AFAC – In carrozza tra elfi e fate costeggiando il fiume Torre
23 maggio 2021, ore 9 Campolongo al Torre (UD)
Si parte signori, in carrozza! Con questo invito secco e conciso Bruno Cotic, Presidente AFAC, e Renato Todone, organizzatore della prima uscita stagionale del 2021, aprono le danze al ricco panorama di eventi firmati dall’Associazione Friulana Appassionati Carrozze. 15 equipaggi iscritti, con qualche defezione la mattina della partenza per vari motivi, ma nel complesso possiamo dire che lo “zoccolo duro” dei soci ha risposto bene all’appello. Giornata con temperatura mite e un leggero vento che scompigliava le criniere dei gaudenti cavalli, finalmente fuori dai recinti dove per mesi erano stati segregati. Cielo azzurro e sole caldo di lì a poco avrebbero accompagnato gli equipaggi per una ventina di chilometri, costeggiando le sponde del fiume Torre.
La colazione del guidatore non può mancare e la gentile consorte dell’organizzatore Signora Laura con la figlia Silvia avevano già apparecchiato il tavolo per 30 persone con tè, caffè, latte e un assortimento di croissant farciti con miele, cioccolato, albicocca e crema chantilly. Qualcuno un po’ appesantito dai troppi mesi di riposo forzato, dopo aver divorato tutto l’assortimento di croissant nei vari gusti, ha preferito rinunciare alla bustina di zucchero nel caffè per problemi di dieta! Tra un assaggio e l’altro i saluti si sono sprecati: in tanti non si vedevano da 14 mesi e negli sguardi di tutti c’era tanta voglia di ripartire. Per qualche minuto, con la voce sommessa e il volto serio, si è fatta una triste lista di amici e conoscenti scomparsi per sempre o solo sfiorati dalla terribile pandemia; fortunatamente la grandissima maggioranza è uscita indenne e senza problemi da questa situazione raccapricciante che ancora oggi ha dell’incredibile. I più nervosi hanno espresso un grande desiderio di prendere a ceffoni quel gruppo di personaggi che 15 mesi fa raccontava ai quattro venti che si trattava solo di una forma influenzale un po’ pesante, di stare tranquilli e non creare allarmismi inutili.
Placati poi gli animi, una carezza ai cavalli, frusta e redini alla mano e via!
Mentre transitiamo attraverso pittoreschi antichi borghi e paesi, Renato Bolzon ci fa notare che in queste zone tanti campanili delle chiese durante la dominazione austriaca vennero innalzati con una soluzione architettonica simile alle tradizioni proprie. Nel collage in alto si nota chiaramente la base del classico campanile sopra il quale è stato aggiunto un prolungamento architettonico. Anche se in queste zone il traffico è molto scarso, lo staff dell’organizzazione ha messo egualmente a disposizione due persone per sorvegliare gli incroci ed eventualmente raccogliere i “ricordini” di qualche cavallo.
Sport Attacchi, per tutti o solo per giovani atletici?
Come al solito è questione di punti di vista. La disciplina sportiva degli attacchi, praticata fin dall’inizio del Novecento e codificata nel lontano 1969 dallo scomparso Principe Filippo di Edimburgo è ancora in auge nei rettangoli di tutto il mondo; anche per gli attacchi di Tradizione ed Eleganza vigono precise norme ma per le passeggiate la Passione e l’amore per il cavallo sostituiscono ogni Regolamento. Abbiamo stilato una piccola classifica dei partecipanti di oggi che vede capo-classifica con i suoi 84 anni Giovanni Galasso e ultimo in classifica con i suoi 10 anni Rubens Pessot. A ridosso del primo, Aldo Ariis con 80 anni, tallonato da Mario Gambellin con 75 mentre a pari merito con 72 anni altri quattro guidatori. Chiudono la classifica delle ultime posizioni (beati loro!) Leone, 14 anni, e Luna, 12 anni, i quali come fratelli di Rubens Pessot rappresentano la ventata di gioventù, speriamo in futuro, a redini lunghe.
Prima fermata defaticante: il Bosco Incantato degli Elfi
Una vegetazione a tratti inusuale, uno strano silenzio, un incredibile pioppo secolare dal grandissimo tronco con quattro diramazioni che con oltre 30 metri di altezza quasi accarezzavano le nuvole in cielo e a pochi metri, silenzioso, serpeggiava il fiume Torre. Anche i fiori erano strani: invece di essere di plastica come solitamente troviamo nei centri commerciali erano … autentici! Elfi, fate, ranocchi travestiti da principi, nulla di tutto questo all’orizzonte; c’era troppo silenzio, non poteva durare in casa AFAC. All’improvviso uno, poi due, poi tre, quattro botti improvvisi rompono il silenzio fatato di quell’angolo di paradiso: un Elfo che dà una fucilata a Cappuccetto Rosso? Cacciatori in cerca di fagiani? No! Le solite quattro bocce di frizzantino fresco che si aprivano di colpo per ristorare le gole dei guidatori arse dalla calura e dal vento. Dalle capienti borse frigo stipate sulle carrozze iniziavano ad uscire patatine fritte e stuzzichini multicolori a rivitalizzare di colpo l’atmosfera che in un primo tempo non era in linea con il pensiero dominante del nostro secolo. Terminate le degustazioni di spremute vegane di succo di uva in bottiglia, il gruppo vociante e allegro dei partecipanti riprende la diritta via che per alcuni momenti è stata smarrita! (scusate, è l’anno di Dante)
Qualche problema tecnico
C’è il vento? Allora il cappello vi vola via! Inutile fare finta di nulla. Da anni sui campi recintati di importanti concorsi agonistici e in altri eventi simili, come l’odierna passeggiata, ad ogni soffio di vento più forte del solito qualche copricapo cade a terra e anche oggi qualcuno nel raccattare l’oggetto smarrito ha fatto un bel capitombolo, fortunatamente senza conseguenze. La soluzione? Solo due guidatori erano provvisti di cappello con laccio collegato sotto il mento modello “vecchio west” e tutto è andato liscio, peccato che in competizioni più rinomate nessuno provveda a confezionare un copricapo elegante anti-vento!
