Entriamo in “Casa F.I.S.E”. Tempo di elezioni nella prestigiosa Federazione Sportiva italiana e, come vuole la prassi, sono iniziate le “Consultazioni”. 

Assolutamente non ci dilungheremo più di tanto perché sappiamo benissimo che Voi Lettori venite da un “Percorso Elettorale/Referendario” che dura da anni! Siamo di fronte a svolte epocali che coinvolgeranno lentamente tutto il globo terraqueo e per forza di cose bisogna innovare, cosa, come e quando non si sa bene, però è giusto e doveroso provarci.  In questo 2017 si è ripresentato con discrezione e quasi in punta di piedi, un volto nuovo: Marco Di Paola.  Se la presentazione (avvenuta a onor del vero anni or sono) è stata quasi sussurrata, non altrettanto lo è il suo programma, che per tanti versi alza la voce su argomenti fino ad oggi avvolti in un preoccupante silenzio. Per stare in tema Attacchi, l’attuale Presidenza Orlandi ha portato risultati soddisfacenti in termini economici (euro), soprattutto se rapportati ad una disciplina tuttora considerata di nicchia, prontamente ricambiati dagli addetti ai lavori e atleti che hanno fatto egregiamente la loro parte.

Di seguito, sotto l’immagine, il link che rimanda al  programma elettorale del Candidato alla Presidenza F.I.S.E. MARCO DI PAOLA

 

Marco Di Paola

Marco Di Paola

www.marcodipaola.it    

CHI SONO E PERCHE’ MI CANDIDO

Mi chiamo Marco Di Paola e ho 48 anni.
Ho iniziato a montare da bambino con Adriano Capuzzo al Pony Club Roma. Ho svolto la carriera agonistica da Junior e Young Rider sotto la guida anche di Duccio Bartalucci e ho fatto i ritiri federali ai Pratoni del Vivaro con il Col. Raimondo d’Inzeo. Sono stato Ufficiale dei Carabinieri a cavallo nel Gruppo Sportivo.
Ho interrotto l’attività sportiva tra fine anni novanta e i primi anni del 2000 per dedicarmi a diventare campione nella professione. Sono laureato in Giurisprudenza e sono avvocato, però ho seguito una vocazione imprenditoriale. Gestisco un gruppo di aziende che opera nella filiera dell’edilizia e una start-up per la costruzione di aerei ultraleggeri. Sono marito, padre di 4 figli e ippogenitore di 3 splendide gemelle appassionate di pony. Sono comproprietario del glorioso Pony Club Roma. Sono comproprietario del circolo Asperteam che ho anche costruito a Roma. Sono cavaliere amatore e proprietario con un team di amici di una scuderia di cavalli di prima squadra di salto ostacoli che abbiamo affidato a Luca Marziani.

Perché mi candido: i grandi maestri che ho avuto mi hanno trasmesso questa enorme passione per lo sport equestre.  Oggi sono un imprenditore con un’organizzazione funzionante che mi consente di gestire il tempo con grande flessibilità. Sono in una fase della vita in cui mi piacerebbe contribuire alla crescita del nostro sport e alla costruzione di una Federazione moderna e al passo con i tempi .

Vorrei dimostrare che siamo un movimento di gente operosa, valida, onesta e in grado di allevare, far crescere e affermare cavalieri e cavalli italiani ai massimi livelli internazionali.

 

 

Marco Di Paola

Marco Di Paola

 

Alla luce di numerose interviste rilasciate ultimamente da Marco Di Paola alla Stampa di settore, io, Ermes Dall’Olio, ho voluto approfondire alcuni punti più vicini al mondo degli Attacchi. Di seguito Domande & Risposte.

1°Domanda:

Il settore Attacchi non può usufruire di particolari contributi perché non rientra nelle Discipline Olimpiche. Resterà anche in futuro un ostacolo insormontabile? Qual è la situazione in merito?

Ritengo molto improbabile che la disciplina degli attacchi possa trovare posto nelle Olimpiadi. E’ un peccato perché è una disciplina molto spettacolare, però a livello internazionale richiede strutture molto impegnative e soprattutto è praticata, ad alto livello, in pochi dei Paesi che fanno parte del Comitato Olimpico Internazionale.
Questo non vuol dire che, come accade per le altre discipline equestri non olimpiche, la FISE non debba destinare attenzione e risorse al settore.

 

2°Domanda:

Nel corso di una manifestazione di Attacchi di Eleganza a Lipiça in Slovenja ebbi modo di vedere come venivano gestiti i cavalli Lipizzani che sappiamo bene essere grandi cavalli “carrozzieri”. Anche noi in Italia alle porte di Roma abbiamo da anni un allevamento di Lipizzani. Possibile implementare e fare decollare quel settore di media importanza per un rilancio degli attacchi made in Italy?

L’allevamento dei cavalli sportivi di tutte le discipline comporta non solo passione ma anche considerazioni economiche legate al mercato. Oggi in Europa è possibile acquistare eccellenti cavalli ben addestrati per gli attacchi a prezzi molto ragionevoli.  Questo certamente non aiuta gli allevatori. Vedo quindi difficile uno sviluppo importante di questo settore dell’allevamento italiano nell’attuale panorama.

 

3°Domanda:

I “quattro gatti” dei siti web che si occupano dei reportage e delle foto di tutte le manifestazioni a redini lunghe sono riusciti ad amplificare lodevolmente la visibilità di questa disciplina sportiva in Italia e all’estero: per loro, ad oggi, tanti grazie ed una miriade di complimenti. Peccato che tra gli uni e gli altri non ci salti fuori neppure un panino con la mortadella! Sviluppi positivi nel settore Pubbliche Relazioni FISE in futuro?

Il mio progetto per una FISE moderna e al passo con i tempi prevede che la Federazione si doti di una struttura altamente professionale che si occuperà del marketing e della comunicazione. Sarà quella struttura a supportare nel modo migliore possibile chi si occupa di diffondere cultura equestre a ogni livello.

 

Ringraziamo il Candidato alla Presidenza FISE, Marco Di Paola, per l’attenzione nei nostri riguardi e anche a Lui un augurio per un sereno 2017.