Queste passeggiate più che descriverle bisognerebbe viverle!

 

LA CARROZZA IN ROSA – Un equipaggio tutto al femminile: Cristina, Giada, Aurora e Alessia

 

NOTE DI COLORE ROSA

Da queste parti, dove la natura e conseguentemente il cavallo la fanno da padroni e vige in tutti un rispetto e una educazione difficilmente riscontrabile in tante altre località, è più che naturale che in tanti abbiano voluto partecipare alla passeggiata in modo più diretto, cioè salendoci sopra o addirittura guidandola. Una delle belle sorprese di oggi è stata la “carrozza rosa” con due guidatrici che si sono alternate alle redini perché più pratiche del mestiere, e altre due amiche come turiste emozionatissime. E sempre a proposito di donne in carrozza, Mario Gambellin ha attaccato una bella pariglia di cavalli ad una particolare Briska-Friulana antica con sei passeggeri – tutti al femminile! (W le donne!)

 

La parola d’ordine di Gambellin oggi: “In carrozza solo belle donne!”

 

Samuel Muccin, neo-papà da pochi mesi, ancora troppo emozionato per tenere le redini in mano, passa la mano alla gentil consorte & mamma!

 

AFAC In carrozza tra i filari di “barbatelle”

E’ oramai una piacevole consuetudine constatare che l’Associazione Friulana Appassionati Carrozze – AFAC – ad ogni passeggiata organizzata dai soci riserva sorprese e novità che, unite alla passione per il cavallo e la voglia di stare in allegria, trasformano una passeggiata in carrozza in un piccolo evento indimenticabile. Ricordiamo a tutti ancora una volta e chiediamo scusa se alle volte siamo noiosi, ma quando gli equipaggi AFAC scendono in strada oltre al divertimento personale e del proprio cavallo, promuovono allo stesso tempo la Cultura, il Turismo, lo Sport e le Tradizioni di una terra che vanno tenute sempre vive, qualunque cosa succeda, e difese da ogni nuovo potenziale nemico (C.19) che si affaccia all’orizzonte. La passeggiata con gara sociale di oggi è stata organizzata da Mario Gambellin e Samuel Muccin (M. Gambellin 80%, S. Muccin 20% perché è diventato papà da poco!)

 

PARTENZA DAL PARCO COLONIA

Una decina di soci hanno aderito all’appello di Mario Gambellin e si sono presentati puntuali nella mattinata del 18 luglio 2021 alle ore 8.30 presso il Parco Colonia dove l’instancabile Gambellin e signora, avevano già predisposto una super colazione con bomboloni farciti e bevande assortite. Con il caldo a volte opprimente di questo luglio 2021 non si poteva trovare location più adatta di questo accogliente parco, dotato di un edificio moderno e confortevole, con tutti i servizi a disposizione ed una lunghissima tettoia all’aperto che ha consentito a tutti di pranzare in compagnia e nel rispetto delle ordinanze Covid-19. Tutti si sono complimentati con gli organizzatori per l’area verde destinata all’arrivo, partenza, gara sociale e pranzo, perché difficilmente capita di trovare concentrati in pochi metri quadri una tale sequela di comodità. Anche l’occhio è stato colpito dalla scenografia naturale che offriva questo parco completamente rasato, pulito e al 90% punteggiato di alberi che hanno permesso una competizione quasi tutta all’ombra, per la felicità di cavalli e guidatori. Da non dimenticare un doveroso ringraziamento all’Amministrazione Comunale di S. Giorgio della Richinvelda e del suo Sindaco Michele Leon.

http://www.comune.sangiorgiodellarichinvelda.pn.it/territorio-e-ambiente/le-radici-del-vino

 

 

Mario Gambellin alle redini con l’amico Giovanni Galasso e alle spalle una affascinante ragazza che si gode una passeggiata decisamente diversa dal solito

 

Rauscedo, una frazione del comune di San Giorgio della Richinvelda, Pordenone, una frazione riconosciuta da tutti quale capitale mondiale della barbatella. E proprio in questa località risiede Mario Gambellin, socio dell’AFAC, grande appassionato di attacchi, che tutti gli anni coinvolge amici, parenti e curiosi ad assaporare uno spezzone del passato in una veste completamente attuale. Andiamo a vedere ora, passo passo cosa è successo oggi e quali esperienze abbiamo immagazzinato.