Le soste defaticanti
La passeggiata di oggi comprendeva un percorso di oltre venti chilometri. Tutti noi sappiamo quanto pesa una carrozza con i suoi due o tre occupanti e alla fine della fiera vi piacerebbe sapere chi ha scritto sulla locandina la parola “defaticante?” … i cavalli sicuramente NO!
AGRITURISMO “Al Vecchio Gelso”
Questo particolare e rinomato Agriturismo da anni offre ai cavalieri e guidatori di attacchi un servizio unico o quantomeno raro nel suo genere ai nostri giorni: offre ospitalità anche all’inseparabile cavallo che accompagna il cavaliere a passeggio per le vie del mondo. Oltre ai prelibati piatti a base di specialità tipiche locali per i guidatori, non mancano acqua ed erba per il buon quadrupede e in caso di maltempo c’è pure un locale coperto adibito a scuderia di emergenza. I partecipanti alla odierna passeggiata, oltre ad essere stati accompagnati da una bella giornata di sole, hanno potuto gustare, seduti nel romantico giardino erboso, prelibate specialità locali accompagnate da particolari vini prodotti in loco. Per chi transita con i cavallo ma anche con auto, moto, mongolfiera o bicicletta, una sosta è d’obbligo:
https://www.facebook.com/alvecchiogelsodacassina/
RIPARTENZA PER LA RADURA DELLE “OPPIACEE”
In questa stagione a molti appassionati di gite in campagna, con o senza carrozza, sarà capitato di vedere enormi prati fioriti con papaveri rossi, i quali offrono agli occhi ed ai sensi uno spettacolo di ineguagliabile bellezza. Nella passeggiata di oggi la fortuna ha voluto che si potesse attraversare uno di questi prati e lo spettacolo è stato davvero unico. Qualcuno ha voluto raccontarci qualcosa in più sull’argomento “papaveri” e noi ne prendiamo atto e ve lo proponiamo.
Un po’ di etimologia non guasta. Il nome “Papaver” venne usato da Virgilio e trae le sue origini dal celtico “Papa=pappa”, allusione ad una antichissima usanza di mischiare il succo di questa pianta alla comune pappa per fare meglio dormire i bambini.
Papaveri in cucina: come usarli? http://blog.lalvearechedicesi.it/2019/05/30/papaveri-in-cucina-come-usarli/
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Simbolo della lotta contro i pesticidi, il papavero (papaver rhoeas) è un fiore fragile e delicato che in questo periodo offre i suoi petali e i suoi semi a chi conosce le ricette giuste. Sciroppo, dolci e infuso: oggi vi diamo tre idee per usarlo.
Il papavero vi ricorda probabilmente le passeggiate da bambini sui sentieri di campagna oppure i campi di grano dove si scorgeva da lontano il suo colore brillante – quando ancora lo si trovava dappertutto in Italia alla fine dell’inverno. Oggi, per via dell’abuso di pesticidi e diserbanti chimici, la sua diffusione è in declino.
Ecco perché in Francia è diventato il simbolo della lotta contro i pesticidi. Qualche mese fa, il movimento “Vogliamo i papaveri” ha lanciato una petizione per fare pressione sul governo francese e ottenere l’eliminazione di tutti i pesticidi di sintesi. Per fortuna il papavero fiorisce ancora nei campi biologici e laddove non si usano erbicidi di sintesi. Scopriamo insieme le sue virtù terapeutiche e capiamo come usarlo per insaporire i dolci!
Grazie alle sue proprietà espettoranti, il papavero aiuta a curare la tosse, anche dei più piccoli ai quali piace molto il suo sapore delicato e dolce. Il colore dello sciroppo è talmente scarlatto che quasi quasi si potrebbe credere trattarsi di uno sciroppo industriale. Invece no, è al 100% naturale! Facilissimo da fare e si conserva un anno al fresco.
All’ “Alveare” cerchiamo sempre di minimizzare gli sprechi e di prendere due piccioni con una fava – ci riferisce Alice. Quindi abbiamo trovato un uso alternativo per lo sciroppo che avete appena fatto: sublimare i dolci! Lo yogurt, la panna cotta, la macedonia: lo potete mettere in tutti i dolci che vi sembrano troppo semplici o con un gusto un po’ “piatto”. Il successo è garantito!
Ringraziamo Alice per il suo intervento salutistico, e godiamoci alcuni rapidi scatti di questo gruppo di carrozze che hanno avuto la fortuna di transitare su un sentiero veramente spettacolare come solo poche volte capita.
Possiamo garantirvi che i cavalli dopo lunghi mesi di riposo forzato hanno pienamente gradito questa prima bella sgambata primaverile e sicuramente saranno sempre più in forma per i prossimi e numerosi appuntamenti. A passeggiata conclusa tutti i partecipanti si sono salutati intorno ad un tavolo con davanti una coreografica macedonia di frutta fresca offerta dalle Signore Laura e Silvia su indicazioni del mitico e organizzatissimo capofamiglia Renato Todone.
Il prossimo appuntamento AFAC è fissato per domenica 6 giugno 2021 a San Giovanni al Natisone (UD) con una bella passeggiata al mattino che precederà l’emozionante Formula Sport Attacchi del pomeriggio. Per informazioni: incarrozzaafac@gmail.com