TRE CARROZZE A SPASSO PER LA TOSCANA

TRE CARROZZE A SPASSO PER LA TOSCANA

 

DAVID ROKFELLER

DAVID ROCKEFELLER a sinistra in carrozza e a destra in un momento di relax a tavola.

 

SETTE  GIORNI  ATTRAVERSO  LA  TOSCANA,  150 CHILOMETRI  IN  CARROZZA  PERCORSI  COME  150  ANNI  FA’.

 

ANDREAS NEMITZ

ANDREAS NEMITZ

 

 Organizzatore di questi Grand-tour in carrozza  HANDREAS  MENNIS   che in strettissima collaborazione con “L’Artista delle Redini-Lunghe” ANDREAS  NEMITZ hanno pianificato tappe, soste e intinerari  percorribili con i mezzi ippo-trainati.

Per info. www.coaching-in-bavaria.com

 

 

Andreas Nemitz e il suo Tiro a quattro di cavalli Oldemburg

Andreas Nemitz e il suo Tiro a quattro di cavalli Oldemburg

 

Vista la numerosa (e importante) comitiva di turisti si è avvalso della collaborazione di due professionisti del settore  turistico ippo-trainato; SAMUELE  BOARETTI,  Cocchiere professionista di Stanghella (PD) con il suo tiro a quattro di cavalli Lipizzani, specializzato in Cerimonie ed eventi, lavora con la sua Vettura di Piazza in centro a Padova  durante l’anno mentre nei mesi estivi lo troviamo a Bibione (VE).  Alle sue spalle come un’ombra ANDREA  GALLO assistente di carrozza e persona indispensabile quando si viaggia con un tiro a quattro.

Per info. www.carrozzecavalli.com    

 

 

IL TIRO A QUATTRO DI LIPIZZANI DI SAMUELE BOARETTI

IL TIRO A QUATTRO DI LIPIZZANI DI SAMUELE BOARETTI

 

 

Il secondo professionista è MARIO  GIROTTO, di Tribano (PD), al timone due cavalle, una Lipizzana ed una Maremmana, titolare del Centro Ippico IL CRIOLLO  affiliato E.N.G.E.A. specializzato in Turismo in carrozza, nonostante i quasi 100 cavalli presenti nella sua struttura, trova sempre il tempo per svolgere il mestiere di Maniscalco e Istruttore Attacchi ENGEA.

Per info. Centro Ippico “IL CRIOLLO”  Sig. GIROTTO  MARIO   cell. 360.232236

 

MARIO GIROTTO ALLE REDINI E DAVID ROKFELLER

MARIO GIROTTO ALLE REDINI E DAVID ROCKEFELLER

 

 

MARIO GIROTTO

MARIO GIROTTO

 

 

La passione di David Rockefeller, le carrozze. 

Sesto figlio di  John Davison  Rockefeller jr.,  David Rockefeller (12 giugno 1915) con i suoi 98 anni è attualmente il “patriarca” della famiglia.  Diede vita, anni or sono alla JPMORGAN CHASE una delle più grandi Banche al mondo che Rockefeller ha diretto personalmente.  Attualmente rimane tra i più grandi Azionisti singoli della Compagnia e va da sé che resta una delle persone più ricche (e più abili) del mondo nel settore. Uomo di cultura, ha ricoperto la carica di Presidente del Museum of Modern  Art  di New York per svariati anni.  Tra le tante onoreficenze ricevute, è stato nominato nel 1972, dal Capo di Stato Giovanni Leone, Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

DAVID ROCKEFELLER alle redini

DAVID ROCKEFELLER alle redini

 

A sin. SAM a destra DAVID redini alla mano.

A sin. SAM a destra DAVID redini alla mano.

 

 

Le foto, scattate nell’Acadia National Park, stato del Maine nel nord-est degli Stati Uniti, vedono Mr. David Rockefeller che solo un paio di anni fa ha guidato personalmente la sua pariglia per oltre un’ora, accompagnato sulla panca posteriore dal suo inseparabile collaboratore Sem Grounewoud e da alcuni ospiti, tra cui l’autrice delle foto (“Martha’s blog”). Questo parco è un paradiso per le carrozze, con le sue 45 miglia di strade carrozzabili chiuse ad altri tipi di veicoli, biciclette comprese: un tracciato fatto preparare dal padre del Sig. David, John Rockefeller, negli anni tra il 1913 ed il 1940.  
Sempre Sem è ritratto accanto ad uno dei cavalli Morgan di Mr. David.
Nella foto in basso: Stanhope Gig costruito nel 1834 da J. Quinby & Co. e facente parte della collezione privata di David Rockefeller, esposto nel Rockefeller State Park Preserve. 
 
