I lastricati di centinaia di anni fa, belli e suggestivi per noi, non sono il massimo per le andature del cavallo

 

 

Pietro Osenga il cocchiere di Lucca

 

 

Avevamo già trattato più volte l’argomento delle ferrature più adatte per il cavallo che traina la vettura pubblica di piazza e torniamo oggi sull’argomento per vedere se ci sono stati sviluppi positivi. Abbiamo raggiunto telefonicamente Pietro Osenga, Cocchiere a Lucca per sentire le ultime news. Pensavamo che alle 20 di sera fosse con i piedi sotto il tavolo, invece no! Pietro è sopra la sua carrozza e si prepara in questa fresca serata di agosto ad accontentare una comitiva di 18 turisti che quattro alla volta lo terranno impegnato per tutto il resto della serata. D’altronde, ci spiega Pietro, con questi picchi di caldo lui adotta gli orari degli “antichi contadini”; lavorare al fresco e riposare durante le ore calde. “Ho poi notato che dalle 18 in poi c’è un gradimento più alto da parte del pubblico grazie alle strade ben illuminate, bar, chioschi e terrazze dei ristoranti con 1000 luci colorate e rallegrati da improvvisati musicisti, con la complicità del sole che si nasconde fino a sparire dietro le alte torri per lasciare spazio a quella tipica frescura serale che mai abbandona le sempre ombrose viuzze del centro storico di Lucca”. In questi giorni Pietro ha spedito in Austria un “set” completo di otto ferri con relative gomme ad un vetturino austrico che si è subito complimentato con lui. “Non avevo dubbi”, esclama Pietro, “lo sanno tutti che noi italiani siamo popolo di navigatori, inventori, artisti ecc.”

 

Lastricati in porfido scivolosi? Problema risolto!

 

Molti di noi hanno acquistato scarpe di una nota marca che avevano come messaggio promozionale il detto “La scarpa che respira”. Una bella soluzione per i nostri piedi nei caldi mesi estivi. Le cose non cambiano per il nostro amico cavallo il quale, lavorando su asfalti o lastricati scivolosi, gradirebbe se possibile qualche confort in più. A questo ci ha pensato un professionista delle redini lunghe “turistiche” e pure con la qualifica, non da poco, di maniscalco: stiamo parlando di Pietro Osenga, cocchiere in quel di Lucca.

 

A sera si toglie la soletta in gomma e lo zoccolo respira!

 

Il ferro “gommato antiscivolo”

Vediamo ora in breve le caratteristiche tecniche di questo ferro e relativi vantaggi. Per tutti e non solo per gli addetti ai lavori, vedendo le fotografie di seguito è facilissimo intuire in cosa consiste questa ferratura: applicare una soletta in gomma sotto il ferro del cavallo in modo che non scivoli. Tanti addetti ai lavori sapranno poi che un tipo di ferri simili, denominati “napoletane” sono anni e anni che si trovano in commercio e che vengono utilizzati. La novità che risiede nel ferro “brevettato” di Pietro, è che i modelli da tanto in uso (napoletane) sono inchiodati tra ferro e zoccolo e si tolgono solo ad ogni cambio di ferratura (40 giorni); al contrario i ferri innovativi ideati dal geniale Pietro con un rapido “giro di vite” si tolgono tutte le sere e il cavallo … ringrazia!

 

Le fasi del montaggio

 

Vantaggi – Il più evidente è quello appena citato: in particolare nei mesi estivi con alte temperature gomma e asfalto possono creare problemi nel “fettone” del cavallo. Abbiamo poi il vantaggio della gomma che ammortizza i colpi. Esattamente come nei primi anni dell’800 quando l’invenzione della gomma servì a sostituire la cerchiatura di ferro delle ruote delle carrozze. Se nelle ruote delle carrozze arrivano meno vibrazioni è chiaro che durano di più e si rompono di meno, stessa cosa avviene sui tendini del cavallo quando un massa di circa 100 kg (per ogni anteriore) sbatte sul duro selciato. Un’altra problematica presente sempre più spesso è rappresentata dai cocci di vetro di bottiglia e lattine accartocciate che a zoccolo “nudo” con il solo ferro possono conficcarsi pericolosamente nella “forchetta” del cavallo. Purtroppo se capita, oltre al dolore per il povero animale, subentra subito una zoppia che costringe il cavallo ad un assoluto riposo anche per 30 giorni. Anche in questo caso la gomma protettiva ci aiuta perché impedisce che qualsiasi corpo estraneo si infili sotto lo zoccolo.

 

Vetturini, fiaccherai, cocchieri montiamo le gomme antiscivolo al cavallo! Se uno dei nostri cavalli scivola e cade a terra lo vedremo in mondovisione per due anni filati!  (Anche se da nostre statistiche dettagliate e precise l’argomento interessa lo 0,7% della popolazione).

 

 

Abbiamo tutti sotto gli occhi alcune immagini risalenti a svariati anni fa di un cavallo accidentalmente scivolato sull’asfalto bagnato. Da quel giorno in poi, come al solito, centinaia di cavalli, accuditi con amore e passione dai loro proprietari, hanno continuato a lavorare nel comparto turistico registrando sotto il punto di vista statistico l’eccellente record di cavalli morti … nessuno (zero).

 

PALII

In dieci anni morti circa cinquanta cavalli

I palii sono corse di cavalli spinti al massimo delle loro velocità su tracciati urbani caratterizzati da curve strette, a volte con presenza di angoli a spigolo (Palio di Siena), protezioni rigide, fondo asfaltato o lastricato ricoperti da terriccio spesso collocato senza alcuna cognizione tecnica (Asti). I percorsi sono a volte improvvisati (Feltre) o “rattoppati” (Ferrara).      http://www.lav.it/aree-di-intervento/cavalli/palii

Il palio più famoso, quello di Siena, si corre due volte l’anno, il 2 luglio ed il 16 agosto. È una gara rischiosa e spesso teatro di incidenti: dal 1970 al 2015 sono morti circa 50 cavalli.

https://www.linkiesta.it/it/article/2015/08/15/il-palio-di-siena-lultima-cosa-sacra/27068/

 

Leggere e informarsi fa sempre bene al cervello, inoltre si possono sentire opinioni diverse, per poi meglio valutare. L’importante (raccomandiamo noi) è che le valutazioni e le opinioni vengano fatte nell’attuale periodo storico e rispettando sempre le Priorità!  Non possiamo più tollerare manifestazioni di “odio razziale” nei confronti di una categoria di lavoratori autonomi (vetturini di piazza) che pagano regolari tasse e con libertà di esercitare la professione secondo le leggi in vigore nella Repubblica Italiana. La categoria dei guidatori di carrozze l’abbiamo sentita molto calma e ponderata nelle proprie valutazioni, per tutti gli altri desiderosi di combattere, spostiamo il baricentro della battaglia sul tema; “Perchè il cavallo del Palio SÌ!  E il cavallo del vetturino sotto il sole NO?”  

https://www.firenzetoday.it/cronaca/cavalli-caldo-fiaccherai-regolamento.m5s-lav

https://www.quinewsfirenze.it/cavallo-sotto-il-sole-a-39-gradi-vetturino-multato.htm

https://www.agi.it/cronaca/firenze_si_mobilita_contro_uso_cavalli_su_carrozze- 944191/news/2016-07-16/

 

Voci di corridoio ci informano di un sit-in e relativa manifestazione non violenta di un gruppo di lavoratori e appassionati di redini lunghe che si sono sentiti feriti nel proprio orgoglio dai termini offensivi e irrispettosi delle altrui professioni. Vi comunicheremo quanto prima il luogo della protesta.