6/7 Settembre 2020 – Prima Edizione di “Aquileia in Carrozza”

Nigel Whiting con “English Coach Horn” dichiara ufficialmente aperta la manifestazione “Aquileia in Carrozza”

Si parte. In alto i cuori e i bicchieri. Sempre in eleganza, naturalmente.

La cura del particolare: nel cavallo carrozziere il ciuffo va posizionato sotto il frontalino

Anche il Calesse a due ruote è elegantissimo se l’insieme di equipaggio e cavallo è ben proporzionato e con le tonalità dei colori ben amalgamate, in una parola sola: con classe ed eleganza

Grembiale, guanti, redini, frusta di spino con pomolo in argento … possiamo partire

Sei grande ma io … non ho paura

Spettacolare il Phaeton Siamese di fine ‘800 firmato da Cesare Sala guidato dal proprietario: Bruno Cotic: ieri, oggi e domani … Presidente AFAC
Continua, incessante e senza sosta, quello che potremo definire uno “tsunami culturale” targato AFAC che da anni attraversa il territorio italiano del nord-est con la sua onda anomala fatta di tradizione, cultura e passione per il cavallo guidato a redini lunghe. In questo anno – che non ci vergognamo di dire – un po’ travagliato da pessimi eventi, l’Associazione Friulana Appassionati Carrozze – AFAC – è sbarcata, nel vero senso della parola, nell’antichissimo porto romano di Aquileia con tutto il suo staff di uomini, donne, cavalli, carrozze e … passione!

La grande struttura prefabbricata dei box per ospitare i cavalli e le relative provviste
Tranqulli, non si tratta di una “fake”, l’AFAC non si dedica ad attività nautiche, semplicemente gli organizzatori dell’evento hanno posizionato le strutture per i cavalli con box prefabbricati, acqua, fieno e paglia per i cavalli a pochi metri dalle rovine dell’antichissimo porto romano.
Di seguito due parole ben spese per questa città che ad oggi attira a sé migliaia di turisti da tutto il mondo.
“Le recenti scoperte geoarcheologiche hanno portato alla luce un vasto insediamento protostorico (sec. IX a.C.) ai margini di quello che doveva essere un importante fiume che poi i romani, nel secolo II a.C. hanno regimentato e reso navigabile, dando vita ad uno dei più importanti porti dell’epoca.
Fino a tutta la prima metà del IV secolo d.C. le acque dell’Isonzo, Torre e Natisone lambivano la parte orientale di Aquileia, dove, con opportune imponenti opere idrauliche e strutturali, sorgerà il grande bacino portuale romano, largo 48 metri e lungo oltre 400 che farà diventare Aquileia fiorente e prosperosa, alla pari di Milano, Capua e Pompei. Aquileia divenne la capitale della X regione dell’impero romano: la Venetia et Histria.”
http://www.comune.aquileia.ud.it/index.php?id=6950

Nelle immagini vediamo gli antichi resti del Porto Fluviale con i box per i cavalli a poche centinaia di metri dalla Cattedrale di Aquileia, battezzata in questo evento come punto cruciale di tutta la manifestazione.
Come si vede dalle foto in alto e scusate se ci ripetiamo, ma in questo 2020 all’insegna della pandemia Covid-19 gli organizzatori dell’evento, con partecipanti che arrivavano anche da altre nazioni europee di confine, non hanno tralasciato le misure di sicurezza indispensabili per la buona riuscita della manifestazione. Il Protocollo FISE e FEI è stato rispettato in tutte le sue parti e per bocca del Presidente FISE Marco Di Paola, poche settimane fa, è emersa la grande disciplina e correttezza degli uomini di cavalli italiani che ha fatto registrare ad oggi un meritato … contagi zero!! Pare che le ultime novità, accorpate a notizie tragiche e catastrofiche in tema di contagi, non siano da attribuire al Covid-19 ma al solito gruppo di “sobillatori” i quali a scopo di lucro & potere su TV e giornali da anni hanno sostituito le notizie culturali con i loro interessi auriferi. Fatta questa doverosa precisazione, per evitare che alcuni perdano la diritta via e possano smarrirsi nei meandri oscuri del bosco dell’informazione distorta, riprendiamo la nostra cronaca che dai box dove gli equipaggi hanno attaccato i cavalli, ci porta al cospetto dell’antichissima Basilica di Aquileia.

Il Gig in legno naturale di Marco Puntin, primo concorrente a partire in questo Rally in carrozza dal sapore turistico-culturale.
L’Evento “Aquileia in Carrozza” non è solo una presentazione al pubblico di come ci si muoveva per vie terrestri oltre 100 anni fa, è anche un’occasione per riscoprire le peculiarità di questi territori che nascondono a pochi chilometri dai grandi centri trafficati bellezze e specialità enogastronomiche ai più sconosciute, anche se in tanti casi si trovano dietro l’angolo. Come avrete visto dalle prime foto, anche nel mondo delle carrozze il bicchiere della staffa non manca; non è paragonabile alle “movide con fiumi di birra e fumo a volontà” che troppo spesso si vedono in TV, ma con tono e classe per tutti i partecipanti un cin-cin con il tintinnio del cristallo è sempre di buon auspicio! A proposito di bicchiere di cristallo ecco una brillante iniziativa messa in campo dall’AFAC alcuni anni fa per implementare il rispetto all’ambiente e che sta proseguendo anche oggi con grande successo: NO plastica in carrozza!

