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Il carretto con l’asinella BIANCHINA per le vie di Budrio con tutti gli attrezzi per la vendemmia esposti.

AGRIBU. Le nostre tradizioni guardano al futuro

Agribu, l’Autunno Agricolo Budriese, è una festa molto attesa. Iniziative, incontri, spettacoli, esposizioni e mostre animeranno il nostro capoluogo per nove giorni. Ad Agribu ci ritroviamo, ci riconosciamo e ci identifichiamo. Ci tengo molto, perché dai temi della “terra” passa una parte importante della nostra identità, che continua ad avere un valore anche se la maggioranza dei cittadini attivi non è più impegnata, come era un tempo, nel lavoro agricolo e zootecnico. Se riusciamo a guardare con più serenità al futuro, è perché conosciamo le nostre tradizioni e puntiamo a migliorare ancora. Per realizzare questo evento si attiva un grande numero di volontari che spesso operano dietro le quinte e rendono il nostro paese più vivo e attraente, favorendo l’aggregazione la solidarietà. In questo ci riconosciamo perché è quello che siamo anche prima e dopo le feste: ognuno fa un pezzo di strada e, insieme, si rafforzano quei legami che ci rendono una comunità. Ringrazio quindi, uno per uno, i volontari delle tante associazioni sociali, culturali e sportive e l’organizzazione della Pro Loco di Budrio, protagonista di un grande lavoro di coordinamento di iniziative e di gestione degli spazi, a partire dallo stand gastronomico di Via Verdi. Infine, vorrei sottolineare che una manifestazione così importante (e irrinunciabile per Budrio) produce alcuni inevitabili disagi, in particolare per i residenti: la pazienza e la comprensione dei cittadini del centro storico contribuiscono quindi alla sua buona riuscita e per questo vanno ringraziati. Ci vediamo ad Agribu!

GIULIO  PIERINI   SINDACO  di  BUDRIO

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“AGRI-BU”  TRADIZIONI  CONTADINE  SUL  CARRETTO

Si è conclusa con una grande affluenza di pubblico e tanti consensi la 20° edizione di AGRIBU, una delle più importanti Fiere a carattere Agricolo-Alimentare della Provincia di Bologna che coinvolge in manifestazioni, spettacoli e mostre la cittadina di Budrio (BO).

Budrio e le sue campagne circostanti da anni sono note per la coltivazione  della “Patata tipica” che grazie alle caratteristiche del terreno è rinomata in Italia e all’estero, non da meno anche altre realtà eno-gastronomiche legate ad altri settori che si sono potuti ammirare per le vie del centro nei giorni di Fiera come il Ristorante “Dalla terra alla tavola” gestito dalla Pro-loco e l’Osteria “Budrio di…vino” con i produttori viti-vinicoli della zona.

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IL  CARRETTO  DELLA  VENDEMMIA

E quando si parla di vino come si fa a non ricordare la vendemmia, i vendemmiatori e tutti gli attrezzi indispensabili che contribuivano a produrre l’antichissima bevanda, fiore all’occhiello del Made in Italy.   A rinfrescare la memoria a tutti i “bevitori” ha provveduto Giancarlo Saveri, appassionato collezionista di antichi oggetti legati alle Tradizioni Contadine il quale con l’aiuto della nipotina Linda  e l’asinella Bianchina  hanno allestito un caratteristico carretto con una infinità di oggetti inerenti la vendemmia.

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IL  CARRO  DELLE   CURIOSITA’  CONTADINE.

In una piazza che pareva una cartolina dell’800, con le castagne che si cuocevano a fuoco lento e ed un Coro al femminile che intonava antichi canti, sotto ad un porticato in bella mostra un incredibile carro a tre-ruote con quasi 300 attrezzi appesi, ognuno dei quali ha segnato nel suo piccolo un pezzo di storia nell’evoluzione della nostra società.

QUASI  300  PEZZI  ESPOSTI  SUL  CARRO DEI  "RICORDI"

QUASI 300 PEZZI ESPOSTI SUL CARRO DEI “RICORDI”

FIORENZA, PITTRICE  DI  CAVALLI  E  DELL’ANTICA  CIVILTA’ CONTADINA

Non poteva mancare in perfetta sintonia con lo spirito di questa Fiera una delle più note Pittrici del Bolognese, Fiorenza  Righetti , attraverso i luminosi colori delle sue tele ci ha riportato indietro nel tempo con dei “temi” che stanno tornando di piena attualità.

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Si torna a casa dalla Fiera con il pensiero volto all’ immagine dipinta nei quadri di Fiorenza, con i due buoni, bravi e robusti buoi che tirano il carro (gli Italiani), nella speranza che i conduttori del carro (……) riescano il più presto possibile a manovrare il “ carro” senza infilarsi nel fosso!