 

Un Parco completamente alberato e ombroso, incredibile ma … vero!

 

STORIA & CULTURA PER VOI

L’economia della frazione di Rauscedo gravita quasi totalmente sul vivaismo e sulla viticoltura che nella frazione hanno raggiunto livelli di eccellenza.

La barbatella è la piantina di vite (Vitis Vinifera) ottenuta dall’innesto al banco di vite americana con vite europea. Verso la metà dell’Ottocento in Europa era arrivata la filossera, un insetto che danneggiava le radici e comprometteva il fogliame, fino alla morte della pianta. La vite americana, costretta a convivere con la malattia già presente da secoli in America, era invece diventata resistente.

Rauscedo è il luogo dove nell’autunno del 1917, poche settimane prima del ripiegamento causato dalla battaglia di Caporetto, un caporale dell’esercito italiano di origini piemontesi insegnò a Pietro D’Andrea l’innesto a spacco, che all’epoca andava per la maggiore nel nord-ovest del Regno d’Italia, ma che a nord-est era praticamente sconosciuto. D’Andrea, insieme ad altri agricoltori locali, diffuse con rapidità questa tecnica che riuscì a salvare la viticultura mondiale. Proprio su queste basi fu inventata a Rauscedo la tecnica di innesto su vite americana che si rivelò fondamentale per preservare le viti dalla malattia della filossera.

 

 

Gli equipaggi transitano da Rauscedo

 

Qui fu ucciso il Patriarca di Aquileia Bertrando di San Genesio

La piana della Richinvelda sembra sia stata il nucleo giurisdizionale della Pieve, il centro del “Gericht” – giudizio di sangue – dove sorgevano le forche dei nobili giustizieri di Spilimbergo e, a breve distanza, quelle di Valvasone.
Nella prima metà del XII secolo sorse la chiesetta curata dal Pio Istituto Elemosiniero di San Nicolò che aveva lo scopo di dare assistenza spirituale ai condannati a morte.

 

Il cippo commemorativo a ricordo

 

In questa piana il 6 giugno 1350, reduce da un Concilio regionale a Padova, fu ucciso il patriarca di Aquileia Bertrando di San Genesio per mano dei congiurati capeggiati da Enrico di Spilimbergo. Il corpo ferito del presule fu portato nella chiesa di San Nicolò dove spirò. Nella Chiesa due affreschi esaltano la carità del Patriarca, successivamente beatificato, e narrano la sua tragica fine. Sul luogo in cui fu colpito nel 1450, a un centenario dalla morte, venne collocato un cippo commemorativo; nel 1760 fu beatificato da papa Clemente XIII.

http://www.comune.sangiorgiodellarichinvelda.pn.it/territorio-e-ambiente/capoluogo/chiesetta-di-snicolo

 

La piccola chiesa con cimitero attiguo

 

UNA PIACEVOLE TAPPA CULTURALE ALLA FALEGNAMERIA  “CHIAROT”

Una delle regole di queste passeggiate resta quella di percorrere meno strade asfaltate possibile e così è stato: l’infallibile ed abile Gambellin ha saputo condurre il corteo delle carrozze tra sentieri, vigne e stradelli di campagna sconosciuti ai più. Come capita spesso dopo queste gite rigeneranti, tanti partecipanti il lunedì mattina successivo vorrebbero dare fuoco all’automobile, però come ci risulta da dati e statistiche precise in nostro possesso, tornare indietro nel tempo sarà possibile solo nella misura del 50% e per il restante 50% sarà di grande aiuto utilizzare le tecnologie che il progresso ha messo a nostra disposizione.