LA COLLEZIONE PRIVATA

LA COLLEZIONE PRIVATA

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L’equipe di Mario Girotto (a cassetta)  da destra Mattia poi la Reporter-groom  Alessandra e David Rockefeller.  Prepariamoci a rivivere alcuni momenti di questo Tour in Toscana attraverso le immagini e gli scatti di ALESSANDRA  PIRAS

CRONACA  DI  UN  VIAGGIO  IN  CARROZZA       di Alessandra Piras

Quando avevo circa 13 anni mi capitò di andare in colonia estiva all’altopiano di Lavarone, alle pendici del monte Cimone.  Ai tempi già adoravo ogni tipo di animale ed in particolar modo i cavalli, ma ancora non avevo avuto la fortuna di conoscerli da vicino.

Fu proprio in quell’occasione, durante le colonie estive della mia adolescenza che approcciai alla cosiddetta equitazione:  il Sig. Mario Girotto, nei mesi estivi trasportava i cavalli dal suo centro ippico nei pressi di Padova, fino all’altopiano di Lavarone, perché godessero dei pascoli estivi delle dolomiti, e lì organizzava passeggiate a cavallo per i ragazzi della colonia. Mario non chiedeva mai a nessuno se sapeva andare a cavallo…. Lui guardava le persone negli occhi, osservava come si muovevano a terra e senza dire nulla assegnava ad ogni bambino il cavallo giusto.

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A 36 anni, memore della serenità di quei tempi  e del rispetto con cui Mario trattava i cavalli, ho deciso di ricontattarlo, sono partita da Roma per Padova , siamo usciti in passeggiata insieme…. Nulla è cambiato, è stato come se il tempo si fosse fermato per 25 anni.

E così è cominciata la nostra amicizia e avventura lavorativa. Una volta tornata a Roma dal weekend padovano, Mario mi ha chiamato  e mi ha chiesto se  lo potevo aiutare  per un trekking in Toscana con le carrozze, sua passione fin da  quando era bambino. Senza pensarci sono partita subito per Campagnatico in provincia di Grosseto. Appena arrivata mi sono cambiata in macchina, abbiamo scaricato le carrozze abbiamo dato da mangiare ai cavalli e la sera siamo stati a cena in una splendida villa, ignari di cosa ci avrebbe riservato il domani.

 

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Effettivamente l’ organizzatore del trekking, tale Handreas Mennis , Tedesco di nome e di fatto, ci aveva chiesto per la mattina successiva massima  puntualità  e una certa precisione per non dire impeccabilità nell’abbigliamento, se pure equestre.  Ma da questa richiesta tutto ci potevamo  aspettare meno che la “Victoria”, guidata da Mario, avrebbe ospitato per tutta la settimana , il Sig. David Rockefeller, ultimo dei sei fratelli della famosa famiglia, che all’età di 98 anni, ha deciso di venire in Italia, e per la precisione in Toscana con tutti i suoi più stretti collaboratori/amici, a fare un tour in carrozza.

La sorpresa e l’emozione di ospitare un personaggio di così grande rilievo non ha però intaccato minimamente la professionalità di tutto il gruppo di lavoro, composto da 3 cocchieri, alla guida di 3 differenti carrozze, e di tutti noi grooms.

 

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In particolare, noi sapevamo già che il giorno dopo l’arrivo avremmo dovuto guadare con le carrozze il fiume Ombrone, e la preoccupazione era già di persé alta. Alla notizia, però,  la mattina stessa ,che Mr.David avrebbe guadato il fiume con noi, la preoccupazione si è trasformata  in agitazione. L’inquietudine nonostante tutto è passata quando, al momento del guado, redini alla mano , Mario ha chiesto ai cavalli di dare il massimo, prima sul letto del fiume, un brecciolino particolarmente fastidioso, poi dentro l’acqua ed infine, durante la risalita dell’argine: Mario, dovendo portare Mr. David, è sempre stato per tutta la settimana l’ultimo della carovana, ed essendo  io sua groom, ero sulla carrozza davanti pronta a scendere per qualsiasi necessità : Da quella posizione vedevo i cavalli bagnati di acqua e di sudore che galoppavano all’unisono come fossero stati un unico cavallo, il fiume aprirsi al passare della carrozza, lo sguardo attento di Mario e quello divertito di Mr. Rockefeller e Patrick , suo fedele collaboratore. Patrick  ha viaggiato sempre accanto a Mario durante tutta le settimana per eventuali ragioni di sicurezza , o almeno così ci dissero il primo giorno.

 

