Come ogni anno la FEI, in occasione dell’Assemblea Generale che si tiene tradizionalmente in novembre, ha approvato le modifiche al Regolamento Internazionale Attacchi, molte delle quali sono dei semplici maquillage, mentre altre presentano una maggiore valenza in termini agonistici, pur senza stravolgerne l’impianto originale.

 

 

Queste per sommi capi le variazioni per il 2020 rispetto al testo valido per il 2019, disponibile solo in versione originale inglese scaricabile dal sito della FEI, visto che la FISE non ha ritenuto di pubblicarne la traduzione, fermandosi all’edizione 2018.

 

 

LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO FEI 2020

Art. 910 – I risultati diventano ufficiali dall’affissione sulla bacheca della segreteria

Art. 927.3.1 – Iscrizioni supplementari per i Campionati ed i CAIO. Il paese ospitante che ha iscritto nelle Nominative una squadra può iscrivere altri 3 concorrenti a titolo individuale.

Art. 928.1.4 – Nella prova Coni il/i groom devono restare seduti al loro posto dalla linea di partenza a quella di arrivo.

Art. 928.4.1 – L’Atleta deve avere una frusta da attacco (senza ulteriori specifiche)

Art. 935.2.1 – Quando la Fase A della maratona si configura come un riscaldamento in campo controllato, la sosta obbligatoria prima della Fase B può essere ridotta a 5 minuti.

Art. 938 – Nel Dressage le carrozze da dressage possono (quindi non devono) essere equipaggiate con fanali rivolti verso l’avanti e fanali o catarifrangenti posteriori. Fanali e catarifrangenti non sono obbligatori nei Coni.

 

 

Art. 947 – Dichiarazione dei partenti – l’articolo decade, ovvero non è più necessario dichiarare quali cavalli vengono attaccati in ogni prova.

Art. 950 – Il Campo Gara (*)

  • Il rettangolo del dressage deve misurare 100x40m secondo quanto previsto nell’appendice per tutte le categorie nei Campionati e nei CAIO e per i Tiri a Quattro anche nei CAI ad eccezione che per i Pony per i quali nei CAIO e nei Campionati le dimensioni devono essere di 80x40m.
  • Nei CAI può essere utilizzato un rettangolo di 80x40m secondo quanto previsto nell’Appendice per tutte le categorie di attacchi Singoli e Pariglie e per i Tiri a Quattro Pony, nel qual caso gli archi della serpentina si riducono da 5 a 3.

 

 

Art. 960 – Il percorso di maratona

  • Nella zona della sosta gli attacchi possono stare fermi, procedere al passo o al trotto.
  • Tra il segnale dei 30m dopo l’ultimo ostacolo (o i 300m) e l’arrivo l’attacco deve procedere solo al trotto o al passo. L’Atleta accumulerà un punto di penalità per ogni 5 secondi in cui l’attacco non è al passo o al trotto.

Art. 972 – Il percorso Coni

  • Il Costruttore di Percorso è responsabile, sotto la supervisione del Delegato Tecnico, per la progettazione, la segnaletica e la misurazione del percorso e per la costruzione degli ostacoli. Il Costruttore di percorso deve indicare sul grafico con una linea punteggiata come è stata misurata la lunghezza del percorso.
  • Il Campo Gara non deve misurare meno di 70m x 120 m 5000 m2 con una larghezza minima di 40m o un’area equivalente.

 

 

Art. 991 – Giuria di Appello

Questo articolo è stato cancellato dal Regolamento così come non è più previsto nei Campionati il Giudice di Riserva.

 

Para-Driving

Viene sottolineata in vari punti la possibilità che sia il groom a tenere in mano e ad usare la frusta purché ciò sia indicato nel foglio di classificazione. Sono stati inoltre eliminati vari paragrafi per i quali invitiamo a fare riferimento al Regolamento originale.

N.B. Abbiamo tralasciato di approfondire le variazioni intercorse riguardo agli ordini di partenza in quanto di stretta pertinenza dei Campionati e dei CAIO, quando ad occuparsene è il Capo Equipe.

 

(*)  Le norme relative alle dimensioni del rettangolo di dressage sembrano dettate dalla volontà di permettere l’organizzazione di gare internazionali anche in strutture dove non è disponibile un campo con fondo adatto al dressage che misuri almeno 105 m di lunghezza, compresa l’area destinata alla postazione del Presidente di Giuria. Dato che per Singoli e Pariglie Cavalli i Campionati continueranno a svolgersi su rettangoli di 100x40m, mentre per i Pony è obbligatorio il campo più piccolo, a livello nazionale questo comporta maggiori problemi organizzativi per garantire un’adeguata preparazione degli Atleti in vista di impegni importanti.