Al fianco di Nicole Trukenbrodt troviamo un contenitore in legno con all’interno una “flûte” di cristallo, entrambi firmati AFAC. Un omaggio ai Soci AFAC iscritti
Da anni in tutte le passeggiate, e non solo AFAC, una o più volte a seconda del programma, si toccano aziende vitivinicole per una piccola sosta e anche per dare ristoro ai cavalli; in quelle occasioni fino a qualche anno fa ogni carrozza con 2/4 occupanti sorseggiava da un bicchiere di plastica acqua o vino per poi buttare il bicchiere negli appositi rifiuti. Lo staff del direttivo AFAC con un rapido calcolo aggiornato alla passeggiata di oggi attraverso 10 cantine e aziende con 17 carrozze e circa 50 persone di equipaggio, ha utilizzato “zero” bicchieri e stoviglie varie in plastica. Infatti tutte le aziende toccate erano munite di bicchieri in vetro per eventuali ospiti sprovvisti della “Flûte AFAC”, mentre tutti gli altri si portavano appresso in carrozza il proprio bicchiere in vetro. Per fare una comparazione a quanto successo anni fa, prima dell’iniziativa-ambientale firmata AFAC, ecco due numeri: 50 persone che per 10 volte bevono qualcosa in un bicchiere di plastica fa 500 bicchieri di plastica buttati! Non vogliamo peccare di modestia nel dire che nell’evento di oggi e in tanti altri eventi le carrozze con la loro trazione animale non inquinano l’ambiente e lo rispettano nella misura del 100%! Ci pare giusto sottolineare questo perchè purtroppo da anni tanti “finti ciechi” con la penna o la telecamera in mano, riprendono con disgusto e disprezzo qualche cavallo come quelli odierni che passeggiano sotto il sole, mentre purtroppo a causa della loro “cecità prepagata” non vedono qualche centinaio di corse clandestine con … (censura di rispetto).

Al gazebo dell’organizzazione tutto è filato liscio: un grazie a Sara Puntin ed Eleonora Tulipano
Marco Puntin nel corso della manifestazione non si è fatto macare nulla e allo stesso tempo ha preteso il meglio, ecco dunque arruolate la sorella Sara Puntin in veste di speaker della manifestazione, mentre alla segreteria del concorso troviamo Eleonora Tulipano. Naturalmente le due bravissime signore tuttofare hanno curato con perfetto tempismo la partenza e l’arrivo degli equipaggi non facendo mai mancare a nessuno il solito sorso di frizzantino bene-augurante.
Sabato mattina ore 9 del 5 Settembre 2020, uno alla volta con cadenze di tre minuti da un equipaggio all’altro i partecipanti si avvicinano al gazebo dell’organizzazione per ricevere la mappa del percorso con le varie tappe di sosta attraverso paesaggi e Aziende Agrituristiche disseminate nei territori circostanti. Vogliamo trovare la definizione giusta per un evento del genere rifacendoci alla moda che da qualche anno regna in tanti paesi europei e potremmo definire un evento del genere come un Rally ad “andamento lento” che permette di assaporare nei giusti tempi (umani) le bellezze dei territori attraversati, assaporando la cultura con gli occhi e le specialità enogastronomiche con la bocca e l’olfatto. Ecco di seguito le Aziende che hanno aderito alla manifestazione “Aquileia in Carrozza” con lo scopo di scoprire e valorizzare il territorio: Cantina Ca’ Tullio – Azienda Burg Antonella – Villa Cassis Faraone – Villa Asiola – Agriturismo Tarlao – Cantina Puntin – Cantina Brojli – Villa Ritter de Zahony – Agriturismo Al Rosari – Cantina Donda.
LA PARTENZA DALLA BASILICA DI AQUILEIA
Apre le danze e fa da battistrada Marco Puntin

Marco Puntin e Mary Pezzutto
Marco Puntin si è poi dovuto concedere alle televisioni locali per una doverosa intervista su questo importante evento che Marco personalmente ha curato per mesi in ogni dettaglio. Un evento che coinvolgeva per la prima volta la storia e la tradizione dei mezzi ippo-trainati in versione 2020, cioè legati alle peculiarità del territorio.

Arrivo a sorpresa delle telecamere di una TV locale per riprese con intervista al principale organizzatore dell’evento, Marco Puntin
Nei momenti della partenza con tanto pubblico intorno a chiedere informazioni e fare domande oltre che fotografare, tanti equipaggi hanno indossato le “mascherine” anche per la propria sicurezza personale, poi avviandosi verso le campagne circostanti, all’aria aperta e con quasi tutti gruppi di famiglia a bordo, le mascherine lentamente si abbassavano per dare spazio alla buona e salubre aria pura che circola da queste parti.

