L’Ultimo Costruttore di Tregge

ADOLFO CELLINI una DINASTIA di CESELLATORI e ARTISTI
Testi , foto e disegni a cura del Prof. GIOVANNI CASELLI
L’ULTIMO COSTRUTTORE DI TREGGE
Verrebbe spontaneo dire: buon sangue non mente!
Anche qui bisogna ammettere che per costruire un veicolo “strisciante” come questo e resistente ad ogni tipo di urto o contraccolpo, bisogna disporre di una abilità non comune che i vecchi artigiani “bolognesi” così descrivevano “ avere 7 buchi nel naso”. Ci troviamo sugli Appennini tra Firenze e Forlì e l’abile “cesellatore” dei legni e dei vimini-intrecciati è il Sig. Adolfo Cellini, uno degli ultimi eredi della stirpe del famoso Benvenuto Cellini.

IL TREGGIOLO BOTTE
In queste zone impervie e montagnose, la Treggia venne utilizzata fino al 1950 da tanti agricoltori che naturalmente disponevano di buoi da tiro. Nelle due tavole illustrate (da Giovanni Caselli) possiamo vedere un Treggiolo con botte usato per il trasporto di acqua e solfato di rame per irrorare le viti, e a seguire una Treggia Casentinese per il trasporto dei covoni del grano.

TREGGIA CASENTINESE PER TRASPORTO COVONI DI GRANO