Così è stata, quest’anno più che mai, la manifestazione sivigliana che ha visto eccezionalmente coincidere il IV Concorso Internazionale di Attacchi di Tradizione (CIAT) con l’inizio della XXXII edizione della tradizionale Feria de Abril. Questa concomitanza aveva impensierito gli organizzatori almeno quanto i cieli nuvolosi di sabato 30 aprile, ma i numeri non lasciano adito a dubbi sul successo di entrambe le anime di questo evento, anche grazie alla tregua concessa dalla pioggia.

 

Andrea Cortesi durante il IV Concorso Internazionale Attacchi di Tradizione di Siviglia

 

IL CONCORSO

Il Concorso Internazionale ha visto in campo 77 concorrenti tra cui anche il nostro Andrea Cortesi, oltre a 3 attacchi fuori concorso perché appartenenti alla dirigenza del Comitato Organizzatore, impegnati ad accogliere le autorità e senza contare l’attacco della grande star dell’evento, Pasquale Beretta, con tanto di uniforme storica di ufficiale zarista, che si è esibito in rappresentanza della Russia, nazione ospite della manifestazione.

A titolo di cronaca, il Concorso è iniziato nella mattinata di sabato 30 aprile con una sfilata per le vie cittadine e sosta nella spettacolare Plaza de Espaňa per la prova di presentazione valutata da 4 giudici: il francese Christian de Langlade, Presidente AIAT, il belga Koen Depaepe, il portoghese Eduardo Jorge Mira Cruz e il sivigliano Raimundo Coral. Gli attacchi si sono poi diretti verso il Parco di Maria Luisa per una trottata di regolarità della durata di circa un’ora a conclusione della quale, nel Prato di San Sebastian, gli attacchi si sono cimentati nella prova di maneggevolezza a cui è seguita la premiazione. Il Grand Prix per il migliore attacco di tutto il concorso è andato a Elisabeth Planas Cano di Gerona, alla guida di un Break Wagonette attaccato a singolo, a testimonianza del fatto che non sempre la presenza di un tiro a quattro, di un attacco appariscente, di una carrozza imponente con un nutrito gruppo di passeggeri a bordo nei loro abiti più eleganti sono una garanzia di vittoria.

 

Elisabeth Planas Cano di Gerona, vincitrice del Grand Prix come miglior attacco in assoluto di tutto il concorso

 

Dei 77 attacchi, 32 erano guidati da professionisti – un settore che crea numerosi posti di lavoro –  e 45 da amatori, con un costante incremento delle signore alle redini lunghe che si sono attestate su 12 concorrenti. Anche per quanto riguarda il tipo di attacco si è visto, rispetto al passato, una crescita dei singoli (16) e per la prima volta ha partecipato un van per le consegne presentato dalla ditta Cruzcampo, uno dei principali sponsor, e rappresentato da un vistoso carro rosso degli anni quaranta, recentemente restaurato. Come sempre molto colorati i 30 attacchi “a la calesera”, ricchi di pon pon, sonagliere, finimenti molto particolari con le collane chiuse in alto ed aperte verso il basso, rispetto ai 47 attacchi all’inglese, molto più compassati e rigorosi, tra cui spiccava persino un Hansom Cab. Delle 19 carrozze da città, 11 da parco, 22 da campagna, 22 sportive e 2 Park Drag, solo 5 le repliche di modelli antichi. In Spagna la cultura della Tradizione ha veramente l’iniziale maiuscola!

 

L’attacco “a la calesera” è un tripudio di pon pon, in questo caso tutti in tinta con l’abbigliamento dell’equipaggio e le parti in pesante tela dei finimenti

 

Molti i premi speciali, per non scontentare proprio nessuno, nemmeno i numerosi passeggeri a bordo. Ecco così non solo il trofeo al miglior guidatore di attacco “a la calesera” e il trofeo al miglior cocchiere professionista, ma anche il trofeo per la più bella mantiglia – una tradizione che stava scomparendo e che grazie a questa manifestazione sta recuperando terreno come abbigliamento di gala -, per il miglior copricapo e per i più accattivanti abiti femminili modello “flamenco” indossati sia dalle signore che dalle bambine.

