it
Nonostante Roberto Marasco disponga di oltre 20 modelli di carrozze nella sua rimessa, gli leggiamo negli occhi una grande felicità per questo nuovo gioiello in legno su ruote denominato “Omnibus” di fabbricazione francese che uno dei più abili restauratori veneti, il sig. Chiminiello gli ha consegnato dopo quasi cinque anni di lavoro. Un restauro fatto a regola d’arte e che ha richiesto un’impegno non indifferente anche per la ricerca di pezzi e oggettistica non più presente sul mercato da 150 anni. Di Omnibus ne esistevano diversi modelli per il trasporto di sei/otto persone ma una caratteristica importante che differenziava quelli italiani da quelli francesi era il piccolo tettuccio in prosecuzione dell’ “Imperiale” che riparava il guidatore e che in quelli italiani non esisteva.

La “Carretta” Friulana vista da dietro con la classica lanterna
La “Carretta” Friulana di Renato Bolzon è un piccolo capolavoro dell’arte e cultura della civiltà contadina di questi territori. Costruita verso la metà dell’800 possiede un robusto telaio in legno ma la struttura della scocca è interamente in vimini intrecciato a mano. Trattandosi del classico carretto da lavoro, destinato a caricare mercanzie varie e alle volte pesanti, il vimini, a differenza del legno, offriva una gradita leggerezza. Anche per Renato Bolzon i tempi di attesa per il restauro definitivo sono stati abbastanza lunghi per un motivo molto semplice: si è trovato leggermente in difficoltà a reperire sul territorio italiano una persona capace di ricostruire una scocca da carrozza in vimini intrecciato a mano! (Strano, dicono che su internet si trova tutto…!)

Renato Bolzon

Mario Gambellin alle redini e Simone Cattarin
Abbiamo parlato di collezioni di antiche carrozze e non possiamo fare a meno di osservare la sobria eleganza unita alla praticità di questa tipica “Timonella” Friulana, proveniente dalla collezione privata di Mario Gambellin. Queste carrozze solitamente venivano attaccate con un “timone” centrale in modo che ci potesse stare uno ma anche due cavalli, perchè ai tempi, acquistare pure le apposite “stanghe” per l’attacco singolo era un lusso. Questo modello leggermente più lussuoso del solito proveniva dalle zone dell’Impero austro-ungarico e veniva alle volte bonariamente chiamato Viennetta.

A sin. in piedi Danilo Venica e Renato Venica, poi vediamo lo staff tutto al femminile coordinato dal pazientissimo Danilo!
Premiazioni e Ringraziamenti in stile AFAC
Ancora una volta l’Associazione Friulana Appassionati Carrozze – AFAC – ci tiene ad uscire “dal gregge” dei soliti abulici e nauseanti schemi. Cattarin prende il microfono in mano ed il comando delle operazioni; si inizia a premiare … chi ha lavorato! Ad aprire la serie dei lavoratori è toccato a Danilo Venica, organizzatore dei buffet e stuzzichini itineranti di villa in villa, coordinatore della sua equipe formata da tutte donne (ci vuole un mago!), artista-scultore per aver confezionato personalmente i quadretti ricordo in legno intarsiato, abbinati alle ceste regalo. Che dire? Una offesa oltraggiosa alla “Unione Sindacalisti Poggia-piano Riuniti”, ma d’altronde che ci possiamo fare? Lui, Danilo Venica, per gli amici “il Sindaco” è fatto così! A seguire poi tutta una serie di persone veramente di buona volontà che nell’ombra, come sempre accade, danno silenziosamente e con tanta modestia il loro contributo indispensabile!

Natalino Milanese e alla testa del cavallo il giovane ma già esperto Ruben Pessot

Natalino Milanese a sin. e Roberto Marasco, entrambi classificati al primo posto in questa passeggiata più elegante del solito. Premiati anche due giovanissimi aiutanti di carrozza (groom) i quali con molte probabilità saranno i guidatori del futuro!

