28/02/2016: al via la stagione agonistica FISE ATTACCHI
Peccato: per domenica le previsioni meteorologiche annunciano pioggia! Se quella lunga e rilassante passeggiata a cavallo sognata per una settimana purtroppo cade letteralmente nell’acqua, ecco l’occasione giusta per andare alla scoperta di una disciplina equestre ancora poco conosciuta ma non per questo meno entusiasmante: GLI ATTACCHI.

Giulia Arreghini in una gara derby outdoor
Molto spesso le carrozze vengono associate a visioni d’altri tempi: signori con cilindro e fiore all’occhiello, signore con abiti eleganti e fantasiosi cappellini, groom in livrea con plastron e stivali lucidissimi. Ebbene, questo è solo un aspetto degli attacchi che viene coltivato da una cerchia abbastanza ristretta di appassionati di tutte le età, perché diciamocelo: è pur bello ogni tanto mettere da parte i pur comodi jeans e farsi vedere sotto una luce capace di destare ammirazione. La FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) si occupa e dà spazio anche a questo settore che è strettamente legato ad un fatto culturale in grado di far scoprire ogni giorno nuovi particolari tanto da diventare presto una vera e propria “febbre di conoscenza”.

Talvolta la location offre la possibilità di affrontare ostacoli veramente spettacolari
L’aspetto però che la FISE, in quanto federazione sportiva, ha più a cuore è sicuramente quello dell’agonismo, dai primi approcci fino ai massimi livelli internazionali.
L’importante è che tutto si svolga con assoluta professionalità come solo i quadri tecnici di una Federazione Nazionale dipendente dal CONI possono garantire.
Ecco che domenica 28 febbraio parte la stagione agonistica 2016 con una gara derby, la prima tappa di qualificazione per una finale che si svolgerà in novembre alla FieraCavalli di Verona.

L’importante è “dare la polvere” … anche agli avversari, e Maurizio Morbis ce la mette tutta
Cos’è un derby?
E’ un percorso disseminato di cosiddetti ostacoli mobili o coni con qualche ostacolo fisso.
Gli ostacoli mobili ovviamente non vengono saltati, ma sono costituiti da passaggi tra 2 coni distanti tra loro poco più della larghezza della carrozza e sui quali è appoggiata una pallina: se questa viene fatta cadere si incorre in penalità.
Gli ostacoli fissi, tipici della prova di maratona di un Concorso Completo di Attacchi, sono costituiti da elementi molto pesanti e ingombranti che formano una specie di labirinto con vari passaggi da affrontare secondo un ordine prestabilito, nei quali il tortuoso tracciato viene spesso eseguito al galoppo. Sì, perché il tempo impiegato per portare a termine il percorso influisce sul conteggio delle penalità dalle quali scaturisce la classifica finale.

Andrea Pili, 12 anni e già guida!
Insomma: in quanto ad adrenalina, nulla da invidiare alle discipline equestri con cavallo montato. Tra l’altro lo sport degli attacchi, riconosciuto dalla FEI, offre da noi in Italia, rispetto alle attività del settore olimpico, molte più possibilità di affermazione, dato il minor numero di praticanti. E’ vero: la prova di dressage, sia nelle Combinate (dressage + coni) che nei Completi (dressage + maratona + coni), è sicuramente impegnativa, ma è anche la base sulla quale costruire una prova coni di successo ed un affiatamento tra guidatore e cavallo o cavalli ed un’elasticità di quest’ultimo che mettono un’ipoteca su una maratona vincente.
Perché allora non andare a vedere al PALACITTA’ DI TRAVAGLIATO, al coperto, al riparo da pioggia e vento, con inizio alle ore 10.00, quello che manca nell’orizzonte di una “persona di cavalli” a 360°? I concorrenti saranno felici del tifo dagli spalti e gli spettatori saranno ricompensati dall’aver assaporato quello che, chissà mai, potrebbe diventare una nuova passione. L’importante è che tutto ruoti sempre intorno ai nostri AMICI CAVALLI.