STUDENTI E PROFESSORI: SODDISFAZIONE CONDIVISA
Domenica 6 febbraio 2022 hanno avuto luogo in Veneto due sessioni d’esame per il conseguimento della patente Brevetto Attacchi FISE e per il passaggio da questa al 1° Grado Attacchi. La notizia in sé non ha niente di eccezionale se non fosse per un particolare che non va taciuto: la piena soddisfazione degli esaminatori sulla preparazione degli esaminandi. Tale sentimento di contentezza è stato espresso a gran voce anche dagli allievi che, una volta metabolizzato lo stress pre-esame, hanno potuto gioire per il traguardo raggiunto; questa dovrebbe essere la conclusione logica di qualsiasi esame, magari con un brindisi a suggellare l’evento, ma mai prima d’ora una commissione d’esame, composta in quest’occasione da Roland Morat e da Enrico Tortella, aveva sentito la necessità di esprimere con tale forza il compiacimento per le ottime prestazioni offerte.
Una sessione d’esame si è svolta in mattinata presso il Centro Ippico “Il Girasole” di Bassano del Grappa, dove gli allievi si sono preparati sotto la guida esperta di Flavio Lunardon, coadiuvato dalla figlia Jasmine. Qui il gruppetto era esiguo ma c’era una candidata molto particolare: faceva infatti parte degli aspiranti alla patente anche la giudice di attacchi Tatiana Fioriolli, amazzone che si dedica, con il marito Michele Toldo, soprattutto al dressage montato. Prima di lei avevano intrapreso la stessa strada anche i giudici Nicoletta Milanese e Massimo Ciolli. E’ decisamente apprezzabile che un giudice che proviene da altre esperienze equestri abbia voluto vedere, capire ed esperimentare gli attacchi mettendosi in gioco in prima persona e facendo tutta la trafila della preparazione sia teorica che pratica.
La seconda sessione ha avuto luogo nel pomeriggio presso il Centro Ippico “I Folletti” di Asolo, dove una nutrita schiera di appassionati ha affrontato le prove d’esame con grande serietà e competenza, sotto la guida esperta del preparatore Alessandro Calzavara. Presso questo centro si allena anche il para-driver Giulio Tronca ed è sicuramente a lui che va il ringraziamento per lo spirito trascinatore con cui riesce ad animare chi lo avvicina, propagando “il virus” degli attacchi con un effetto quasi pandemico – tanto per rimanere in linea con i tempi! Nel gruppo di 9 aspiranti alla patente Brevetto Attacchi compariva persino il marito della già citata giudice Tatiana Fioriolli, il noto cavaliere di livello Grand Prix Michele Toldo, seguito nella preparazione direttamente da Giulio Tronca che gli ha persino messo a disposizione il proprio cavallo, la mitica Candy. Qui due allieve dello stesso Tronca, la sua groom Rachele Cricini e Valentina Moro, nonché una apprezzata guidatrice che già da qualche anno si è fatta notare sui campi di gara, Nicoletta Danieli, hanno sostenuto l’esame per il 1° Grado Attacchi conclusosi con esito positivo.
Sentiamo però dalla viva voce di Roland Morat, giudice internazionale di attacchi e tecnico di 2° livello, cosa ci svela su questa proficua giornata.
C&C – Quali sono stati i punti di forza che hanno determinato la soddisfazione della Commissione?
RM – Gli esaminandi erano preparati molto bene sia per quanto riguarda la parte pratica che per quanto riguarda la teoria.
La cosa che mi ha dato maggior soddisfazione è che tutti gli allievi hanno guidato in perfetto stile Achenbach – persino il mignolo della mano destra era sempre al suo posto, cosa assai rara da osservare! Fa molto bene la Federazione a richiedere che all’esame gli allievi debbano conoscere e debbano guidare con il sistema Achenbach: il risultato conseguente è che durante gli esami gli allievi presentano cavalli con un contatto stabile, sempre agli ordini e guidati in piena sicurezza. Raramente mi è capitato di riscontrare tanta precisione da parte degli esaminandi per il conseguimento del brevetto.