Bruno Cotic, inutile dirlo, sempre tra i primi con la sua incredibile collezione di rari legni d’epoca.
Adesso è il turno dei guidatori
Dopo quanto scritto in precedenza qualcuno potrebbe pensare che ora è il turno di quelli che “faticano di meno” ma non è così. Il motivo non è noto a tutti ma è ora di parlarne. Quasi tutti gli eventi che in tanti definiscono passeggiate in carrozza non sono ritrovi tra nobiluomini, principi e re che passeggiano spensierati in allegria, si tratta invece di Eventi Turistici e Culturali che sempre più Amministrazioni Comunali mettono in essere per vivacizzare le immense bellezze artistiche che abbiamo in casa nostra. E’ comprensibile che dopo migliaia di ore passate su internet a “navigare” a qualcuno nel mese di agosto venga voglia di farsi un giro in cammello a mezzogiorno in mezzo al deserto, però, lasciatecelo dire, valorizziamo un un po’ di più le bellezze di casa nostra! Questi appassionati della guida a redini lunghe e amanti del meraviglioso cavallo, per andare su strada con una carrozza di 120 anni di età, spendono tanto del loro tempo e dei loro risparmi sudati a lavorare, e considerato che le carrozze “defunte” rinchiuse dentro i musei non le considera nessuno, loro, questi appassionati, ve le portano in piazza sotto i vostri occhi, abbigliandosi esattamente come quando a percorrere le vie erano solo loro. Per piacere, pubblico attento e intelligente, non puntate gli occhi solamente a terra per vedere gli eventuali bisogni fisiologici del cavallo, alzate gli occhi e gustatevi uno spettacolo culturale sempre più raro da vedere. Grazie.

Pranzo sotto il pergolato con fisarmoniche a tutto-gas, buon vino, mimose per le belle donne e tanta allegria: questo è il Friuli che ci piace! Nella foto in basso a destra riconosciamo Paolo Vidulis, Presidente del Comitato Festeggiamenti di Percoto
COMUNICATO STAMPA Associazione Friulana Appassionati Carrozze – AFAC
L’AFAC per venire incontro al bilancio dei propri soci, visto che sono sempre di più quelli che partecipano da fuori regione, dà la possibilità di scegliere tre eventi sul Calendario per i quali rimborsa a driver e groom il pernottamento per una notte ed il box per i cavalli per una giornata. Inoltre a tutti coloro che organizzano un evento si accolla le spese per acquistare i premi per i partecipanti. Il Presidente: Bruno Cotic

Grande soddisfazione per tutti gli equipaggi!

Con AFAC non si va mai a casa a mani vuote!

Renato Venica e Manuela Chiapolino

In alto il più classico dei due ruote: il Calessino; sotto la Dottorina con il mantice alzato
Uno spettacolo nello spettacolo: Renato Venica e Silvano Rossi
Abbiamo parlato di quando per centinaia di anni le popolazioni lavoravano e si spostavano solo con l’ausilio del cavallo, e oggi qui a Percoto sotto i nostri occhi ecco due tra i più comuni e diffusi mezzi di trasporto dei tempi passati: un Calessino e una Dottorina. Il “Calessino” ce lo presenta Renato Venica con la consorte Manuela Chiapolino al fianco; questi due ruote pratici, poco costosi e leggeri potevano essere utilizzati con un solo cavallo, un mulo o un asino ed erano allora come per noi oggi la piccola utilitaria da città per le spese veloci e i rapidi spostamenti casa-lavoro. La “Dottorina”, che si può chiamare anche “Pistoiese”, era il mezzo privilegiato di chi, per lavoro, doveva passare tante ore sulla strada e con qualsiasi tempo. Stiamo parlando di medici e veterinari, ostetriche e parroci i quali non potevano astenersi (come poi anche oggi) dal portare a termine il loro lavoro o per meglio dire la loro missione. Vediamo infatti Silvano Rossi in perfetta tenuta da medico con tanto di valigetta per il pronto soccorso comodamente seduto su questo piccolo modello di carrozza a quattro ruote che offriva una seduta avvolgente, simile ad una comoda poltrona e in caso di pioggia, vento o calura, il mantice offriva un provvidenziale riparo.

