IL MEDAGLIERE SI TINGE DI AZZURRO

In questo scorcio d’estate così ricco di campionati, quello interdisciplinare dedicato alla razza Haflinger è passato un po’ in sordina fino a quando … è risuonato per noi l’inno di Mameli!

Rispetto all’edizione di tre anni fa a Vermezzo, il numero di driver italiani che si sono avventurati a Stadl-Paura in Austria dal 22 al 25 agosto è stato decisamente più contenuto, anche per questioni economiche,  ma i buoni risultati hanno rivelato come la loro preparazione sia stata valida e motivata.

 

Due prestigiose medaglie per gli Attacchi!

 

Un solo concorrente italiano nella categoria pariglie di cavalli adulti: Emilio Gamba alla guida delle cavalline O’Hara di 10 anni e Q-Hanja-W di 8, entrambe provenienti dall’allevamento di Ermes Chiarolini, con le quali Gamba ha portato a casa una bella medaglia d’argento. Quarto nel dressage con un magnifico punteggio di 51,41 penalità, Gamba riusciva a mantenersi nella parte alta della classifica anche in maratona, con un bel terzo posto. Nei coni una sola pallina e senza penalità sul tempo gli permettevano di rimontare aggiudicandosi il 2° posto nella classifica finale dietro all’imbattibile austriaco Lothar Zebisch, primo in dressage e unico doppio percorso netto nei coni.

 

Emilio Gamba (groom Eva, fan Marco)

 

Nella categoria pariglie cavalli adulti ai nastri di partenza Cristiano  Cividini ma anche gli altoatesini Lisa Lemayr e Martin Feichter ed i romagnoli Ivano Cavina e la sua allieva Linda Tremazzi alla sua prima esperienza importante. L’evidente superiorità e lunga esperienza in campo internazionale di Cividini hanno dato i risultati sperati: una splendida vittoria con tanto di medaglia d’oro e inno nazionale che ricompensano di tanto lavoro e di tanti sacrifici! L’entusiasmante risultato finale ottenuto con Aron-L, castrone del 2005, è frutto di costanti ottimi piazzamenti nelle tre prove, con un secondo posto in dressage, un terzo in maratona ed un percorso coni netto agli ostacoli con solo una lieve infrazione di tempo.

 

Cristiano Cividini (groom Pernilla Hökdahl)

 

Piazzamenti al 12° posto per la Lemayr, al 14° per Feichter, al 17° per Cavina (autore di un bellissimo percorso netto agli ostacoli nei coni e poche penalità per superamento del tempo accordato) e al 19° per la new entry Tremazzi. C’è comunque da rimarcare che questi quattro concorrenti, anche per maggiori distanze dai centri ippici dove solitamente vengono organizzate le gare, hanno meno occasione di affinare la loro tecnica e fare esperienza.

 

Dall’alto Lisa Lemayr, Linda Tremazzi, Martin Feichter e Ivano Cavina

 

In quanto a Gamba e Cividini c’è poco da dire: sulla scena ormai da almeno un paio di decenni, hanno al loro attivo varie partecipazioni a campionati del mondo e si dedicano attualmente con profitto ad istruire le giovani leve che speriamo raccolgano presto il testimone. Due di essi, Sara Bombelli (allieva di Gamba) e Andrea Pili (allievo di Cividini) hanno partecipato solo una settimana fa ai Campionati Europei Under 21 con prestazioni di assoluto rilievo.

Questo il commento a caldo di Cividini alla conclusione del campionato: “E’ un ARON-L D’ORO! Con un magnifico giro coni resiste alla corazzata nord europea e si tinge D’ORO. Ad un anno dalla rinuncia al campionato mondiale pony per rispettare il recupero da un brutto problema clinico, ci ripaga di tutte le attenzioni. GRAZIE alla proprietà, l’Ing. Tamburrini, che da anni crede in noi. GRAZIE ad Andrea Pili che per tutta la stagione l’ha portato in gara. GRAZIE alla Federazione e ad Anacrhai per averci dato la possibilità di partecipare. GRAZIE a Pernilla Hökdahl (che, a detta del driver, si comporta divinamente al suo esordio internazionale come groom in maratona) –  e all’instancabile Fedele (il babbo) per avermi aiutato in questa trasferta a ridosso dei Campionati Europei Juniores. GRAZIE a chi è rimasto a casa per proseguire la preparazione in vista dei prossimi Campionati Mondiali per Giovani Cavalli e GRAZIE a chi mi permette di stare via sereno. E GRAZIE ARON!”

 

 

 

 

 

Ecco invece il commento più stringato ma non meno commosso di Emilio Gamba: “Gara stupenda. Secondo posto in classifica finale! Grazie a EVA (la sua compagna e groom in gara – ndr) sempre vicina a me e medaglia dedicata al nostro piccolo MARCO.”