Antonello Pessot con la sua maestosa cavalla di razza Frisona

Diego Verzegnassi alle redini di una spumeggiante pariglia di cavalli “Haflinger”

Bruno Cotic brinda con i suoi illustri passeggeri: Theodor e Netti Cassis Faraone, ospiti per poche ore di una esperienza indimenticabile

Lascia senza parole questo Phaeton Siamese firmato Cesare Sala che ha come particolarità il mantice nero che è reversibile, cioè può essere posizionato (come ora) sul sedile posteriore oppure sul sedile del guidatore. Impeccabile la pariglia di cavalli olandesi KWPN che indossavano i pregiati finimenti della Selleria Moirano

Le più importanti e famose carrozzerie dell’epoca firmavano ogni carrozza che usciva dalle loro botteghe artigiane
Bruno Cotic, anch’egli facente parte del Comitato Organizzatore, ha avuto il piacere e l’onore di fare sedere sui comodi cuscini del suo Phaeton Siamese tanti personaggi illustri: nella foto sottostante vediamo la Sig.ra Paola Boccalon, Presidente dell’Associazione Imprenditori di Aquileia.

La Presidente della Associazione Imprenditori di Aquileia Sig.ra Paola Boccalon assapora un viaggio d’altri tempi con Bruno Cotic alle redini, cocchiere di grande attualità!

Renato Bolzon alle redini con Graziano Ganzit
Uno degli attacchi più ammirati, forse perchè tipico di queste zone, è stato il “singolo” di Renato Bolzon che per l’occasione inaugurava una “Carretta” tipica Friulana del primo ‘800 con telaio base in legno ma completamente rivestita di vimini intrecciato a mano. Dopo mesi di ricerche Renato ha trovato il valente artigiano capace di intrecciare il vimini che dopo oltre 150 anni di incurie del tempo era completamente rovinato. L’attacco che vediamo con la stanga centrale che oggigiorno viene usata per le pariglie di cavalli, anticamente era utilizzata dall’agricoltore, proprietario solitamente,di una cavalla femmina che amava (e doveva) trainare la Carrettella avendo sott’occhio il suo puledro. Un’altra utilità di questo attacco era l’addestramento calmo e controllato del puledro che lentamente iniziava a imparare il mestiere e dopo alcuni anni si ritrovava quasi senza accorgersene con tirelle e pettorale insieme alla sua mamma a trainare.

Nelle foto la rarissima “Carretta Friulana” con il tipico attacco da Briska Friulana
Nelle foto sottostanti troviamo Mario Gambellin alle redini e come aiutante nonché amico Samuel Muccin, sempre pronto e disponibile a trascorrere una bella domenica con veri appassionati di attacchi come Mario. Gesto molto apprezzato anche dallo stesso Mario Gambellin considerato che ha superato da non molto le 80 primavere! Mario Gambellin viene da San Giorgio della Richinvelda e attacca una pariglia di cavalli con una carrozza modello “Timonella” di metà ‘800. Questa carrozza era molto diffusa nel secolo scorso in tutto il Veneto orientale ed in Friuli e veniva utilizzata in particolare per i lavori quotidiani. Nella foto sotto del collage vediamo una Briska slovena attaccata ad un solo cavallo come da tradizione e come effettuato da Renato Bolzon. Stessa cosa per l’attacco di Mario Gambellin il quale volendo poteva effettuare lo stesso tipo di attacco ad un cavallo, ma ha preferito un attacco più sicuro ed elegante.

Notiamo in basso a sinistra il tipico attacco della “Briska Friulana” durante un raduno in Slovenja

Franco Pancera con carrozza “Spider” e pariglia di cavalli bai proviene da Mantova ed è alla sua prima partecipazione a questi importanti concorsi di eleganza e tradizione

Battista Battiston con il figlio Carlo
Un altro “legno” rarissimo e pregiato al tempo stesso, ce lo presenta la famiglia Battiston con Carlo alle redini e papà Battista in veste di passeggero. La carrozza a due ruote è un Dog Cart costuito da una delle più prestigiose “Maison” parigine tra le più importanti d’Europa: Alfred Belvalette di Parigi. E’ una tipica carrozza da caccia dove al suo interno, in uno spazio accessibile da dietro, poteva alloggiare un cane. Questo particolare modello è altresì famoso per avere vinto la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi nel 1859. Un modello molto ambito all’epoca per la sua eleganza e usato nelle giornate di festa per mettere in mostra le attitudini dei cavalli e per le passeggiate domenicali sugli Champs Elysées. Ad oggi ne restano solo quattro esemplari in Europa e quello che vediamo è gelosamente custodito da Battista Battiston che lo utilizza anche in occasione dei più importanti Concorsi di Tradizione europei in Francia, Germania e Repubblica Ceca.

Carlo e Battista Battiston

Nel retro di questo piccolo capolavoro su ruote, conservato nella rimessa Battiston, osserviamo il sedile posteriore dos-à-dos sul quale all’occorenza potevano sedersi due ospiti i quali dovevano poi appoggiare i piedi – ma dove? Era sufficiente aprire lo sportello che vediamo sotto il cuscino e lo sportello del vano porta-oggetti si trasforma in un comodo appoggio per i piedi
Per non annoiarvi troppo e rendere la lettura più piacevole, come state vedendo vi proponiamo le foto degli equipaggi partecipanti in piccoli gruppi intervallati dalle soste degli equipaggi presso le Aziende vitivinicole, antiche Ville e Dimore e Agriturismi, il tutto arricchito da qualche cenno storico o descrizione tecnica di alcuni particolari costruttivi

