Il nonno Pasquale alle prese con incudine e martello

 

A Sarno troviamo ancora il restauratore di carrozze “O Mannese”

Eccoci arrivati a Sarno, comune di oltre 30.000 abitanti in provincia di Salerno. Situato ai piedi del Monte Faro, Sarno è attraversato dall’omonimo fiume, che dà il nome sia al paese che alla valle, un tempo definita Real Valle per le sue terre fertilissime. Siamo qui per incontrare la famiglia Orza, da tre generazioni impegnata nell’arte di costruire, restaurare e riparare carri, calessi e carrozze. Un viaggio il nostro che potremmo definire “a grande richiesta” viste le tantissime domande di informazioni che ci arrivano in redazione, riguardo a restauratori di carrozze. Se per gli abitanti del nord Italia riusciamo a fornire quattro o cinque indirizzi utili, al centro-sud facciamo più fatica. In tutti i casi dobbiamo accontentarci: la nostra società da oltre 100 anni si è specializzata sull’automobile e non è colpa di nessuno se il mondo va avanti. Negli ultimi anni, a causa dello stress da autostrada, dell’inquinamento e dello sviluppo prepotente del turismo rurale, si registra una piccola impennata nelle richieste di antichi mezzi a trazione animale e cavalli idonei al traino. Donato e Pasquale Orza, attenti a queste trasformazioni, da anni portano avanti l’attività di famiglia, tramandata dal nonno Pasquale. Sentiamo dagli interessati la bella storia che hanno da raccontarci arricchita dalle suggestive immagini dell’album di famiglia.

 

Il nonno Pasquale Orza alla forgia

 

Il nonno Pasquale Orza intento alla costruzione di una ruota da carro

 

Controllo della “campanatura” delle ruote

 

Pasquale Orza: ” Mio nonno nasce nel 1915 a Sarno,  un  paese della provincia di Salerno già all’epoca  molto industrializzato grazie alla presenza di importanti filande inglesi, tedesche e francesi come le famose  Buchy, Strangman, Turner, Franchomme e l’italiana D’Andrea, che edificarono gli  stabilimenti tessili lungo le rive del fiume Sarno a quei tempi navigabile.

Mio nonno Pasquale inizia ad apprendere il mestiere  di carradore – detto anche “O’ mannese” nel nostro dialetto popolare (costruttore e restauratore di calessi, carrozze e carri agricoli) – all’età di soli 14 anni presso la bottega del proprio papà nonché mio bisnonno; lascia il mestiere chiamato alle armi negli anni ’40 per l’ultimo conflitto mondiale.

Durante il periodo bellico conosce un signore di nome Gianni, suo commilitone, anch’egli maestro d’ascia e forgiatore che lavorava presso la conosciuta ditta F. Zambelli in Bologna.

Finita la guerra decisero di comune accordo di riavviare la bottega artigiana, questa volta con l’aiuto dell’amico Gianni iniziando così  a costruire calessi eleganti, carrozze leggere e ad effettuare restauri di vario tipo. La collaborazione andò avanti per anni. Mio nonno era un artista, si occupava del legno, del ferro, filettava, cuciva, insomma un po’ di tutto collaborando con sellai e tappezzieri. Intanto nella bottega di famiglia cresceva mio padre Donato che un po’ per gioco un po’ per la passione dei cavalli, imparava anche lui a colpo di martello, scalpello e pennello il mestiere di mastro carradore (cosa che in seguito capiterà a me); ad oggi mio padre ed io a mia volta portiamo avanti la tradizione di famiglia restaurando e costruendo calessi, carrozze e ruote.

 

Pasquale Orza oggi intento alla filettatura di una ruota

 

Pasquale Orza anni orsono in veste di giovanissimo  “garzone di bottega”

 

La costruzione di una ruota dopo migliaia di anni resta sempre un capolavoro d’arte … incompreso!

 

 

 

Il cerchione in ferro rovente applicato alla ruota viene raffreddato con acqua fredda

 

Anno 2018, le tecniche costruttive e di finitura delle ruote sono rimaste quelle di migliaia di anni fa (e chiaramente funzionano benissimo)

 

Ruote ricostruite nei minimi dettagli

 

Cena di Gala a Villa Manin giugno 2018. Corso FISE per aspiranti Giudici di Tradizione da sin. Donato Orza, Lucio Formisano e Pasquale Orza

 

Nella foto in alto vediamo Donato Orza con il figlio Pasquale in versione elegante come esige il copione per le grandi occasioni. Se anticamente certe tecniche costruttive e piccoli segreti venivano tramandati oralmente per passaparola, ai tempi d’oggi, dobbiamo ammetterlo, le cose sono più semplificate e decisamente migliorate. Infatti il “Corso per aspiranti giudici FISE” ha dato modo a tante realtà del mondo degli attacchi di implementare il ricco bagaglio culturale sul variegato mondo dei trasporti a trazione animale

“Le carrozze raccontano”,  questo il titolo del percorso formativo per i Giudici di Attacchi FISE organizzato dall’Avv. Carlo Misasi, responsabile del Dipartimento Attacchi FISE. Il percorso formativo ha toccato cinque tra i più importanti musei italiani, alcuni pubblici e altri privati, all’interno dei quali si sono svolte conferenze e dibattiti su tematiche di volta in volta differenti. Nel partecipare a questo corso di formazione Donato e Pasquale Orza hanno sicuramente dato un valore aggiunto alla già alta qualità della loro attività artigiana di restauratori e costruttori di carri e carrozze. Dopo le accurate visite ai siti museali, supportati dai più autorevoli relatori italiani del settore, Pasquale e Donato sapranno dare ai loro clienti il giusto e autorevole consiglio su di una filettatura, una tappezzeria oltre al colore più appropriato per il legno in oggetto.

Concludendo: in questa bottega artigiana di antiche origini e tradizioni non troverete solo il falegname o il fabbro che vi modella il manufatto come più vi pare e piace, ma al contrario troverete due abili e fidati conoscitori delle origini e della storia di questi antichi mezzi a trazione animale che sapranno guidarvi con esperienza e buon gusto al restauro del vostro antico e amato “legno” secondo regole ben definite e codificate attraverso i secoli.

Per un consiglio, un preventivo o anche una chiaccherata tra amici con la stessa passione ecco i contatti: Cell. 334.30 944 38  –  pakyorza@hotmail.it   

Pasquale e Donato Orza per la vostra carrozza non faranno miracoli ma … ci vanno molto vicini!

 

Donato Orza impegnato in una difficile ricostruzione

 

Per mantenere in vita le antiche tradizioni e gli antichi mestieri non basta andare in una biblioteca a sfogliare un libro o in un museo, quando è possibile si dovrebbe vedere dal vivo il mezzo a trazione animale con l’animale “attaccato” in pelo, ossa e criniera e poi, in religioso silenzio, ascoltare quello che vi dice il guidatore del mezzo. 

A seguire alcuni esempi di restauri a regola d’arte eseguiti nella Bottega artigiana di Donato e Pasquale Orza.