L’UNIONE FA LA FORZA – esattamente questo è stato l’asso nella manica che ha trasformato un evento inedito in un grande successo!

 

Tutto è pronto ad accogliere gli appassionati di attacchi sportivi per il “Memorial Enzo Antonini” aperto a tutti

 

Artefici innanzitutto mamme, papà, amici, simpatizzanti, che per tutta la settimana si sono rimboccati le maniche per non trascurare nessun particolare che potesse rendere la festa più bella. E ci sono pienamente riusciti! A loro quindi il primo grazie. I preparativi sono sempre tanti, dalla cartellonistica ai palloncini portatori, come vedremo, di un messaggio speciale, dall’allestimento dei campi di prova e di gara, compresi i due coreografici ostacoli fissi, all’organizzazione di un posto ristoro con tanto di tavoli all’ombra degli alberi per ritemprarsi dalla calura, dagli spazi assai generosi per accogliere gli ingombranti mezzi per il trasporto di cavalli e carrozze, all’allestimento dell’efficiente segreteria dove nulla è stato lasciato al caso in termini di correttezza sportiva e burocratica, e a tutto il resto che una manifestazione di questo tipo inevitabilmente comporta. Tutto ciò ha garantito ai convenuti un’accoglienza non solo festosa, ma permeata di quel sentimento di appartenenza che voleva essere il giusto tributo al dott. Antonini, veterinario e appassionato di attacchi e della razza Haflinger in particolare, prematuramente scomparso e a cui era intitolato appunto l’evento “Memorial Enzo Antonini”. Per tributargli il giusto riconoscimento si sono presentanti tanti appassionati che lo hanno conosciuto ed apprezzato e che non si vedevano da qualche tempo sui campi di gara; ad essi hanno fatto da corollario le tante nuove leve, sia junior che senior, oltre a qualche concorrente che solitamente frequenta altri circuiti, nell’ottica di eliminare finalmente quelle barriere che non giovano a nessuno, men che meno allo spirito di una sana attività sportiva. Alla fine comunque tutti o già tesserati FISE o messi in regola per la giornata e tutti coperti da assicurazione e tutti felici di poter partecipare con esborsi davvero contenuti.

 

Curati nei minimi particolari sia la scenografia che le caratteristiche tecniche

 

La regia di tutto ciò è stata sapientemente ideata e condotta in primis dalla vedova del dott. Antonini, Maria Luigia o più familiarmente Marisa (a molti nota con lo pseudonimo adottato su facebook di Ayoka La Perla), con la loro bellissima figlia Alessandra, coadiuvate dal gestore del centro ospitante, la Scuola Federale di Attacchi Scuderia S. Giorgio, Dalmazio Bertulessi. Bisogna riconoscere che hanno veramente portato a termine un lavoro splendido. Grazie, non solo per il lavoro, ma per lo spirito con cui il progetto è stato realizzato!

 

Concorrenti, groom e tecnici si concentrano per memorizzare i percorsi

 

Provvidenziale la scelta di organizzare nella giornata precedente l’Open Day uno stage organizzato dal Comitato Regionale Lombardo per i giovanissimi, soprattutto per quelli che si stanno preparando a rappresentare la Lombardia alle prossime Ponyadi di fine agosto a Roma. Sotto le direttive precise ma bonarie del docente incaricato, Alberto Tosi, affiancato dai Tecnici preparatori Larissa Lombardi, Emilio Gamba e Dalmazio Bertulessi e dalla veterinaria e capo equipe Manuela Marchetti, si è così creato tra i giovani nei due giorni di condivisione di un comune progetto una meravigliosa complicità, pur con la leggerezza data dall’età ancora impostata sul divertimento, dove anche l’impegno serio deve essere vissuto come un bel gioco.

 

Sabato mini driver a scuola di attacchi prima di affrontare le gare del giorno seguente

 

La gara, i cui aspetti particolari sono stati sapientemente gestiti dalla giudice FISE Tatjana Falconi, ha visto ben 30 partenti ai quali va un ringraziamento speciale per aver deciso di esserci. Da notare come TUTTI, anche quelli meno avvezzi, si siano presentati al giudice in abbigliamento più che decoroso, con tutte le protezioni prescritte, con i cavalli/pony lustrati a dovere e le carrozze che sembravano nuove fiammanti. Bravi, è stato bello assistere alle vostre performance e speriamo che sia l’inizio di una lunga serie destinata a diventare una gradita consuetudine!