Interni del Wine Shop
Eccoci arrivati in Località Beligna, 30/D ad Aquileia (UD) e qui troviamo il “Wine Shop” Brojli” con i vini di sua produzione che gentilmente ci ha fatto assaggiare. www.vinibrojli.it
Dalla voce del titolare: “Un’occasione per scoprire una realtà del Friuli che va al di là del vino: un tuffo in una terra ricca di storia, terreni fertili, prodotti abbondanti, genuini, che noi coltiviamo nel rispetto della nostra Madre Terra. Grazie alla tradizionale accoglienza contadina organizziamo degustazioni, bicchierate, cerimonie e convegni sul “Velarium”, luogo di arte, cultura, territorio e rispetto per le tradizioni. La tipicità, unita alla qualità dei nostri vini, è la nostra forza e tutti i nostri prodotti rispecchiano il nostro nobile lavoro: fare buoni vini. Il nome “Brojli” deriva dai “Brogjlos” che nella lingua celtica significa: piccoli pezzi di terra coltivati a vite vicino a casa nei territori di Aquileia. I frutti di quelle antiche vigne nobilitavano le tavole degli antichi romani.”

I titolari avevano preparato tutto a puntino in attesa dell’arrivo delle carrozze
I prossimi due equipaggi sono arrivati dalla Germania e a loro sono andati i complimenti di tutti per la loro passione per le “Redini Lunghe” veramente … senza confini!

Il particolare “Buggy Americano” dei primi del ‘900 di Hubert Koler e Nicole Truckenbrodt

Alle redini spesso abbiamo visto Nicole, “forse” l’allieva ha superato il Maestro Hubert?

Come possiamo notare nell’apposito vano porta oggetti sistemato dietro il sedile del guidatore troviamo quasi invisibile un piccolo sedile che all’occorrenza si estrae e con un fermo si posiziona in modo da poter ospitare una persona. In questo caso (prima foto a destra in basso) troviamo al fianco di Nicole il Sig. Guido Rossignoli che ha voluto vivere l’emozione di una passeggiata in “Buggy” mentre Hubert Koler si è accomodato dietro in veste di groom

Alle redini del “Going-To-Cover-Cart” Katrin Wunderlich con alle stanghe un cavallo “Andaluso”. A fianco, Nigel Whiting, Giudice di tradizione AIAT e abilissimo nel suonare il suo “Englisl Coach Horn”

Sempre impeccabile Katrin Wunderlich

Nella prima foto in alto a sin. notiamo alcune fessure laterali nella cassa della carrozza: esse servivano a fare respirare i cani che vi erano alloggiati durante le battute di caccia. Appoggiato al parafango anteriore un elegante orologio da carrozza. Al fianco di Katrin Wunderlich vediamo Nigel Whiting mentre brinda con Bruno Cotic prima di esibirsi con il suo Corno da Coach

Ad ogni partenza degli equipaggi Nigel Whiting dava dimostrazione della sua bravura con il Corno

L’arrivo di Marco Puntin a Villa Cassis Faraone
Gli equipaggi arrivano a Villa Cassis Faraone
Villa Cassis a Terzo di Aquileia è una splendida villa immersa in un parco secolare nata sulle ceneri di una dimora ancora più vecchia, distrutta da un incendio nel 1895. La villa fa parte del grande patrimonio creato da Pompeo Cassis, nato a Trieste nel 1794, figlio del “Gran doganiere” Antonio Cassis Faraone che fece grandi fortune in Egitto. In seguito il figlio Pompeo, oltre che bonificare migliaia di ettari di terreno, iniziò a dedicarsi a scavi archeologici in Aquileia. Tra l’altro il Museo Archeologico di Aquileia, inaugurato il 3 agosto 1882 dall’arciduca Carlo Ludovico, è ospitato proprio a Villa Cassis Faraone. La villa ha già ospitato concerti nel suo parco ed è stata dimora della Contessa Margherita, grande sostenitrice di molte iniziative culturali e presidente dell’Associazione Nazionale per Aquileia.

Gli attuali proprietari: Theodor e Netti Cassis Faraone

Buffet di grande livello con un servizio (apprezzatissimo) tutto al femminile!

Theodor e Netti Cassis Faraone hanno voluto provare l’emozione di una passeggiata in carrozza e Bruno Cotic li ha prontamente accontentati

Aldo Ariis presenta un “Doctor Wagen” con pariglia di cavalli Haflinger

Le carrozze arrivano davanti alla Villa Ritter de Zàhony

Le carrozze con cavalli nel parco, signore in abito lungo, gentiluomini elegantissimi, autorità presenti, vivande da 10 & lode, sala con affreschi, che dire? Forse un tuffo nel passato o il passato che ritorna?