 

 

La mantiglia è il tipico copricapo femminile che sta vivendo una riscoperta e alla quale è stato dedicato un trofeo speciale

 

Tra le particolarità che hanno caratterizzato l’edizione 2017 del concorso troviamo un ritorno degli attacchi di pony e ben 6 concorrenti di età inferiore ai 18 anni. Vedette assoluta Manuel Ortiz Alvarez, alunno di 3° elementare, con un pony singolo ed una bella carrozzetta d’epoca molto ben conservata; non da meno tuttavia le evoluzioni di altri giovanissimi alla guida di pariglie e persino di tiri a quattro. Molto è stato fatto negli ultimi tempi per la diffusione della cultura degli attacchi presso i giovani da parte del Real Club de Enganches de Andalusia (RCEA), organizzatore dell’evento insieme alla municipalità di Siviglia e alla Real Maestranza de Caballeria. Nell’ambito di una campagna divulgativa presso un certo numero di collegi cittadini, sono state tenute vere e proprie lezioni sulla storia delle carrozze, sulle varie tipologie di vetture, sui diversi modi di attaccare e su tutto quanto attiene alla tradizione culturale tanto legata a questa terra, fino ad alleggerire la didattica con numerosi aneddoti che hanno calamitato l’attenzione dei giovani e giovanissimi. Per far meglio comprendere in maniera diretta quanto spiegato in teoria, un migliaio di studenti sivigliani ha poi ricevuto in omaggio un biglietto gratis per assistere alla presentazione conclusiva degli attacchi nella Real Maestranza de Caballeria. Significativo quanto asserito dal Vice Presidente del RCEA, Luis Torres de la Rubia che, nonostante fuori concorso, non ha esitato a partecipare con il suo attacco, facendo salire a bordo le sue nipotine con tanto di abito flamenco, al solo scopo di “trasmettere la passione per gli attacchi alla futura generazione”.

 

Alcuni dei sei giovanissimi concorrenti che si sono destreggiati con maestria nella guida, dal singolo, alla pariglia, al tiro a quattro. In alto a sinistra il vincitore tra gli juniores

 

LA MAESTRANZA

Terminato nella giornata di sabato il concorso internazionale, domenica gli attacchi hanno goduto del privilegio di potersi presentare in tutta la loro magnificenza agli 11.000 spettatori che gremivano la Plaza de Toros de la Real Maestranza de Caballeria, la più antica arena di tutta la Spagna, la cui costruzione iniziò a metà del Settecento. Quale migliore occasione di questo spettacolo unico al mondo per rivendicare agli attacchi un’importante posizione di prestigio nel panorama culturale andaluso. “Nel resto dell’Europa le carrozze ci sono, però non scendono in strada come qui. La nostra città è un museo vivente, un crocevia nel quale confluiscono tutte le molteplici tipologie di attacchi. Inoltre si tratta di un settore in grado di generare molti posti di lavoro, sia in forma diretta che indiretta” sostiene Ramon Moreno de los Rios, vicepresidente del RCEA.

 

Un colpo d’occhio eccezionale dagli spalti gremiti di 11.000 spettatori sull’arena dove gli attacchi fanno bella mostra di sé

 

Al termine dello spettacolo dedicato agli attacchi, il pubblico è stato intrattenuto da alcuni coreografici numeri messi in atto dal gruppo messicano di Charros del Pedregal de San Angel, nel 40° anniversario dell’istituzione delle relazioni diplomatiche tra Messico e Spagna.

 

Uno dei numeri presentati dai Charros de Pedregal provenienti dal Messico

 

A SIVIGLIA C’ERA ANCHE LUI: ANDREA CORTESI

Andrea Cortesi e Signora con un Rally Car ed un cavallo PRE

 

Assiduo concorrente nei Concorsi di Tradizione in patria, Andrea Cortesi non era alla sua prima esperienza in terra Andalusa, avendo partecipato l’anno scorso al concorso di Jerez de la Frontera. Questa è ovviamente tutta un’altra storia, perché Siviglia è l’evento più importante in assoluto nel panorama delle manifestazioni di attacchi di tradizione in Spagna e in nessun’altra città si vivono gli attacchi nel corso dell’intero anno come qui. Per l’occasione Cortesi attaccava un cavallo singolo ad un Rally Car in legno naturale, sempre elegante come tutto l’equipaggio, ma mai sopra le righe.

 

Andrea Cortesi durante l’esibizione nella Real Maestranza de Caballeria

 

OSPITE D’ONORE: LA RUSSIA

In questa edizione l’invito quale ospite d’onore è andato alla Russia per celebrare il gemellaggio tra i due paesi con l’intento di promuovere entrambe le destinazioni turistiche, sostenendo gli scambi, rafforzando i legami turistici e favorendo una migliore comprensione reciproca. La Spagna è la quarta destinazione più visitata dai turisti russi e il RCEA vuole così onorare questo rapporto reciproco.

La presentazione nella Real Maestranza ha visto ospite sulla carrozza di uno degli organizzatori l’ambasciatore russo in Spagna, Yuri Korchagin; mentre l’attacco apriva per così dire le danze nella splendida cornice dell’arena, un quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica Chaikovski, diretta dal famoso maestro Vladimir Ivanovich Fedoséyev, faceva risuonare le note che conferivano allo spettacolo una connotazione magica.