 

La giudice Tatjana Falconi illustra le caratteristiche del percorso, il costruttore Pietro Ghislandi osserva attentamente e lo speaker Marco Grossi illustra ed intrattiene gli spettatori

 

In genere si è notato un notevole progresso da parte dei giovanissimi che ce la stanno veramente mettendo tutta per vedere riconosciuto il loro talento. Questa la lista dei binomi selezionati per le Ponyadi 2018: le sorelle Giorgia e Benedetta Brillantino, Alessandra Villaschi e Giulia Ranzetti della Scuderia S. Giorgio, Chiara Berton e Iris Petenzi del C.I. Ruk, Chiara Bombelli, Greta Bignamini e Laura Ramella del Pony Club Ca’ Chiodelli. A loro possiamo solo augurare di portare a casa tante medaglie, ma siamo sicuri che in ogni caso metteranno a buon frutto l’impegno profuso da loro, dai loro tecnici e dalle famiglie nel lungo e proficuo percorso di preparazione.

 

Ecco all’opera i binomi selezionati per le Ponyadi 2018 in rappresentanza della Lombardia

 

Presenti anche 3 dei 5 lombardi che andranno a rappresentare l’Italia ai prossimi Campionati Europei per giovani guidatori in Ungheria a metà agosto: Sara Bombelli, Alessandro Bonetti e Francesca Consolini, (quest’ultima costretta al ritiro prima di entrare in campo) che faranno parte della squadra selezionata insieme ad Andrea Pili e Gabriele Grasso, ed ai quali si affiancherà l’unica driver di fuori regione, la piemontese Virginia Sategna. Per loro sarà un appuntamento importante perché dovranno vedersela con la crème de la crème dei giovani europei e il compito non sarà facile. Basti pensare che nella sola Germania si terranno il prossimo fine settimana i campionati nazionali under 16 e under 25 e gli attacchi iscritti, usciti vincitori dalle gare di selezione del proprio Land, sono … 133! Sì, non c’è un errore, sono davvero tanti ed i migliori sono già in lista per l’Ungheria! Se tuttavia le prestazioni fornite all’ultimo europeo due anni fa da parte dei nostri driver ancora inesperti sulla scena internazionale sono state decisamente positive, quest’anno, con una crescita qualitativa sia loro che dei loro pony e/o cavalli i nostri “azzurrini” certamente dimostreranno di essere degli avversari temibili in tutte e tre le prove. Noi come al solito li sosterremo da lontano senza mai perderli d’occhio: l’Italia è con voi!

 

In alto due dei binomi selezionati come portacolori italiani ai Campionati Europei Giovani Guidatori in Ungheria a metà giugno. Sotto una nuova leva che sta cercando di emularli

 

In quanto ai seniores, si sono visti tanti attacchi di driver noti che hanno portato a termine una prova decisamente in linea con i progressi fatti, ma anche tra i neofiti alcuni si sono distinti per una guida molto corretta ed efficace, per quella che in gergo viene definita come “una buona mano”. Sarebbe auspicabile che questi ultimi non lasciassero cadere nel nulla il loro talento ed ambissero a prestazioni più costanti e in crescendo verso obiettivi più impegnativi ma anche di maggiore soddisfazione personale. I campi di gara vi aspettano: non mancate!

 

Haflinger a tutto campo: belli, bravi e simpatici!

 

I guidatori seniores si danno battaglia, dai principianti agli esperti (con nuovi cavalli)

 

Il percorso in sé, preparato con il giusto connubio di tecnicità e scorrevolezza dall’inossidabile Pietro Ghislandi, ha voluto essere una combinazione tra divertimento e concorso ed in questo senso è stato ideato un tracciato misto: i concorrenti affrontavano dapprima un percorso coni a punti, poi avevano qualche istante per prepararsi ad affrontare un primo ostacolo fisso cronometrato al quale, dopo un breve intervallo per riprendere la serenità necessaria, ne faceva seguito un secondo, sempre cronometrato. Alla fine veniva estratta a sorte la composizione dei team per giungere ad un risultato finale di squadra utile ai fini delle premiazioni nelle quali comunque nessuno è rimasto a mani vuote.

 

Le pariglie non possono mancare – anche se è una categoria che purtroppo continua ad assottigliarsi

 

Ottimo il servizio di speakeraggio fornito dal disinvolto e ormai collaudato Marco Grossi, che oltre ad essere tecnicamente preparato in quanto tecnico di attacchi, dispone di una scelta infinita di generi musicali che hanno riempito l’aria di note gioiose.