Nella stupenda e affrescata sala da pranzo di Villa Ritter de Zàhony il sig. Guido Rossignoli ha messo a disposuzione i suggestivi locali per il pranzo di tutti gli equipaggi. Contesto e atmosfera perfetta per i ringraziamenti di rito che non si sono fatti attendere. Nella foto in alto a sin. in piedi il Sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, a sin. Bruno Cotic a des. il proprietario della Villa sig. Guido Rossignoli.
Azienda Agricola Ritter de Zàhony
1850 – 2020 170° Anniversario
Una delle soste certamente più qualificanti per il nostro contesto d’epoca e rievocativo, è rappresentato dall’entrata delle carrozze nella Villa Ritter de Zàhony. Questa villa sorge nel sito dell’importante complesso monastico medievale di Santa Maria di Aquileia, del quale si hanno notizie a partire dal X secolo. Per il pranzo di oggi abbiamo il piacere di essere ospitati nelle sale private della villa che il proprietario Sig. Guido Rossignoli ci ha messo a disposizione. Nella splendida e volendo anche sontuosa tavolata si sono ritrovate insieme tante autorità del Comune di Aquileia, in primis il Sindaco Emanuele Zorino affiancato dall’Ass. Daniela De Marchi. In questa occasione, ma anche in tutte le altre realtà attraversate dagli equipaggi, dobbiamo ammettere un salto di qualità notevole nella preparazione dei cibi che si allinea, con opportune modifiche, alle realtà del X secolo, cibi genuini a metri 100! Tra una portata e l’altra si sono alternati i vari ringraziamenti delle autorità presenti e il grazie di cuore a tutti da parte di Bruno Cotic presidente dell’Associazione Friulana Appassionati Carrozze, e Marco Puntin entrambi veramente soddisfatti per l’accoglienza ricevuta. Abbiamo approfittato della presenza del proprietario e gli abbiamo chiesto qualcosa in più sui gradevolissimi vini che abbiamo gustato a tavola.
Guido Rossignoli “ La famiglia dei nostri vini nasce da un passato ricco e cresce credendo in un futuro di sostenibilità. La storia della cultura vitivinicola della nostra terra è intrecciata con quella di Aquileia, grande metropoli commerciale dell’Antica Roma, del suo Monastero medievale e dei nostri avi, i Baroni Ritter de Zàhony che trasformarono nel XIX secolo un ex monastero in un’azienda agricola innovativa dedita alla viticultura. Ogni sorso è un’esperienza, sognata e curata dalla stessa famiglia da 170 anni.” www.ritterdezahony.it

Gli antichi spazi di questa Villa mettono nel giusto risalto i mezzi di trasporto di quei tempi come questo cavallo “Lusitano” alle stanghe di uno Spider-phaeton con Renzo Pezzutto alle redini

Sempre in forma smagliate ed elegante Renzo Pezzutto e Signora

La pariglia di cavalle KWPN di Ivan Pernarcic con un elegante Break ungherese. Un attacco polivalente perchè oltre la pariglia delle due cavalle troviamo sui sedili del Break anche le due coppie di mariti e mogli uniti nell’insieme dell’attacco

Nel collage troviamo Ivan Pernarcic con due graziose “Signorine” che nella giornata di Domenica hanno sostituito le “Signore” di sabato. Un appunto tecnico che ci fa vedere Ivan è costituito dal modo di dire ” Ti rendo la pariglia! ” Tantissime volte vediamo due cavalli “messi insieme”, alcune volte invece troviamo due cavalli con le stesse andature, lo stesso mantello e le stesse balzane, in questi casi ci troviamo di fronte ad una … Pariglia.

Ivan Pernarcic
Gli equipaggi dirigono verso Villa Vicentina (UD) per un’altra interessante sosta a Villa Asiola

Alcuni momenti del pranzo a Villa Asiola
Non dimentichiamoci che, seppur bravissimi e organizzatissimi gli uomini AFAC nel gestire arrivi, partenze e soste non sono in grado di fare arrivare i piatti con le prelibatezze … dal cielo! Per gestire al meglio un pranzo di questa bellezza è necessario usufruire delle persone giuste che abbiamo potuto conoscere dal vivo nella Associazione “Gli Amici del Borgo”. Partendo dalle apparecchiature dei tavoli sotto le piante ombrose, alla raffinata porchetta formato maxi, all’acqua fresca di fonte che ha dato un tocco salubre di novità dopo circa 120 calici di frizzantino, non possiamo fare altro che complimentarci con le cortesi e gentili persone che ci hanno ospitato in questo giardino da favola con vista panoramica ai cavalli “parcheggiati” nell’antistante parco alberato. Non dimentichiamoci di: Andrea, Giacomo, Stefano e Denis i quali pure loro erano nel corteo delle carrozze ma all’interno di un camioncino addetti a mantere pulite le strade pricipali asfaltate dalle deiezioni dei cavalli e a regolare il traffico in determinati incroci pericolosi. Senza il loro contributo le carrozze invece di essere gradite dal pubblico possono divenire un problema e un fastidio. Un altro tassello “al merito” di questa esemplare organizzazione firmata AFAC.