 

L’Ambasciatore russo in Spagna Yuri Korchagin ed il quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica Chaikovski

 

La Russia targata Pasquale Beretta

Una lunga trasferta per il nostro Pasquale Beretta che aveva deciso per quest’anno di disertare il concorso; poi è arrivata la convocazione ufficiale con cui gli veniva comunicato di essere stato prescelto dagli organizzatori quale persona più meritevole a rappresentare la Russia in questa cerimonia di gemellaggio e allora come resistere? Un appassionato di attacchi come lui non poteva rifiutare l’invito e con le sue evoluzioni è riuscito ancora una volta ad entusiasmare il pubblico. Un sulky fuori dal comune, un cavallo super-addestrato e un abbigliamento che non poteva passare inosservato: tutti elementi in grado di sottolineare il successo di una vera star!

 

Pasquale Beretta con un antico sulky ed un cavallo PRE, con l’uniforme da ufficiale zarista, quale rappresentante d’eccezione del gemellaggio Russia – Spagna

 

Un grande onore per Pasquale Beretta quello di essere espressamente prescelto per una così importante ricorrenza

 Sempre nell’ambito del gemellaggio Spagna-Russia è stata allestita una mostra fotografica dedicata al “Museo russo del cavallo trottatore Orlov e della troika”, dove sono conservate fotografie, quadri, arti grafiche, pubblicazioni, bibliografie e oggetti d’arte (carrozze, finimenti, divise storiche). In quel museo è possibile avvicinarsi al mondo della razza più famosa di cavalli russi, i trottatori Orlov, e alla tipica vettura russa, la troika, nelle sue due varianti: con pattini da neve o con ruote per un impiego estivo.

 

LA FERIA E GLI ATTACCHI

Archiviato il concorso, ecco che per i numerosi attacchi sivigliani inizia la tradizionale settimana della Feria de Abril che anche quest’anno ha registrato oltre 3 milioni di visitatori. Ma i numeri incredibili non si fermano qui. A percorrere i viali dedicati al “paseo de caballos” c’erano circa 800 carrozze che si muovevano incessantemente dalle 12 fino all’imbrunire in mezzo a una folla immensa di amazzoni e cavalieri, da soli o con la dama seduta di traverso sul posteriore del cavallo, e di pedoni che improvvisavano balli vorticosi, turisti che con le loro macchine fotografiche si infilavano fin quasi sotto alle carrozze, donne e bambine sivigliane con abiti a volant dai colori sgargianti che si pavoneggiavano, mentre dalla fila interminabile di “casetas” usciva a volume stratosferico il suono della “Sevillana”, variante locale del flamenco.

 

El “Pasel de Caballos” lungo i viali della Feria, un assembramento che dura ininterrottamente da mezzogiorno fino all’imbrunire, quando i cavalli godono del meritato riposo mentre lo sherry scorre a fiumi

 

Ognuna delle più di mille casetas è montata su una base di tubi di metallo, ha il pavimento e le pareti di legno ed è ricoperta da un telone. Le casetas variano in quanto a tipo e grandezza. La maggior parte sono piccole e private: di famiglie, gruppi di amici o imprese. E’ importante sapere che hanno un carattere personale e privato e vi possono accedere solo amici, familiari o invitati. Andare in una di queste casette non é come stare seduti al bar con un amico: bisogna piuttosto pensare di essere in visita a casa di questo amico. Le casetas pubbliche sono quelle dei partiti politici e dei differenti distretti di Siviglia. Sono solitamente così grandi da poter ospitare chi non ha un propria caseta. Esistono già più di mille casetas, e la domanda per aprirne delle nuove è talmente alta che si sta pensando di trovare alla feria una nuova collocazione in un futuro non molto lontano.

 

L’imponente porta di ingresso provvisoria che ogni anno ricorda un monumento o un avvenimento legato a Siviglia, dove si consuma l’Alumbrao ovvero l’inaugurazione della Feria con l’accensione di migliaia di luci

 

Il grande evento d’apertura ufficiale della Feria de Abril è “el Alumbrao”, che inizia tutti gli anni con l’accensione di milioni di lampioni e lampade, la maggior parte dei quali all’entrata principale. La feria comincia generalmente due settimane dopo la Settimana Santa, e si conclude alla mezzanotte di una settimana dopo con grandi fuochi d’artificio che danno l’arrivederci all’anno prossimo. E Siviglia val bene un viaggio!

 

 

In attesa di qualche impressione a caldo dei due diretti interessati provenienti dall’Italia, non possiamo che augurarvi buona lettura e buona visione!

 

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Per le foto si ringraziano Eduardo Zamora Torres e Club-Enganches Cartagena (per gli appassionati molte altre belle immagini sulle rispettive pagine facebook)