 

 

 

NON SOLO ATTACCHI

Il capo equipe dell’Italia, quel dott. Francesco Ramella che da anni si sta adoperando per valorizzare la razza, ci confida che la qualità dei nostri soggetti ha raggiunto livelli veramente ragguardevoli, persino nelle discipline che parrebbero meno adatte ad un cavallino nato come “rustico”, quale ad esempio il dressage montato, che ha visto in campo ben 70 concorrenti! “Il nostro allevamento ha operato delle selezioni estremamente focalizzate su un prodotto di alto livello. Quello che ancora manca all’Italia è crederci di più e smetterla di optare per l’agonismo in scelte che lo escludono a prescindere, mentre se impiegati nell’ambito che compete loro non hanno nulla da invidiare alle altre razze, disponendo per contro di una natura e di un carattere decisamente più favorevoli di tanti pony con grandi mezzi ma molto più difficili. Pensiamo che nel nostro paese ci sono circa 12.000 rappresentanti di questa razza e solo 150 sono impegnati nello sport: una tendenza che fa fatica ad invertire la marcia – ma ci arriveremo, soprattutto grazie anche alla vetrina offerta da questo campionato interdisciplinare. Infatti là dove si impegnano ottengono dei risultati che possono ben figurare anche in concorsi aperti a tutte le razze. Il pony di Cividini ad esempio, sempre considerato come incapace di stare al pari di altre razze nella gara di maratona per un “carente motore” ha dimostrato a tutti che si tratta di una leggenda metropolitana: volava letteralmente negli ostacoli, senza mai interrompere il ritmo, con la caparbietà di un vero combattente. Il percorso era scorrevole ma il terreno duro ricoperto da uno strato molto sottile di sabbia non garantiva alle carrozze la necessaria aderenza al terreno e presentava vari ostacoli in pendenza oltre ad impegnativi passaggi nell’acqua alta proprio alla fine del percorso, quando i cavalli erano già piuttosto provati.”

 

Francesco Ramella, capo equipe della squadra italiana

 

Detto a margine, proprio la figlia tredicenne del dott. Ramella, Laura, è in partenza per le Ponyadi FISE 2018 con un Haflinger, naturalmente: quando si dice che è l’esempio che conta!

La squadra azzurra è partita alla volta dell’Austria con 31 cavalli che hanno preso il via per ben 40 volte (alcuni, soprattutto nella monta western, hanno partecipato a più di un tipo di gara) e il risultato è stato di 12 medaglie vinte, di cui 5 ori: vi sembra che oltre un terzo dei partecipanti saliti sul podio sia poca cosa? Ricordiamoci che in nazioni come la Germania e l’Austria lo sport conta centinaia di praticanti con cavalli Haflinger! Il commento finale del capo equipe si riassume in poche, significative parole: “Sono molto soddisfatto: ci siamo battuti veramente bene”.

 

 

 

UNA VETRINA INSOSTITUIBILE

Il Campionato Europeo Haflinger è probabilmente unico al mondo a mettere una singola razza al centro della scena: dressage, salto ostacoli, completo, attacchi, discipline western, salto in libertà e Mountain Trail, oltre ad una Coppa delle Nazioni di salto ostacoli per completare il tutto.

Ma guardiamo alcuni fatti e cifre: nel corso dei tre giorni di gara, i partecipanti provenienti da un totale di 13 diverse nazioni si sono sfidati 370 volte e con un impressionante contingente di 330 cavalli, combattendo per un totale di 20 titoli. Questo rende il campionato di quest’anno l’edizione con il maggior numero di partecipanti ed è stato un continuo crescendo dalla sua prima edizione, disputatasi proprio qui nel 2003, a cui hanno fatto seguito Monaco di Baviera nel 2006, Merano nel 2009, ancora Stadl-Paura nel 2012 e Vermezzo nel 2015: questo è una prova più che evidente del fatto che il Campionato Europeo Haflinger ha imboccato la strada giusta nel corso degli anni. Una delle ragioni per la rielezione ancora una volta di Stadl-Paura come sede è l’ampia infrastruttura che permette di ospitare agevolmente tutte le gare in tutte le discipline e inoltre il team del Centro lavora in modo professionale e perfettamente coordinato.

La cadenza triennale consente agli allevatori e a tutti coloro che sono attivamente coinvolti nel settore sportivo di selezionare e addestrare i cavalli per la disciplina più congeniale per ciascuno di essi in un lasso di tempo sufficiente, grazie anche alla possibilità di partecipare a varie categorie per giovani cavalli.