La buona, fresca e naturale acqua di sorgente del pozzo di Villa Asiola. Anche in questa occasione con 80 persone a tavola sono state eliminate bottigliette di plastica con all’interno acqua “sicuramente” meno buona di quella bevuta dagli equipaggi.
VILLA ASIOLA
Un’altra tappa toccata dal corteo delle antiche carrozze ci ha condotto a Villa Asiola. Questa villa dalle antichissime origini sorge in aperta campagna, lontano dai rumori delle metropoli cittadine ma allo stesso tempo è a portata di mano alle vicine località turistiche di Aquileia e Grado. Le sue confortevoli camere permettono una piacevole sosta-relax ed i dintorni sono fruibili a tutti per passeggiate in bici o a cavallo. La storia di questa villa parte da attestazioni risalenti al 1174 quando, sotto il Papa Alessandro III, la villa era posseduta da Gionata, preposto dei canonici dei Ss. Felice e Fortunato di Aquileia. La villa fu una residenza estiva di Elisa Baciocchi-Bonaparte, sorella di Napoleone e alla sua morte i possedimenti a Villa Vicentina passarono in eredità ai suoi due figli, Federico Napoleone e Napoleone Elisa. Anche in questo contesto per le carrozze, i cavalli e gli equipaggi, non si poteva umanamente pretendere di più, ci si trova davanti al meglio che oggi possa offrire un luogo di ristoro per chi arriva a bordo di carrozze o semplicemente con biciclette o cavalli sellati. Stiamo parlando in particolare della stagione estiva dove, come oggi, si pranza all’aperto sotto il fresco e ombroso giardino prospicente la villa e aldilà di un basso muretto in pietra sotto gli alberi è possibile controllare a vista i cavalli che riposano.
Villa Asiola-Azienda Agrituristica- Dalla Costa Umberto- Villa Vicentina (UD) Tel. E Fax 0431.969453 www.villaasiola.it
Azienda Vitivinicola DONDA di Giovanni Donda

Le carrozze arrivano una dietro l’altra nel cortile dell’Azienda “Donda”. Nella foto in allto Bruno Cotic con la Sig.ra Paola Boccalon, sotto Aldo Ariis. In bianco a fiori la titolare dell’Azienda che osserva incuriosita gli antichi legni
Azienda Vitivinicola DONDA di Giovanni Donda
Una manciata di km alla Basilica di Aquileia e troviamo una simpatica accoglienza nella sosta presso l’Azienda Vitivinicola DONDA. Le carrozze si infilano una a una nello spazioso cortile dove sotto un porticato fa bella mostra di se un antico carro da trasporto friulano. Ancora più interessanti gli ottimi vini che i proprietari ci fanno assaggiare prima della ripartenza, appena il tempo per sentire il punto di vista del proprietario, Giovanni Donda “I vini sono i miei tesori, qui ad Aquileia i tesori sono custoditi dalla terra: ma li devi estrarre con dolcezza se li vuoi preservare, e dove finisce la terra qui comincia il mare; la sua salinità e i venti temprano la vite e ripuliscono l’aria mantenendo sane le piante. Essere umili aiuta a fare meglio. Questo ho imparato ereditando la storia di una lunga passione e con questo è tutto ora … posso aprirvi la mia cantina.“
Azienda Vitivinicola “Donda” www.vinidonda.it
Non dimentichiamo che il cavallo “non è un’automobile” con il telecomando, dove si entra e si parte in 32 secondi! Attaccare è un’arte e non esiste nessun artista che abbia compiuto un’opera in 32 secondi! Posizionare male una correggia o una giungola al cavallo è come per noi andare in spiaggia con gli scarponi da sciatore.

Marco Puntin sistema i finimenti prima della partenza

Abbigliamento sempre curato: sopra una carrozza si dà sempre nell’occhio e i passeggeri si auto-controllano che sia tutto in ordine

In carrozza indispensabile il copricapo, appropriato per lui e per lei, in sintonia con le stagioni e le tonalità della carrozza su cui si sale
I cappelli sulle teste di uomini, donne e ragazzi lentamente, nel corso del ‘900, sparirono: motivo?
Probabilmente il motivo principale potrebbe essere racchiuso in una sola parola: praticità. Forse ce ne sono altri, chissà. Facciamo un esempio pratico poi ognuno si faccia la propria opinione. Prendiamo due uomini a bordo dei propri mezzi che incrociano sul marciapiede la Sig.ra Maria. Anno 2020: arriva quasi volando la Golf, il guidatore vede Maria, giù il finestrino elettrico, Ciaoo!! sgommata e via. Anno 1843: la via che percorre la carrozza del guidatore è polverosa, i due cavalli al trotto sollevano polvere e sassi, poi in lontananza il guidatore vede Maria, inizia prontamente a raccorciare le redini e lentamente mette i cavalli al passo, Maria è circa a 200 metri, cambia la posizione delle redini e dalla normale posizione a carré con due mani, effettua rapidamente una tenuta di redini all’inglese con una mano sola all’interno della quale posizionerà le due redini e la parte terminale della frusta. Con la restante mano libera si prepara al saluto: Maria è a pochi metri e l’ha notato. Con i cavalli rigorosamente al passo il guidatore a circa tre metri da Maria inizia a togliersi il copricapo con un movimento ampio del braccio e la mano tesa senza mai fare vedere la fodera del copricapo, contemporaneamente china leggermente il capo e accenna un leggero e distinto sorriso senza proferire parola. Nel caso, e voglia il destino, che la Gentildonna Maria per prima rivolga la parola al guidatore, in tal caso pure lui potrà aprire bocca.

Parcheggio carrozze: dove?