 

 

La sosta presso la Falegnameria “Chiarot” non ha rappresentato solo un’occasione per un brindisi o per dare un attimo di riposo ai cavalli, è stata anche l’occasione per rivedere vecchi amici, conoscerne dei nuovi, vivere nuove esperienze in particolare per le giovani generazioni abituate a muoversi velocemente in auto o in aereo. Questi ultimi hanno potuto vedere per una manciata di minuti come si muovevano i loro nonni e bisnonni, con una differenza da mal di testa, ripensando che oggi una passeggiata in carrozza è un gradevole lusso riservato agli appassionati, mentre anticamente era un obbligo recarsi al lavoro d’inverno, al freddo o sotto una pioggia battente con una media di 8 chilometri orari. In questa falegnameria dalle antiche tradizioni si eseguono ancora particolari lavorazioni di intaglio con legni pregiati per manufatti di arredamento. Calza a pennello la coreografica esposizione di antiche carrozze ben disposta nel bellissimo giardino a prato inglese antistante l’edificio.

 

Tra la curiosità dei presenti, le carrozze, una ad una, entrano nell’ampio cortile della Falegnameria Chiarot

 

Falegnameria Chiarot      hrt5tS cpuaoprnmisoosredleh  ·

Buonasera a tutti. Con gran soddisfazione la prima intervista radiofonica in video integrale!

https://www.facebook.com/profile.php?id=100040905596524

 

Un ricco buffet per tutti gli invitati offerto dalla famiglia Chiarot

 

Allegria e tanta curiosità, questo è il mondo delle carrozze!

 

 

Molto interessante l’esposizione di carrozze, Briscje Goriziane e calessi della collezione privata di Mario Gambellin, esposte in bell’ordine nel prato antistante l’elegante laboratorio di falegnameria “Chiarot”

 

Per quanto riguarda l’antico mezzo di trasporto a trazione animale tipico Friulano denominato Briscje, vi proponiamo un nostro articolo del 2016 che trattava l’argomento.

Per la Festa De “Patrie dal Friùl” la “Briscje” Svela i suoi Segreti

 

 

 

In mezzo agli interminabili filari ecco spuntare una tettoia con piccolo ristoro e l’immancabile punto della situazione: “Chi siamo? Cosa facciamo? Dove andiamo? Cosa beviamo?”

 

Abbiamo origliato tra i partecipanti e cosa abbiamo scoperto? La grande importanza “sociale” di questo modo di stare in compagnia; infatti ad ogni sosta tante persone che si vedono una o due volte all’anno perché avvinghiate dagli impegni di lavoro, ne approfittano per scambiarsi notizie ed informazioni interessanti, non da ultime quelle di un buon cavallo in vendita oppure una particolare carrozza da acquistare. Qualcosa da mettere sotto i denti poi non manca mai ma c’è un motivo. Il motivo tutti potete immaginarlo con un esempio “comparativo” tra mettere in moto un’automobile, sedersi e partire e “attaccare” un cavallo  alla carrozza per poi partire. Anche se non siamo esperti farmacisti nel misurare le quantità di zuccheri e grassi saturi presenti nel corpo, possiamo però assicurarvi con certezza matematica che c’è una bella differenza!

 

 

Provvidenziale il servizio di catering volante gestito da Cesare Laquintana e Giovanni Furlanetto: impeccabile!

 

Fabian Klen

 

 

Angelo Da Frè

 

Roberto Marasco

 

LA PRIMA PARTE DELLA GIORNATA SI CONCLUDE A TAVOLA

La leggendaria “Paella” di Mario Gambellin ha valicato ogni frontiera e in tanti, con il pretesto di un saluto, sistemano accuratamente i piedi sotto la tavola e non si muovono dalla sedia fino a quando la “reginetta” della festa non si presenta fumante e profumata dentro il piatto! Mario per accontentare tutti ha provveduto anche ad una Paella in versione verdure e carne oltre alla classica con il pesce, ed il successo è … raddoppiato! A onor del vero dobbiamo ammettere, come ci conferma e ordina lo stesso Mario, che il super-successo non è opera solo sua ma, come vediamo nelle foto sottostanti, è il frutto della collaborazione di una equipe di professionisti della “Padella & Paella” che insieme hanno saputo ravvivare e rinfrescare una afosa giornata di luglio.

