In carrozza alla scoperta di un’altra Assisi

 

 

 

 

ASSISI – “Un giorno o l’altro voglio farlo anch’io”. Tutti lo abbiamo pensato almeno una volta, guardando una carrozza trainata da cavalli passare per le vie di antichi borghi o lungo stradine di campagna.

E immaginate che emozione quando il giro è nella terra di San Francesco, alla scoperta dei suoi luoghi più cari e con soste in cantina per piacevoli intermezzi enogastronomici.

Con il Vetturino di Assisi e le sue “bambine” Bella e Signorina, due splendide cavalle ungheresi dal mantello color del latte, l’itinerario, oltre che romantico, è tutt’altro che scontato. Si scoprono percorsi fuori dalle normali mappe turistiche e si visitano posti incantevoli in cui natura e misticismo si mescolano in una atmosfera unica al mondo.

Se volete vedere tutto, la passeggiata di due ore è quella che fa al caso vostro. Si parte da Rivotorto, piccolo borgo ai margini della placida piana protetta dal monte Subasio. Il paese prende il nome dal tortuoso percorso del torrente che lo attraversa e nel morbido dialetto locale si addolcisce in Rigobello, il fiume bello.

Santuario

Santuario di Rivotorto

 

Alle sue porte c’è il Santuario di Rivotorto, che al suo interno custodisce il Sacro Tugurio, una umile abitazione in pietra che Francesco scelse come dimora per sé e per i suoi primi compagni, nel 1208. È il luogo dove il santo dettò la Prima Regola e per questo motivo è chiamato “La culla della fraternità francescana”. Si tramanda che ai discepoli di Francesco, che lo aspettavano nel Sacro Tugurio, apparve un carro splendente di luce guidato dal santo. La leggenda è stata immortalata da Giotto in uno degli affreschi della Basilica superiore di Assisi.
Il Santuario che protegge il Tugurio venne costruito, insieme al convento adiacente, tra la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo. Ma nel 1832 un forte terremoto distrusse la chiesa e gran parte del convento. L’edificio attuale, in stile neogotico, è stato ricostruito nel 1854 per volontà di Papa Sisto IV. Sopra il portale principale della facciata, campeggiano le parole “hic primordia Fratrum Minorum”. L’interno, a tre navate, è decorato da dodici pregevoli tele del XVII secolo, in cui Cesare Sermei ha dipinto gli episodi della vita di Francesco. Il Santuario di Rivotorto è stato inserito dall’Unesco fra i monumenti “Patrimonio mondiale dell’Umanità”.

Oltre Rivotorto, la passeggiata in carrozza prosegue lungo un bel viale ombreggiato da alti alberi verso Santa Maria degli Angeli. Si fa sosta per visitare la chiesa di Santa Maria Maddalena (XII sec.), dove c’erano i lebbrosari che Francesco e Santa Chiara frequentavano per servire i malati e che il santo indicò nel suo testamento come il primo motivo della sua conversione.

Lì vicino, c’è anche San Rufino d’Arce (XII sec.), una chiesetta in pietra grezza che conserva un fascino semplice e primitivo, con un piccolo lucernario romanico e un grazioso campanile. La bella abside semicircolare aggiunta successivamente chiude a un’estremità l’interno: uno spazio lineare, dominato da una antica tavola in legno d’olivo che serve da altare.
Poco lontano, al Trivio della Francesca, sorge San Giovannuccio, un piccolo oratorio intitolato a San Giovanni Battista da una confraternita che ormai non esiste più. All’inizio dell’Ottocento, quando era in vigore l’editto napoleonico che vietava la sepoltura dei morti all’interno delle chiese, il prato davanti a San Giovannuccio, che allora era sede della Confraternita della Buona Morte, divenne il cimitero del paese. All’interno sono conservati tre affreschi di mano ignota, che raffigurano il Battesimo di Cristo sul fiume Giordano, l’Immacolata con San Francesco e Sant’Antonio Abate e una Vergine con Bambino, San Sebastiano, San Rocco e Sant’Antonio da Padova.

 

PicNic

 

A questo punto, la sosta gastronomica potrebbe diventare un obiettivo da raggiungere in fretta. Il Vetturino di Assisi vi condurrà al Saio, una azienda agraria che varrebbe la pena visitare solo per la posizione. Venti ettari di vigneti e oliveti ai piedi della basilica di San Francesco sono il paesaggio incomparabile che farà da sfondo alla passeggiata in vigna e alle degustazioni guidate dei prodotti delle cultivar locali. Si può optare per il pic-nic, con cestini di salumi, formaggi, pane cotto a legna e vini da scegliere fra le numerose qualità coltivate, da portare nel percorso di trekking tra le vigne (2,5 km di passeggiata segnalati e 15 ettari da scoprire in libertà, con 2 aree relax e 12 bacheche informative per scoprire le viticolture e i vini), o scegliere un gustoso light lunch in sala degustazione all’insegna delle eccellenze regionali, con bruschette di pane cotto a legna e olio extra vergine di oliva della casa, salumi da allevamenti allo stato brado e formaggi locali accuratamente selezionati. Tutto accompagnato da torta al testo, il gustoso “pane” locale cotto su una piastra di pietra arroventata dal fuoco, torta al formaggio, la mitica porchetta di maiale di Costano, insalata di legumi e dolci secchi della tradizione locale.

Naturalmente, Bella e Signorina vi aspetteranno all’ombra per riportarvi indietro.    Ma davvero vorrete andarvene?

Daniela Querci

 

Per info e prenotazioni
Il vetturino Christian
Tel. 349 6708654
e-mail: vetturinoassisi@gmail.com
fb: Il Vetturino Christian
web: Il Vetturino di Assisi

 

 

Il suggestivo percorso tra le vigne

Il suggestivo percorso tra le vigne