In attesa dei premi, una gradita visita da parte del Cav. Vittorio Orlandi accompagnato per l’occasione da Diego Vanoli che hanno voluto rendersi conto personalmente di cosa bollisse in pentola nel settore degli attacchi lombardi. Una preziosa occasione per uno scambio di idee sulle migliori strategie da mettere in campo per raggiungere uno degli scopi principali a livello regionale: fare in modo che vi sia una maggiore partecipazione agli eventi, creando le situazioni più idonee di aggregazione tra appassionati di diverse provenienze affinché a trionfare, in condizioni di correttezza sportiva e in tutta sicurezza, sia finalmente la passione comune per uno sport accattivante come quello che ruota intorno a cavalli e carrozze.

 

L’intero staff che ha dato vita all’Open Day, il Cav. Vittorio Orlandi sonda i possibili sviluppi del settore, il team del C. I. Ruk al completo, il più giovane fan (Andrea Gamba) e la più giovane aspirante guidatrice

 

Coppe per i primi classificati, eleganti berretti grigi e gialli appositamente fatti ricamare con il logo dell’evento e offerti dalla Unipol SAI di Darfo Boario Terme, coccarde dei due centri che hanno unito le loro forze per dar vita alla manifestazione e tanti, tanti premi per tutti, sia de L’Erbolario con degli ottimi prodotti di bellezza ed accessori, che di altri a tutti i membri delle squadre, alla concorrente più giovane, al concorrente con il cavallo più anziano e al concorrente più “maturo”.

 

Pioggia di premi per tutti

 

Premiazione delle squadre

 

Premi speciali per il guidatore più “maturo”, Franco Franchi, la guidatrice più giovane, Chiara Bombelli, e il guidatore con il cavallo più anziano (Carlo Mascheroni)

 

Dopo un doveroso riconoscimento ai tecnici ed organizzatori, la consegna all’ideatrice dell’evento, Marisa, di un contributo da parte del Comitato Regionale FISE presentato dal referente regionale, Maurizio Morbis, quale incentivo ad organizzare altri appuntamenti di questo tipo. A conclusione, su incarico del Coordinatore del Dipartimento Attacchi FISE, Avv. Carlo Misasi, alla famiglia di Enzo Antonini è andata una targa ricordo con la seguente motivazione:

 

Marisa e Alessandra Antonini con il referente attacchi per la regione Lombardia, Maurizio Morbis

 

“Buongiorno a tutti. Mi scuso per non aver potuto partecipare a questo bellissimo evento e ringrazio la famiglia del Dottor Antonini per averlo organizzato e aver dato spazio alla Federazione Italiana Sport Equestri.

Ringrazio pure il circolo RUK per la preziosa attività, il tempo e l’impegno dedicati giornalmente alla nostra disciplina e per l’attenzione che rivolge ai giovani.

In questa giornata di sport, importante, ho ritenuto di offrire alla famiglia del dottor Antonini, alla moglie Marisa e alla figlia Alessandra, una piccola attenzione a nome del dipartimento attacchi e, più in generale, della FISE.

Con stima e gratitudine

Carlo Misasi”

Particolarmente commovente l’epilogo finale con la liberazione da parte dei giovani driver di tanti palloncini gialli (il colore che contraddistingue il C.I. Ruk e le sue “canarine” nel quale Antonini operava) come una miriade di saluti che salivano verso i pascoli infiniti del cielo.

 

Tanti palloncini gialli salutano Enzo

 

 

A stemperare la commozione, rinfresco finale con una luculliana spianata di affettati generosamente offerti dal C.I. Ruk e preparati da Giacomo Consolini, papà di Francesca, che di salumi se ne intende ed al quale nessuno si è lesinato dal dimostrati il proprio gradimento, ma anche salatini e torte di ogni tipo.

 

Qualche vecchia conoscenza, tanti volti nuovi, ma tutti ugualmente prodighi di apprezzamenti

 

Insomma, un OPEN DAY DEGLI ATTACCHI pienamente riuscito che speriamo preluda ad altre manifestazioni di questo genere volte soprattutto ad aggregare. Per una volta niente sigle, niente fazioni, ma il semplice desiderio di praticare tutti insieme un’attività sportiva cimentandosi in percorsi di un certo livello in ambiente controllato, con l’ambulanza a bordo campo e sotto la supervisione di personale specializzato pronto ad intervenire sia con utili consigli che con mano ferma, ove ciò si rendesse necessario. Ma qui non ce ne è stato bisogno: tutto si è svolto nel massimo della correttezza e sempre con il sorriso sulle labbra. E’ questa sicuramente la più grande vittoria!