I cavalli sono stati la grande passione della sua vita e i cavalli lo hanno accompagnato nell’ultimo viaggio.

Martedì, 4 luglio 2017, a dare l’estremo saluto ad Elio Vitton Mea c’era tutta la popolazione di Rivarolo Canavese, ad iniziare dal sindaco, dagli amici, dai tanti appassionati di cavalli, da coloro che avevano intrattenuto rapporti professionali con “il geometra” per terminare con gli appartenenti alla sua squadra dei carri da getto dello Storico Carnevale di Ivrea: i Boia del Tiranno.

Cresciuto con la passione dei cavalli in un ambiente dove se ne respira la simbiosi per 365 giorni all’anno, era stato insieme a Domenico Moia tra i primi che avevano tentato il salto da Ivrea ai concorsi di attacchi nazionali ed internazionali, fino a partecipare come portacolori dell’Italia, insieme a Mattavelli, Gargallo e Mascheroni, ai WEG di Roma del 1998 nella categoria tiri a quattro. Se l’esito in quell’occasione lasciò un po’ di amaro in bocca per l’eliminazione della squadra tricolore, era stata comunque una grande vittoria l’aver portato in gara a quei livelli quattro tiri a quattro ed Elio aveva fatto parte di quel piccolo miracolo tuttora imbattuto.

L’anno seguente, dopo aver ottenuto le necessarie qualifiche, si ripresentò ai Campionati del Mondo di Kecskemet in Ungheria, questa volta nella categoria pariglie con Tommaso Gargallo ed Emilio Gamba, ma l’esito, a causa della zoppia di uno dei suoi cavalli, fu analogo al precedente. In seguito frequentò ancora per una manciata di anni i campi di gara ma sempre più sporadicamente fino ad allontanarsene completamente.

In anni recenti l’interesse per le competizioni si è concentrato sulla partecipazione ai concorsi di tradizione, lasciando tuttavia le redini al cocchiere e godendosi la manifestazione come passeggero accanto alla sua compagna di una vita, Laura Novaretto.

Quello che lo ha visto protagonista senza soluzione di continuità è stato lo Storico Carnevale di Ivrea: un appuntamento a cui non avrebbe mai rinunciato. Anzi: ad un certo punto si sobbarcò persino l’onere di mantenere nelle sue strutture una coppia di buoi da attaccare al Carro della Mugnaia.

La prematura scomparsa della sua compagna solo poche settimane fa è stata probabilmente la causa del profondo sconforto che lo ha portato, all’età di 65 anni, a porre fine alla sua esistenza terrena dopo oltre quarant’anni di vita insieme.

Tutto il mondo degli attacchi se lo immagina ora ricongiunto alla sua cara Laura mentre scorrazza nell’immensità del cielo alla guida del Grande Carro. RIP Elio!

Per le foto si ringraziano Doriana Mino e Giovanni Vitale