C&C – Ritiene quindi che i tecnici preparatori abbiano svolto il loro lavoro con serietà e professionalità?
RM – Assolutamente sì! Lo sport degli attacchi è uno sport che necessita di molta attenzione e dovizia di particolari, proprio perché una minima disattenzione può provocare gravi pericoli. Se un tecnico, nella fatispecie Flavio Lunardon e Alessandro Calzavara, impartisce questa attenzione fin dall’inizio ed insegna le cose in maniera meticolosa e attenta, indubbiamente forma degli atleti altrettanto attenti, meticolosi e capaci, come si evince in questo caso.
E’ da sottolineare come non sia stato trascurato alcun aspetto nella formazione degli esaminandi a partire dalle prove pratiche con il dressage eseguito, come già detto, in maniera assolutamente encomiabile e il percorso coni, soprattutto a Bassano, che non era certo una passeggiata ma presentava difficoltà già di un certo livello, eseguito con grande precisione dagli allievi. Questo però non è tutto: anche le fasi della vestizione dei cavalli e dell’attacco alla carrozza sono stati curati nei minimi particolari rispondendo pienamente ai due concetti base: la sicurezza dell’attacco e il benessere del cavallo. Infine neppure gli aspetti più “frivoli” sono stati sottovalutati, infatti tutti si sono presentati con un abbigliamento consono e tutto l’equipaggiamento in ordine (casco, frusta, ecc.): proprio nulla è stato lasciato al caso.
C&C – Ritiene che da questo gruppetto di neopatentati possa consolidarsi un afflusso di nuovi concorrenti?
RM – E’ ciò che auspico e lo ho ribadito anche nel briefing finale dopo gli esami. Se considero la precisione e l’impegno che gli allievi hanno messo nella preparazione dell’esame, sarebbe un vero peccato se cosi non fosse.
Diamo ora la parola ad Enrico Tortella per un suo breve commento.
Il Comitato Regionale FISE Veneto, nella persona della Presidente Clara Campese, che ha sempre dimostrato grande empatia per il settore attacchi, ha fortemente voluto questo corso di preparazione svoltosi nei mesi di dicembre e gennaio e culminato con l’esame del 6 febbraio. L’obiettivo è naturalmente quello di cercare in ogni modo di allargare la cerchia dei concorrenti, che tutti sappiamo essere la vera nota dolente di questa disciplina. In quest’ottica si collocano anche le due neo-patentate di 1° Grado Attacchi che, essendo già istruttrici di equitazione, hanno così iniziato l’iter per diventare a loro volta tecnici di attacchi.
I due centri presso cui si è svolta la sessione d’esame, pur non disponendo di grandi spazi, sono comunque idonei per gli attacchi e grande impegno hanno messo nel dotarsi di tutto quanto è necessario sia per la formazione che per la pratica sportiva. Tutto questo ha avuto come risultato un’ottima preparazione dei patentandi tanto che tutti hanno superato l’esame con piena soddisfazione della Commissione della quale ho fatto parte.
Conclusioni
Dato che non è sempre oro ciò che luccica, è doveroso segnalare ancora una volta quanto la burocrazia sia talvolta un ostacolo invece che un aiuto ai tesserati. Inutile poi meravigliarsi se si nota un fuggi-fuggi verso altri enti! Chi dei neo-patentati è socio di un circolo ippico in cui la disciplina degli attacchi non viene praticata e quindi non dispone di un tecnico di attacchi nella griglia, non può farsi rilasciare la patente attacchi. Tutto questo anche se quello che fa testo non è già il fantomatico tecnico che non c’è, ma l’idoneità è data da un verbale d’esame firmato dai due membri della commissione e questo dovrebbe bastare.
Se a questo aggiungiamo che un tecnico di qualsiasi disciplina può essere presente nella griglia di un solo centro ippico ed i tecnici di attacchi sono in numero molto esiguo, ecco che si concretizza un ulteriore freno. Pur nella consapevolezza che il sistema è rigido e uguale per tutti, purtroppo non tutte le discipline hanno gli stessi problemi e il perseverare nel non prenderne atto ci fa tanto venire in mente i paraocchi di cui noi degli attacchi siamo molto esperti!