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Effettivamente, quando l’indomani siamo arrivati al castello di Argiano, abbiamo scoperto che Mr. David , non solo è appassionato di carrozze, ma lui stesso guida la carrozza 4 volte a settimana negli Stati Uniti, tirata da una parglia di cavalli  Morgan. Patrick, è figlio di Sam che, se così si può dire è il groom personale di Rockefeller, e tra le altre cose, ha anche vinto una tappa dei campionati mondiali Pariglie, e suo figlio sembra non sia da meno. Da ciò il motivo per cui i collaboratori di Mr. David volevano che in caso di pericolo ci fosse un altro cocchiere esperto in carrozza, anche se , a onor del vero, pur essendoci state situazioni non pericolose, ma estremamente difficoltose e impegnative, Mario non ha mai perso il controllo di Giorgia e Sandra, non ha mai avuto la necessità di dare le redini a qualcuno, tanto che Mr. David in più di un occasione gli ha fatto i complimenti per la guida e Sam ha chiesto a Mario il biglietto da visita. Ed erano complimenti fatti di cuore, in primo luogo perché i sentieri scelti da Handreas erano sì belli, ma parecchio impegnativi, specie per una Victoria, ovvero, fiumi da guadare, fangaie, sterrati nella boscaia fitta da dover stare attenti ai rami che ci venivano addosso…. (in quell’occasione la povera Victoria si è rotta un parafango!) e poi perché nel corso dei giorni, dovendo e potendo pranzare e cenare sempre con Mr. Rockefeller e con i suoi collaboratori abbiamo avuto modo di osservare che Mr David e i suoi amici non solo capivano di cavalli, di attacchi e di carrozze ma non era gente da facili complimenti , e quando ti dicevano  qualcosa, nel bene o nel male, lo facevano perché gli veniva dritto dal cuore. La cosa che più mi ha stupito tra tutte è stata la profonda umiltà e genuinità di Mr. Rockefeller e di tutti i suoi collaboratori.

 

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Una volta approdati al  castello di Argiano che abbiamo visto solo la mattina in cui siamo andati a prendere Mr. David, ci hanno fatto accomodare  nella ‘foresteria’ del 1200. La sera mangiavamo in una ex chiesetta  adiacente ad uno dei casali, adibita a cenacolo. Lì abbiamo mangiato l’uva Sangiovese dell’ultima vendemmia, abbiamo ascoltato il concerto dei “cardellini”  (concerto di voci) organizzato apposta per Mr.David dalla famiglia Sesti.  Lui si è sempre rivelato e curioso nei confronti di tutte le novità e anche un uomo molto spiritoso. La sera del concerto in particolare, i suoi collaboratori lo hanno pregato di andare a dormire perché era veramente tardi. Noi eravamo distrutti ma finchè lui non si alzava noi non ci siamo permessi, e vederlo così arzillo ci faceva sentire quasi precocemente invecchiati di 50 anni.

 

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In alto CASTELGIOCONDO, sotto a destra ANDREAS NEMITZ

In alto CASTELGIOCONDO, sotto a destra ANDREAS NEMITZ

 

Dal castello di Argiano ci siamo mossi verso Castelgiocondo . Anche lì è stata durissima. Ricordo le parole di Mario: “Pensavo che la Spagna fosse stata la più impegnativa , ma qui è peggio” (Ricordo che Mario ha effettuato il pellegrinaggio in carrozza fino a Santiago di Compostela). E infatti  per arrivare a  Castelgiocondo ha dovuto chiedere uno sforzo enorme  a Sandra e a Giorgia che però si sono comportate egregiamente ed hanno approcciato gli ultimi 100 metri di massima pendenza senza mai arrendersi e senza segni di cedimento.  Il castello in questione si trova infatti, come ogni rocca che si rispetti in cima alla collina, e la salita da fronteggiare è estremamente difficile. Si pensi che nel Medioevo tali roccaforti erano studiate volutamente per mettere in difficoltà nemici e malintenzionati. Appena arrivavamo in ogni luogo gli ospiti si recavano subito a tavola, e noi ci occupavamo di staccare i cavalli, legarli, mettergli le coperte, farli bere, dargli il fieno, cosicchè il tempo del pranzo tra una cosa e un’altra si dimezzava sempre, ma la gioia di vivere così tante  emozioni sempre diverse ogni giorno non ci faceva sentire la fatica se non la sera, quando poggiavamo la testa sul cuscino, e, come bambini, facevamo fatica  ad addormentarci per l’avventura vissuta oggi e quella che ci avrebbe atteso domani!

 

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L’indomani ci siamo trasferiti tutti presso Grosseto: il primo giorno abbiamo visitato il parco dell’Uccellina e il secondo giorno abbiamo assistito alla manifestazione dei Butteri che circondavano la mandria di vacche.  In quel momento ho avuto paura. Essendo groom ero a terra accanto ai cavalli e a un certo punto ho iniziato a vedere una sessantina di vacche che si dirigevano verso di noi al galoppo sfrenato.  Non pensavo, ma i cavalli sono stati tutti quanti eccezionali. Mr. David ha voluto ringraziare i butteri per la manifestazione.   Successivamente siamo andati al faro in spiaggia a fare l’ultimo pic-nic della settimana (perché spesso, non ci credereste,  si pranzava col pic-nic) .

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In quell’occasione ho salutato Mr.David e i suoi amici poiché la sera non mi sarei potuta fermare a cena in quanto dovevo tornare a casa per impegni personali. Mr. David è stato estremamente affettuoso, e nel momento in cui lo stavo ringraziando, Lui ha ringraziato me, mi ha detto che sono “very nice” e che mi aspetta negli States. Se un giorno mi capiterà di andarlo a trovare prometto di raccontarvelo.

 

 

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