NINO BUTTITTA e il suo cavallo sfidano anche la neve!

Esiste un momento in cui le parole si consumano e il silenzio inizia a raccontare

                 Il pellegrinaggio nasce da un sogno… una voce mi indicava la meta da raggiungere.

 

 

(Autore & Foto: Nino Buttitta con la collaborazione di Sebastiano Costa)

 

Esiste un momento in cui le parole si consumano e il silenzio inizia a raccontare

Il pellegrinaggio nasce da un sogno… una voce mi indicava la meta da raggiungere. Al che ho cominciato a pensarci anche di giorno, accarezzando l’ idea di partire. Ho cercato maneggi, scuderie o semplici appassionati di cavalli che potessero ospitare il mio e nel frattempo cercavo un letto il più vicino possibile a lui. Dopo settimane di ricerche, aiutato da mio cugino Nino, piano piano ci siamo accorti che il puzzle si stava quasi completando. Tutte le sei tappe erano coperte. Era il momento di partire, ma il meteo ahimè non era a favore… avevo nei primi tre giorni di viaggio precipitazioni di carattere temporalesco che mi hanno scoraggiato un po’, ma non fatto mollare. La gente che mi avrebbe ospitato mi attendeva e non avevo nessuna intenzione di rinviare.

 

 

Così sono partito lunedì 22 marzo 2021 alle 8:30 da casa mia sotto la pioggia e ci sono rimasto fino a Buonfornello. L’ indomani mattina il tempo era sempre lo stesso. Ho atteso ma invano. Al che mi sono fatto coraggio, ho indossato la cerata e sono ripartito per arrivare a Castel di Tusa. Superato Cefalù un muro d’ acqua mi attendeva …. da San Ambrogio a Castel di Tusa rannicchiato sotto la cerata. Primo sole a tratti fuggiasco il terzo giorno, il più lungo in chilometri: Castel di Tusa Sanfratello. Non avevo trovato nulla più vicino, 55 km in undici ore. A quel punto stanchezza fisica e mentale, legata anche alle condizioni meteo, mi avevano piegato. Fortunatamente riposando, ho ritrovato le forze necessarie per ripartire. Ancora prima dell’ alba già pronto per raggiungere il cavallo, lontano da me un km circa. Salendo su in una strada che si inerpica fino a quota 1500 metri. Attraversando il bosco innevato. Paesaggio fiabesco, 30 Km tra nebbia, gelo e neve che ha reso la tappa molto impegnativa.

 

 

A Cesarò ho trovato asilo e una stanza calda. L’ indomani appena uscito fuori, l’ Etna in tutta la sua magnificenza, con il pennacchio di fumo, era lì davanti….. ho fatto fatica a frenare le lacrime. Sono saltato sul carretto e ripartito alla volta di Linguaglossa. Altra tappa lunghissima che però mi avrebbe permesso di rendere breve l’ ultima. Linguaglossa piano provenzana 18 Km in verticale. All’ arrivo il Sindaco, appassionati di cavalli e curiosi erano lì ad aspettare e fotografare. In ogni paese ho trovato gente che mi ha accolto come un familiare e per strada tantissime persone mi hanno chiesto se avevo bisogno o donato qualcosa.

 

E’ arrivato ad Etna nord con il carretto siciliano. Nino Buttitta partito da Bagheria