Katrin Wunderlich, sempre in forma smagliante, si ristora con uno spicchio di cocomero fresco presso “Al Rosari”
Agriturismo “Al Rosari”
Possiamo affermare che non solo un calice di bianco frizzantino rinfresca ma, al momento giusto, quando il sole caldo è sopra le nostre teste, una fresca fetta di cocomero è proprio quello che ci vuole. Ad offrila a tutti gli equipaggi intervenuti i titolari dell’Agriturismo Visintin P. e Cossar R. In questo Agriturismo troviamo cucina casalinga e gentilezza del personale che propone i suoi piatti tipici come l’oca e l’anatra che rappresentano la cucina del territorio di cui si sente sempre più spesso parlare. L’Agriturismo si trova in Via Curiel, 43/a – Aquileia (UD) Per assaggiare le specialità tutte tipiche friulane potete prenotare a: romina.cossar@libero.it

Non ci siamo dimenticati di Nigel Whiting il quale scandisce i tempi e le percorrenze con il suo Corno da Coach
CANTINA “CA’ TULLIO”
Le origini della cantina Ca’ Tullio risalgono alla fine dell’Ottocento, quando venne realizzata la struttura che nel 1928 avrebbe conosciuto un raggiante sviluppo come attività agricola ad opera della famiglia Tullio. Fu all’epoca una delle realtà economiche più significative del territorio, tanto che non c’era aquileiese che non avesse almeno un parente che vi lavorasse. Un processo di ristrutturazione architettonica molto appropriato con il sapiente utilizzo di legno e mattoni ha fatto sì che il visitatore veda qualcosa di veramente unico. Questa particolare location è stata scelta dall’AFAC e utilizzata sia come punto tappa per un veloce ristoro che come sede per la cena conviviale del sabato sera. Per info: https://catullio.it/la-cantina/
LA TABERNA ROMANA
La Taberna Romana é un ambiente unico, dove sul Triclinium venivano degustati gli sfiziosi piatti della tradizione dell’epoca intrattenendo i commensali con danze e canti. Un luogo accogliente e suggestivo in cui anfore, preziosi tendaggi e il Termopolium, il possente bancone in marmo sul quale spezie e orci pieni di vino facevano bella mostra di sé agli avventori, fanno da cornice ad una esperienza affascinante.
Luogo misterioso dalla luce fioca, dalle mille anfore e dalla ‘parete dei poeti’: qui, sullo sfondo dal rosso pompeiano, sono riportati alcuni degli epigrammi più belli sul vino composti da Catullo, Marziale o Orazio.
“Respirare suggestive atmosfere dei tempi romani di Aquileia.”
https://catullio.it/la-cantina/

Bruno Cotic, Presidente AFAC, chiude la serata di sabato 5 settembre alla Cantina “Ca’ Tullio” con un’elegante cena e la consegna di targhe ricordo a chi maggiormente si è distinto nel corso dell’organizzazione di questo evento. Quest’anno le targhe ricordo hanno un tocco di classe in più perchè portano la firma di Giuseppe Leandro, per gli amici Beppe

La pittoresca sala da pranzo con la sua altezza garantiva una circolazione d’aria che potremmo definire “Anti-Covid”

Tra le targhe ricordo disegnate per l’occasione da Giuseppe (Beppe) Leandro e consegnate ai partecipanti, vale la pena citare quelle ritirate da Nicole Truckenbrodt e Katrin Wunderlich, che si sono accollate un viaggio di oltre otto ore dalla Germania ad Aquileia con van, trailer, cavalli e carrelli per le carrozze. Complimenti!
LA FEBBRE DEL SABATO SERA. Fortunatamente non è quella del Covid-19 e tutti i partecipanti prima di partire con le carrozze vengono sottoposti dall’organizzazione alla misurazione della temperatura. Di tutti gli equipaggi, le signorine più in tenera età si sono esibite in un balletto adatto ai tempi che corrono e tutte distanziate di qualche metro per sicurezza. In questo modo si è potuto degnamente festeggiare il compleanno della Sig.ra Roberta Cattarin. Sono intervenuti in pista anche i guidatori per non essere da meno, ma le foto in nostro possesso che vedete dimostrano chiaramente che, mentre le leggiadre fanciulle danzano e saltellano, i guidatori pare che … barcollino in qua e in là.

Alessandro Cattarin con il suo cavallo spagnolo di razza “Crusado” e la sua signora Roberta sui sedili dell’elegante carrozza modello “Vittoria”.

Il compleanno della Sig.ra Roberta Cattarin
La Sig.ra Roberta, approfittando del marito cocchiere, ha potuto festeggiare il compleanno in maniera elegante e inusuale. Nelle foto in alto la vediamo il sabato con un anno in meno e un vestito fucsia, poi la domenica la rivediamo con un’anno in più, questa volta nelle varie tonalità del beige. La signora la vediamo ancora al centro del collage insieme alla sua famiglia. BUON COMPLEANNO ROBERTA!
Un attacco di prestigio a disposizione anche del pubblico. ( www.realfriuli.it ) Il tiro a quattro cavalli di Roberto Marasco

Roberto Marasco alle redini dei suoi quattro cavalli “Lipizzani ungheresi” viene da San Daniele del Fiuli e presenta un raro esemplare di “Landau” completamente originale in ogni sua parte
La passeggiata continua e parliamo ora di uno degli attacchi più importanti e di prestigio arrivati oggi ad Aquileia: il tiro a quattro cavalli di Roberto Marasco, da anni unico e indiscusso cocchiere professionista specializzato in rievocazioni storiche, cerimonie, compleanni e matrimoni.