Marco Puntin
La sfilata si chiude con due modelli molto signorili ed eleganti che per regola erano guidati sempre dal proprietario. Stiamo parlando dell’elegantissimo “Gig” guidato da Marco Puntin, un due ruote molto antico ed in perfette condizioni d’uso, considerato che le ruote sono ancora cerchiate in ferro; infatti la cerchiatura in gomma piena avvenne solo dopo l’invenzione della gomma nel 1850 circa. Angelo Colussi ci propone un elegante “Break Wagonette” utilizzato ai tempi per le gite sportive tra boschi e sentieri con cestini di vivande sotto i sedili per scampagnate o come le chiamiamo noi oggi; gite fuori porta.

Angelo Colussi

Natalino Milanese con un equipaggio … giovanissimo!
Gli eleganti attacchi si dirigono verso “Villa Frattina Caiselli”. Si torna al luogo della partenza: è stato bello, è andato tutto bene e ora si torna a casa e si premiano i cavalli – ma prima un’ultima sosta a grande richiesta.
L’elegante complesso architettonico di Villa Frattini è situato nel centro storico di Percoto ed è il fulcro della Festa di San Giuseppe; le carrozze dovranno fare un altro giro all’interno del grande cortile perché il solo giro del mattino … non è bastato! Tanto pubblico non è riuscito a vedere e ora che centinaia di persone sono assiepate nei dintorni della Villa, tutti attendono l’arrivo delle carrozze e chiaramente dei cavalli che le trainano. Sempre con il microfono incollato alla bocca Alessandro Cattarin ripropone il copione storico della giornata, ma lo fa ben volentieri perché non sempre capita che questi spettacoli siano graditi: tante volte, troppe per i nostri gusti, qualcuno ci mette i bastoni tra le ruote!
Abbiamo citato e ringraziato le tante persone dell’organizzazione che silenziosamente, nell’ombra, lavorano sodo e rendono possibili questi eventi. Alessandro Cattarin da anni collabora attivamente con Flavio Ligutti, grande sostenitore della presenza delle carrozze con cavalli nel programma dei festeggiamenti e coordinatore instancabile di tutti gli eventi. In queste giornate della Fiera di S. Giuseppe Flavio Ligutti ha coordinato brillantemente il Motoraduno con l’arrivo di oltre 5.000 moto, migliaia di “Vespe”, centinaia di “Auto Storiche” più tutte le carrozze. Solo le sue innate capacità organizzative (unite a tutto il suo staff naturalmente) hanno fatto sì che tutto filasse liscio senza incidenti e con il ricordo di una bellissima giornata. Da indiscrezioni dell’ultima ora, visto il successo registrato dalla sfilata di Carrozze Storiche, Flavio Ligutti pare abbia riconfermato la presenza delle carrozze anche per la prossima edizione del 2023!

Un binomio … inarrestabile! Alessandro Cattarin e Flavio Ligutti

Ultimo atto dello spettacolo, nel vero senso della parola. Uno spettacolo che ha interessato centinaia di persone come non capitava da anni
Nel finale saluti, abbracci, bicchieri della staffa a go-go e fortunatamente tanti sacchi di prodotti alimentari per i cavalli e presse di trucioli per le loro lettiere: ancora una volta l’AFAC non resta indietro a nessuno! Nel corso della giornata si è svolto il concorso di Miss Vespa 2022 – Percoto e noi non possiamo fare a meno di lanciare il nostro concorso: Miss Carrozza 2022 – Percoto. A breve troverete su Facebook l’album fotografico di questa manifestazione e al pubblico degli appassionati spetterà con il classico “mi piace” eleggere la più meritevole.
Album Fotografico …. qui ….