 

Le “Magliette Azzurre” sia giovani che di mezza età, da queste parti, parlano poco e lavorano molto!

 

Tutta la Famiglia Gambellin ed i collaboratori si sono accomunati nella perfetta riuscita di questo evento

 

Mentre il sole cala di intensità ed i guidatori (con il bicchiere in mano) studiano il percorso della gara coni che tra poco avrà inizio, ecco il solito inconveniente che tante volte potrebbe rovinare una giornata partita benissimo: un cavallo ha perso un ferro!

 

Maria D’Alessandria sistema il ferro anteriore, mentre alle sue spalle come un’ombra Giacomino Filippuzzi si posiziona accanto al cavallo e segue le operazioni.

 

Prontamente avvertito arriva il maniscalco di servizio, ma oibò: è una graziosa gentile signora che Immediatamente inizia le operazioni per rimettere il ferro e poter utilizzare l’attacco. La maniscalca – si dirà così? – è Maria D’Alessandria, siciliana di origine, da alcuni mesi trasferitasi in Friuli. La signora è un Tecnico di Mascalcia vero, uno dei pochissimi con tanto di brevetto, certificazione ed iscrizione al registro dei maniscalchi di Agrigento. Maria infatti ha seguito il corso per Tecnico di Mascalcia alla scuola di mascalcia naturale, presso la Scuola Equestre di San Siro a Milano e superato brillantemente l’esame teorico-pratico per Tecnico di mascalcia che le ha permesso di registrarsi come maniscalco alle AA.SS.LL. di competenza e che, come prevede la legge, ha provveduto ad iscriverla nel registro di pertinenza della città di Agrigento. Dunque finalmente un maniscalco vero, con tanto di certificazione e iscrizione ad un registro ufficiale. A lei, dopo alcuni minuti, si affianca un altro maniscalco, Giacomino Filipuzzi, friulano d.o.c., maniscalco certificato anch’egli e addirittura istruttore presso la Scuola di mascalcia di Milano: proprio lì, durante le lezioni, si sono conosciuti, frequentati e, mascalcia galeotta, sono ormai diventati inseparabili compagni nel lavoro e nella vita. Entrambi quotidianamente impegnati nell’attività di maniscalchi in campo, ognuno con i propri clienti, si confrontano e consigliano creando così un team di comprovata professionalità. Giacomino una volta al mese si reca a Milano dove continua a svolgere l’attività di istruttore, insieme ad altri colleghi, nella scuola di mascalcia. Il corso per Tecnico di Mascalcia è ormai l’unico che si tiene in Italia, a scadenza fissa, è aperto a tutti gli appassionati e rilascia un brevetto certificato di Tecnico di Mascalcia che come prevede la normativa in vigore, è necessario per potersi iscrivere, tramite la ASL di competenza, al registro dei maniscalchi e svolgere così a pieno titolo l’attività professionale.

La legge esiste ed è in vigore, ma troppo spesso ignorata e disattesa e chi ne fa le spese, troppo spesso, è proprio il cavallo.

 

Maria D’Alessandria in azione, un bel sorriso con tanta grinta!

 

Scambiare quattro parole dal vivo con amici di antica data e amici nuovi, appena conosciuti. Attenzione! Non sottovalutiamo questo scambio di esperienze di cui vi stiamo dando conto anche con immagini, perchè ai giorni nostri abbiamo notato troppa gente che invece di suonare il campanello mentre sono in strada fanno una telefonata, e altri che passano oltre 3 ore al giorno con la testa incollata al telefonino: c’è da preoccuparsi, si sta perdendo la buona abitudine dei contatti umani e di vedere in faccia il nostro interlocutore. Ricordiamo che il vero intenditore di cavalli per capire se un cavallo è buono o è una carogna lo fissa bene negli occhi!