Roberto Marasco a cassetta insieme al figlio (futuro cocchiere?)

Anche il Sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, ha provato l’emozione della carrozza attraverso i viali alberati che portano ai resti dell’antica struttura portuale romana
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Vi state divertendo? Vi piacciono le carrozze con cavalli? Allora continuate a seguirci!

Gianni Busechian con la pariglia di cavalli “Clydesdale” attaccati ad un Gran Break da Caccia

Nelle vecchie cartoline d’epoca ritoviamo tantissimi modelli di Break da Caccia, dai quali le mogli dei cavalieri potevano osservare le varie evoluzioni nel corso delle battute di caccia. Come vediamo nella foto in basso, il Break è più lungo del normale, perchè consentiva di alloggiare internamente sotto i sedili armi, munizioni, selvaggina e pure i cani impiegati nella caccia. Le apposite griglie rosse che vediamo sui lati servivano a fare circolare l’aria in particolare per i cani. Questi Grand Break da Caccia, a seconda dei modelli, potevano ospitare dalle otto alle dieci persone e per la loro grande altezza da terra erano delle vere e proprie “tribune su ruote” che permettevano una visione panoramica di ogni evento mondano grazie anche agli appositi sedili a sbalzo.

Ospite del Gran Break da Caccia l’Assessore del Comune di Aquileia, Daniela De Marchi

La Sig.ra Daniela De Marchi, molto soddisfatta di questo particolare evento
Il punto di vista dell’Assessore del Comune di Aquileia, Daniela De Marchi:
“Questo evento sottolinea e rinforza il concetto di ripartenza slow, una ripartenza lenta e a misura di uomo. Vedere qui davanti ai nostri occhi questi antichi mezzi di trasporto con la possibilità per i cittadini di poter usufruire di una nuova forma di turismo sostenibile e a misura d’uomo, penso ci renda un po’ tutti più felici. Un turismo-slow diverso dal solito capace di fare rivivere esperienze dimenticate. Dai sedili di una carrozza scoperta al lento e cadenzato trotto dei cavalli a 10 km. orari è possibile vedere i passeri che si rifugiano all’ombra degli alberi, il paesaggio circostante con le antiche bellezze architettoniche e gli ampi spazi verdi lontani dai rumori delle metropoli, tutte cose da tempo precluse agli occupanti di una automobile. Il tutto fruibile per la cittadinanza locale e dei dintorni, per i cittadini che arrivano invece da fuori regione, tutto questo rappresenta un’opportunità in più di turismo non solo culturale ma anche eno-gastronomico, e apre le porte alla eredità culturale che sanno trasmettere questi luoghi. Questo ho potuto constatarlo oggi per la prima volta seduta sui sedili di una carrozza.”

Donne in lungo e con tutti i colori dell’arcobaleno

Dalla Lombardia, Gianluigi Orsenigo alle redini con Fabrizio Canali, e una carrozza Wagonette con alle stanghe un cavallo di razza Hackney. Questo equipaggio è risultato tre volte vincitore in passato del CIAT di Villa Manin
Sempre presente in tante manifestazioni il TEAM PESSOT

Antonello Pessot viene dalle Alture di Ruda e si presenta con un maestoso esemplare di Frisone femmina

La rarissima carrozza di Antonello Pessot è un piccolo Phaeton di fattura pregiata firmato dai F.lli Pieri di Firenze nella metà dell’800 e, visto le stemma nobiliare impresso sul lato, doveva essere appartenuto ad una importante personalità del tempo

Sono in tanti nel Team Pessot con la passione delle redini lunghe: si parte dai più piccoli per finire (senza fare nomi) ai meno giovani

Aldo Ariis con a fianco la giovanissima gentil-ragazzina in abito ottocentesco

Nel finale un simpatico fuori-programma a sottolineare la versatilità del cavallo carrozziere; i due cavalli Clydesdale attaccati al Gran Break da caccia sono stati messi entrambi a sella dai proprietari che li hanno montati personalmente: Gianni e Sara Busechian
Le immagini parlano meglio di tante parole, un successo! Un successo di pubblico che, anche se messo al corrente solo 24 ore prima dell’evento con un tam-tam incredibile, si è affollato ai piedi della Basilica di Aquileia per ammirare questo spettacolo d’altri tempi che è possibile vedere in Italia solo una o due volte in un anno e in determinate località. Le carrozze sono arrivate lentamente nel grande prato, silenziosamente si sono allineate all’ombra dell’antico campanile del X secolo, e nel silenzio il suono del Corno da Caccia ha fatto da preludio alla chiusura ufficiale della manifestazione scandita dal tono della voce forte e chiaro del Presidente AFAC, Bruno Cotic, ritto sulla serpa di guida.

Nigel Whiting annuncia con il suono dell’English Coach Horn la chiusura della 1° Edizione di “Aquileia in Carrozza”

Bruno Cotic, Presidente AFAC, dichiara ufficialmente chiusa la 1° Edizione di “Aquileia in Carrozza” con la promessa solenne di ritrovarsi il prossimo anno