Montecatini Terme – Sabato 13 agosto 2016 – 2°Giornata di “Incanto Liberty”
Nel caso qualcuno tra i tanti spettatori presenti alla serata inaugurale di venerdì 12 agosto fosse rimasto un po’ perplesso nel vedere Guidatori e Gentildonne vestite di tutto punto ma tutti con i “piedi a terra” senza carrozze e cavalli, oggi 13 agosto avrà modo di constatare di persona che a Montecatini Terme sono tutti presenti e al gran completo! Terminate le fasi preliminari delle doverose presentazioni, oggi la tanto attesa kermesse di Incanto Liberty entra nella sua fase più importante e spettacolare.
Sottolineiamo che il periodo storico a cui si attribuisce la parola “Liberty” coincide perfettamente con il momento in cui la perfezione e la bellezza del manufatto Carrozza raggiunse le sue più alte vette.
Restiamo aggiornati e per info. www.incantoliberty.it
Prima di assaporare con la vista una piccola panoramica fotografica degli eventi odierni, datati 13 agosto 2016, andiamo rapidamente a vedere alcuni dettagli di una carrozza originale d’epoca, datata presumibilmente fine ‘800 di proprietà del sig. Bruno Cotic, Socio AFAC (Associazione Friulana Appassionati Carrozze), residente in prov. di Gorizia.
Qualche cenno su questo Phaeton partendo dalla foto in alto. Vediamo il sedile con ancora il suo panno verde originale e la “seduta” del guidatore rappresentata da uno spesso cuscino detto “cuneo o bietta” idoneo a mantenere il giusto e corretto assetto di guida. Alla destra vediamo il posto riservato solitamente alla Signora che non dovendo guidare, per sua comodità era dotato di un appoggia schiena. Sempre sul sedile notiamo due accessori indispensabili, ora per tradizione, ma nel periodo Liberty soprattutto per utilità: il copricapo, in questo caso estivo, e la “copertina” per le ginocchia avente la funzione di non sporcare con il grasso delle redini l’abito e preservarlo al contempo da polvere e terra sollevati dagli zoccoli dei cavalli. Il cappello assolveva anche alla funzione di saluto. Un altro particolare interessante è rappresentato dal parafango laterale, posto sopra il fanale, che nella sua parte terminale è aperto a formare una “maniglia” per permettere a ospiti e guidatore di salire con più comodità e sicurezza. Per quanto riguarda il fanale dotazione d’obbligo è la candela che anche negli odierni concorsi di Tradizione ed Eleganza vuole con lo stoppino già acceso almeno una volta per facilitare l’operazione di una nuova eventuale accensione.
Nelle quattro foto in alto vediamo in alto a sin. una frusta in agrifoglio o spino con impugnatura rivestita in pelle e finitura in argento; segue la ruota con il coprimozzo recante il marchio del costruttore. In basso da sinistra il parafango o orfanella, non più lucido e morbido come 130 anni fa, ma con i classici rigonfiamenti dovuti al tempo che (inesorabilmente) passa! Ultimo particolare in basso a destra è la predella del servitore di carrozza che prendeva posto sul sedile posteriore, pronto a salire e scendere per accudire i cavalli. Proprio per la velocità e la prontezza che richiede questa manovra, l’astuto e intelligente costruttore aveva apportato una piccola modifica alla predella di salita, frapponendo tra questa e la cassa della carrozza una linguetta di acciaio per evitare che la scarpa, sovente anche sporca, rovinasse o sporcasse la vernice lucida della carrozza. Da notare anche la superficie rugosa della predella per impedire di scivolare.
La cassa avvolgente del sedile è ornata con delle finte colonnine dipinte a mano che ad un esame più attento risultano una leggermente diversa dall’altra: per farla breve “No catena di montaggio!”.
Su oltre 25 carrozze presenti oggi a Montecatini Terme, per oltre il 90% si tratta di pezzi unici databili da fine ‘800 ai primi anni del ‘900 che per poter viaggiare con dei robusti e baldanzosi cavalli attaccati, devono subire nel corso dell’anno tante piccole opere di restauro che implicano tempo, passione e volendo anche qualche spicciolo. Cosa che non capita alle carrozze detenute nei Musei che tutti possiamo ammirare private del loro indispensabile “motore” rappresentato dai cavalli. Meritevoli di stima da parte di tutti questi appassionati che ancora oggi permettono di ammirare degli autentici capolavori artigianali su ruote mentre sono in movimento esattamente come 150 anni fa: sì, anche questa è Cultura.
A sfilata terminata tutti al Ristorante “Ippodomus” dell’Ippodromo Sesana a rifocillarsi e godere anche di una vista meravigliosa sulla pista da trotto. Gli organizzatori ricordano però a tutti che lo spettacolo continua e verso le 22.00 tutti gli equipaggi al completo dovranno dare il BIS anche in notturna.
Il Comitato Organizzatore dell’evento Incanto Liberty, in stretta collaborazione con la FISE, si è curato di invitare i più titolati equipaggi che attualmente sono presenti sul territorio italiano. In tanti, per mille ragioni, non sono potuti intervenire, ma vale la pena ricordare che da alcuni anni a questa parte si registra un piacevole ritorno alla disciplina sportiva degli Attacchi di Tradizione che possiamo stimare tranquillamente in un più 30%. Questa nuova passione che ci viene dal Nord Europa ha destato molto interesse anche da parte delle Istituzioni che iniziano a vedere di buon occhio il maneggio del cavallo svolto e curato però, da abili e capaci professionisti (non dilettanti allo sbaraglio).
TUTTI AL LAVORO, REDINI IN PUGNO DALLE ORE 22!
Non perdiamoci uno degli ultimi sani e istruttivi divertimenti che siano rimasti in circolazione, frequentiamo il “giro” dei Cavalli. www.ippodromitrenno.it
Si disputano anche gare di “Trotto montato” e questa sera abbiamo avuto il piacere di ammirare una di queste interessanti competizioni. L’Ippodromo Sesana però ha in serbo altre carte da giocare in questa serata dedicata ai festeggiamenti per i suoi 100 anni! Occhi puntati alla “Corsa delle Pariglie”.
Terminata anche la spettacolare ed emozionante “Corsa delle Pariglie” il pubblico è stato letteralmente avvolto da una strana ed incredibile “Febbre da Cavallo”. Portatore sano, anzi, in forma smagliante, Enrico Montesano che faceva il suo ingresso nell’Ippodromo seduto sul Break de Chasse di Roberto Marasco che conduceva un tiro a quattro di cavalli ungheresi grigi scortati dagli Agenti a cavallo della Polizia di Stato.
Le emozioni non finiscono qui! Nella foto sottostante l’ingresso in pista di Pasquale Beretta che non poteva fare miglior omaggio per i 100 anni del Sesana che presentare al pubblico un autentico “Sediolo” dei primi anni del ‘900 quando le Corse Ippiche muovevano i loro primi passi, e si scendeva in pista con livrea e cilindro nero.
Tutti gli equipaggi schierati per un’ovazione interminabile di applausi ed un saluto che qui al Sesana di Montecatini Terme non è un addio ma solo un arrivederci a presto!