 

Giovanni Galasso, ex falegname, espone su richiesta i suoi manufatti inerenti la civiltà contadina del passato

 

Spesso e volentieri sulla stessa carrozza di Mario Gambellin troviamo un simpatico signore che oggi, tra una paella e un piatto di affettato, ci ha invitato a vedere la sua versione tecnica del cavallo attaccato alla carrozza. Si alza il sipario e … anzi, si alza lo sportello posteriore dell’auto e scopriamo che Giovanni Galasso, ex falegname in pensione, ama confezionare con passione e manualità certosina manufatti in legno inerenti la civiltà contadina dei tempi passati. Nelle foto tutte le attrezzature per vinificare e in secondo piano, un carretto con cavallo bianco che tramite un ingegnoso meccanismo muove tutti e quattro gli arti come se trottasse.

 

Aniello Testa

 

Aniello Testa è tornato a salutare l’amico Gambellin con il quale per anni ha condiviso esperienze in carrozza in tante località del Friuli. Oggi Aniello Testa è un tranquillo pensionato senza più cavalli ma dotato di esperienze e tecniche eccezionali per quanto riguarda i lunghi viaggi in carrozza. Al suo attivo diversi viaggi in carrozza da 2.000 chilometri, alcuni da 1.000 per poi assestarsi a tragitti di 4/500 chilometri della durata di una settimana. Oggi è stato avvicinato da diverse persone che, conoscendo il suo bagaglio tecnico di esperienze, hanno chiesto informazioni per intraprendere piccoli viaggi turistici con mezzi ippotrainati. Sappiamo con certezza che Aniello Testa è la persona giusta che sa perfettamente darvi il giusto consiglio perché ai nostri tempi intraprendere viaggi simili è una vera e propria avventura. Pericolosa? Costosa? Difficile? No, stressante, semplicemente perché dietro ad ogni curva che si percorre, o dietro al colonnato di un portico, o accanto ad un monumento si potrebbe celare il romantico animalista dotato di grammofono legato al collo che si avvicina alla carrozza e attacca il solito disco: togli il morso dalla bocca del cavallo che lui è nato libero, vai tu davanti a trainare la carrozza, basta con questi animali da carne, mangia dei tuberi e delle erbe di campo, siamo nel 2021 il turismo si fa con auto a benzina (che mio nonno ha un distributore di carburante), basta far girare il cavallo sotto il sole, lui soffre, vai in giro da mezzanotte alle cinque del mattino che è più fresco…”

 

A pranzare in compagnia si digerisce meglio, lo sanno tutti

 

 

 

RENZO PEZZUTTO: PRESENTE!

 

 

Giudici e Giuria si sistemano con tanto di campana: si può partire.

 

LE CLASSIFICHE DELLA “FORMULA SPORT-ATTACCHI”  come al solito hanno visto trionfare il vero sport, e quel sano agonismo da gentleman rispettoso dell’amico cavallo!

Come da consuetudine l’AFAC per accontentare tutti i soci propone, dopo una rilassante passeggiata in allegria ed un pranzo all’insegna della compagnia e della valorizzazione del turismo eno-gastronomico, una piccola gara sportiva per muovere l’adrenalina dei concorrenti, per rinforzare i tendini e lo spiririto degli equidi e perché no, ogni tanto vedere qualche equipaggio che potrebbe, volendo, fare carriera!

Tra tutti vogliamo iniziare da una giovanissima guidatrice partita da poco per aiutare lo zio Gambellin in carrozza e piano piano ha iniziato a gestire le redini per conto suo. E’ stata veramente molto brava e si è difesa bene contro il gruppo di professionisti delle redini lunghe presenti oggi.

 

Giada Bratti, oggi al suo esordio agonistico

 

Renato Bolzon

 

Alessandro Cattarin

 

Samuel Muccin

 

Renato Todone

 

Ivan Pernarcich

 

Mario Gambellin

 

Come nostra abitudine troverete tante altre foto nell’apposito album sulla pagina facebook di Carrozze & Cavalli a questo link

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