 

 

REGOLAMENTI FISE

Tutto quanto esposto riguarda il Regolamento Attacchi FEI, e quindi di riflesso la relativa normativa FISE che si basa sul regolamento internazionale in vigore, in attesa di conoscere se a livello nazionale ci saranno delle modifiche per il 2020 anche in merito alla cosiddetta “Appendice”.

Nel frattempo è stato approvato nel mese di novembre 2019 il “Regolamento per la Coppa Italia Amatoriale FISE” sulla base del Regolamento per i Concorsi di Sviluppo, pubblicato sul sito istituzionale.

 

 

L’IMPORTANZA DEI REGOLAMENTI

Cogliamo l’occasione per sottolineare come si sia talvolta evidenziata una scarsa conoscenza dei Regolamenti da parte di tutti i soggetti coinvolti, siano essi concorrenti e groom o ufficiali di gara – e questo ahimè non solo in ambito nazionale, ma anche ai massimi livelli della scena internazionale. Si potrebbe dire: “Mal comune mezzo gaudio” ma nel mondo dello sport questo può creare delle profonde ingiustizie. Ne sa qualcosa un concorrente italiano che ai recenti Campionati del Mondo di Pariglie è stato sanzionato con l’eliminazione, quando questa non era assolutamente contemplata dal Regolamento per il tipo di infrazione commessa. Si può dire che un iniziale peccato veniale da parte del concorrenti ha provocato a valanga tutta una serie di errori procedurali. Vogliamo a mero scopo didattico ripercorrerne la sequenza?

 

 

Il peccato originale: il groom effettua la ricognizione del percorso coni. E’ in perfetta tenuta da gara, quindi facilmente individuabile. Peccato che questa operazione sia riservata al concorrente, al trainer (che qui non risulta tra le figure facenti parte delle delegazione italiana) e al capo equipe. Di questi ultimi a dire il vero ce n’erano due, ma nessuno è intervenuto tempestivamente per evitare la condotta scorretta.

Il campo di gara è presidiato da uno Steward che a quanto ci viene riferito si è accorto della violazione e l’ha prontamente riferita al Delegato Tecnico che a sua volta l’ha riportata alla Giuria di Terreno. Questa, forse per buonismo, o forse reputando che trattavasi di evento trascurabile in quanto imputabile a chi non poteva ambire a posizioni di primo piano in classifica, lascia correre. Seconda mancanza. Se si fosse proceduto come da Regolamento, la questione si sarebbe risolta con un nulla di fatto ai fini strettamente agonistici.

 

 

Il concorrente effettua il suo percorso, ottenendo tra l’altro un buon risultato e solo a questo punto una squadra  avversaria presenta un reclamo alla Giuria di Terreno – e non alla Giuria di Appello la quale dichiarerà in seguito di non essere stata interpellata in merito. Strano vero? Terza mancanza.

Il verdetto basato sul reclamo è invece molto pesante: eliminazione! Ma come? Il Regolamento prevede una semplice ammonizione e, solo in caso di reiterazione, l’emissione di un cartellino giallo. Quarta mancanza. Se la Giuria di Terreno avesse seguito l’iter previsto, il concorrente italiano se la sarebbe cavata con una pacca sulla spalla e un commento del tipo: “Hai sbagliato, ma vedi di non farlo più perché l’accaduto è stato protocollato nel rapporto del Giudice Straniero per eventuali recidive future”. In quanto al reclamo, sarebbe stato respinto perché l’infrazione era già stata ammendata.

A questo punto la squadra italiana presenta un contro-ricorso avverso la sentenza di eliminazione, sostenendo che detto groom funge anche da trainer del concorrente, motivazione non accolta in quanto l’incarico come “trainer di squadra” non è stato dichiarato all’atto dell’accreditamento e conseguentemente non è menzionato sul cartellino identificativo. Quarta mancanza: bastava richiedere l’applicazione del famoso “Regolamento che nessuno conosce”! Morale: nessuna revoca della scorretta sanzione comminata, con la conseguenza che a titolo individuale il concorrente risulta definitivamente eliminato e la squadra perde anche la possibilità di avvalersi dell’ottimo risultato da questi ottenuto nella prova di dressage.

 

 

In conclusione potremmo dire: “Galeotta fu la mancata conoscenza dei Regolamenti”. Tra tutti gli unici che si salvano sono lo Steward ed il Delegato Tecnico ma per gli altri è d’uopo l’esortazione ad una più attenta lettura delle normative!

 

 

Tutto questo fa scaturire un’ulteriore riflessione. A quando un corso di aggiornamento per Giudici di Attacchi specifico, approfondito, rigoroso, possibilmente tenuto da chi dispone di una lunga esperienza sul campo e i Regolamenti li conosce?