Organizzare l’evento e occuparsi della logistica è una sfida importante che la World Haflinger Breeding and Sports Federation (WHBSF) affronta in ogni edizione – e Stadl-Paura con le sue ampie strutture e la lunga serie di concorsi internazionali ha dimostrato di essere un partner competente e ospitale, offrendo uno scenario fantastico. Due veterinari, quattro costruttori di percorso, due cronometristi, diciotto giudici e tre steward oltre ad uno stuolo di volontari hanno affiancato il direttore tecnico dell’intero concorso, l’altoatesino Roland Morat, che ha seguito da vicino lo sviluppo dell’evento nel corso degli anni, dichiarandosi molto soddisfatto dell’evoluzione: “I numeri in crescita sono la prova della crescente popolarità e importanza che non solo gli atleti di sport equestri ma anche gli allevatori attribuiscono al campionato. Fin dall’ultima edizione di tre anni fa, la qualità di base dei cavalli è aumentata in modo significativo. In particolare, i giovani cavalli erano di altissima qualità – ha detto Morat -. Questi hanno celebrato due anteprime con il titolo per il Salto in Libertà e il test per i giovani cavalli negli attacchi singoli. L’atmosfera è molto positiva, e Stadl-Paura come location è sinonimo di un’ottima capacità organizzativa per tutto quanto riguarda la risoluzione in maniera fluida e veloce di tutte le questioni sia tecniche che logistiche. I membri delle giurie sono stati scelti accuratamente, dando la preferenza a personaggi di altissimo profilo professionale, con presidenti di giuria FEI in ogni disciplina.”

 

Roland Morat, delegato tecnico per tutte le discipline del Campionato

Per quanto riguarda specificatamente gli attacchi, in tutte le nazioni partecipanti l’attvità sportiva viene praticata ad un livello decisamente alto: ci sono vari guidatori e più di un team che con i loro cavalli Haflinger competono in prima linea in innumerevoli concorsi internazionali aperti a tutte le razze.

Le condizioni, tuttavia, sono molto diverse nei singoli paesi, come spiega Bettina Aeschbach della Federazione svizzera Haflinger: “La squadra Svizzera è piccola, ma ha certamente dimostrato il suo valore e talento e anche se la nostra Federazione deve affrontare una serie di difficoltà finanziarie e gli atleti devono pagare tutto di tasca propria, abbiamo una squadra eccezionale: gli atleti che gareggiano nel Campionato Europeo sono molto ben preparati e non vedono l’ora  di mettersi in gioco. Nella nostra piccola squadra, le gare western sono le più popolari, e anche se abbiamo solo tre concorrenti in ogni specialità, sono estremamente motivati ​​e la preparazione è andata molto bene. L’unico lato negativo è che, con il fatto che la Svizzera non si trova nell’UE, siamo soggetti ad un sacco di costi e pratiche burocratiche. D’altra parte lo sappiamo e non possiamo cambiare la situazione…”.

In Germania, dove la federazione nazionale gestisce tutte le iscrizioni, lo scenario è completamente diverso, come riporta Teresa Dohms Warnecke: “Siamo soddisfatti di aver potuto inviare 40 cavalli dalla Germania, la maggior parte di loro – un totale di 21 concorrenti che vanno dai giovani cavalli alle categorie avanzate – si sono sfidati nelle prove di dressage, ma non solo, con buone possibilità di vincere qualche medaglia”.

L’Austria – con un chiaro vantaggio logistico – ha potuto presentare il maggior numero di concorrenti: 138 cavalli, iscritti prevalentemente in dressage, salto ostacoli, completo e attacchi.

 

MOTIVAZIONE E PASSIONE = SUCCESSO

La precedente edizione del 2015 ha avuto luogo a Vermezzo, vicino a Milano. Grazie alla posizione comoda per molti atleti italiani, il numero di concorrenti dall’Italia è stato considerevolmente superiore rispetto a quest’anno. “La squadra italiana che partecipa alle varie discipline è prevalentemente femminile. Per alcuni dei partecipanti al dressage questo sarà il loro primo campionato”, sottolinea Luca Agosti di ANACRHAI, l’Associazione nazionale allevatori di cavalli Haflinger italiani.

 

Luca Agosti, Presidente dell’ANACRHAI con due tecnici dell’Associazione e Fedele Cividini brindano al successo

 

 

Esistono poi anche molte squadre piccole ma molto motivate provenienti da una serie di paesi membri dell’associazione internazionale di razza tra cui Francia, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lussemburgo e Paesi Bassi, che si sono già guadagnate il rispetto dei loro avversari per il loro notevole impegno volto ad accaparrarsi qualche medaglia.

Il più grande difensore della razza Haflinger nell’allevamento e nello sport è il Presidente della WHBSF Lukas Scheiber, orgoglioso dell’evento – e a ragione: “Con il campionato, la WHBSF ha istituito un evento di successo, e siamo lieti che continui a crescere. E’ nostra responsabilità tenere traccia del valore aggiunto che l’evento genera non solo per gli atleti ma anche per gli allevatori, poiché la prestazione atletica dei cavalli è un criterio chiave per l’allevamento e si rivela quindi essenziale rendere i risultati disponibili e accessibili agli allevatori. Dopo tutto, aggiunge Scheiber, alla fine tutti i visitatori del campionato, i volontari, i concorrenti e gli ufficiali di gara di tutte le discipline, nazioni e lingue fanno parte di un’unica grande comunità Haflinger, la cui passione rimane praticamente ineguagliabile attraverso gli anni.”

 

Un cavallino “d’oro” in tutti i sensi!

 

 

classifiche attacchi