Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Attacchi FISE 2018, il Dipartimento ha inteso illustrare nella riunione del 18 marzo quelle che sono le maggiori novità relative alla gestione del settore e alle competizioni di attacchi.

Nell’accogliente e spaziosa club-house del Centro Attacchi di Verolanuova/BS, costituitosi recentemente all’interno della Scuderia San Giorgio, un nutrito gruppo di addetti ai lavori – oltre una settantina i presenti – ha dimostrato il proprio interesse rispondendo all’invito ed interloquendo con i relatori, segno che il coinvolgimento non manca, facendo ben sperare sul futuro della disciplina.

 

 

Ha aperto i lavori il Presidente del Circolo Ippico, Aldo Paloschi, con sentite parole di benvenuto e dichiarando la piena disponibilità anche in futuro di ospitare qualsiasi evento la Federazione decidesse di organizzare in loco.

La parola è poi passata al Responsabile del Dipartimento Attacchi FISE, Avv. Carlo Misasi, che ha illustrato nel dettaglio i punti cardine su cui si fonda il nuovo Regolamento.

 

In alto il responsabile del Dipartimento Attacchi FISE, Avv. Carlo Misasi. In basso il Presidente del Centro Ippico San Giorgio di Verolanuova/BS, Aldo Paloschi e, a destra, l’incaricato del settore agonistico attacchi Roland Morat

 

Partendo dal Regolamento Tecnico di disciplina che contiene gli elementi per distinguere le attività ludiche dalle agonistiche, Misasi ha ribadito la posizione della FISE in merito alla gestione in esclusiva degli attacchi quale disciplina FEI, relativamente alle attività agonistiche in ogni sua formula di gara. Da questo assunto trae origine il nuovo regolamento di disciplina, organizzato per comparti:

  • ludico, riservato agli attacchi singoli, dai 6 anni, con patente A e prove di dressage e coni (di regolarità)
  • addestrativo, riservato anche agli attacchi multipli, dagli 8 anni, con la nuova patente Addestrativa, suddivisa in due livelli, base e avanzato, che dà accesso a tutte le prove, compresi il derby e la mini maratona di regolarità.

Molto alleggerita la parte organizzativa per questi concorsi che non richiedono né segreteria accreditata, né costruttore di percorso, le cui mansioni possono essere assunte da un tecnico presente in loco.

In termini di patenti, tutte le attuali A/att vengono trasformate in A, mentre per richiedere la Add/at è necessario sottoporsi ad una verifica delle capacità da parte di un tecnico che stilerà un apposito verbale di idoneità.

A questo circuito possono partecipare anche i possessori dell’ex Brevetto Attacchi Strada che ora assume i connotati di Patente Attacchi Strada con una notevole riduzione dei costi di rilascio e di rinnovo ed un iter più snello per l’ottenimento.

 

 

Nel comparto agonistico, invece, poche le novità sostanziali se non una riorganizzazione generale dei testi di dressage (compreso quello per la prova d’esame dei Brevetti), tutti raccolti e numerati in un apposito prontuario e un’apertura alla partecipazione come groom dei minorenni, più in linea con le disposizioni FEI.

Sempre con un occhio di riguardo verso i giovani, il Dipartimento Attacchi ha anche stabilito che fino alla maggiore età l’iscrizione ai concorsi debba essere gratuita. Questo ha dato adito a qualche ovvio borbottamento da parte dei Comitati Organizzatori ma il Dipartimento si è dichiarato molto felice e disponibile in futuro a prendere misure idonee qualora la massiccia affluenza di giovani, per ora solo una speranza, diventasse per i comitati organizzatori un vero problema.

Passando poi agli altri aspetti del nuovo regolamento di disciplina, che diventa omnicomprensivo occupandosi anche delle altre figure in campo quali giudici, delegati tecnici, costruttori di percorso, steward, tecnici, segreterie, è stato fatto un breve accenno sia sulla serietà e meticolosità dell’iter formativo che sul costante monitoraggio dei giudici, razionalizzando tuttavia il loro aggiornamento per cui ci sarà un periodo in cui essi saranno ricompresi in una condizione di “non aggiornati” prima di essere posti fuori ruolo per mancato aggiornamento, dopodiché dovranno sottoporsi ad una verifica delle loro capacità.

 

 

Un alleggerimento in termini di ore invece per la formazione dei tecnici, che tuttavia sono obbligati ad un aggiornamento biennale per poter operare. Razionalizzati dunque i corsi di aggiornamento e semplificata la didattica dei corsi formativi per l’accesso alle qualifiche di 1°, 2° e 3° livello che verranno equiparate a quanto riconosciuto da IGEQ (International Group for Equestrian Qualifications), con valenza quindi della qualifica a livello internazionale.

Novità invece nel comparto dei tecnici: nasce la figura del Tecnico di Attacchi di Base (TAB) in cui confluiscono gli OTA: i TAB potranno essere iscritti nella griglia dei centri ippici con notevoli facilitazioni burocratiche per il rilascio/rinnovo delle patenti attacchi. Si spera in tal modo che vengano superate le tante difficoltà create in passato dalla rigidità del sistema informatico incapace di adeguarsi all’assenza del tecnico di specialità nel Centro Ippico per l’unica disciplina in cui le patenti vengono rilasciate in base a verbale d’esame davanti ad una commissione o di apposita dichiarazione con assunzione di responsabilità da parte di un tecnico sulla verifica dell’idoneità per le nuove patenti addestrative.

Per quanto riguarda la Tradizione, è stato revisionato il regolamento con l’introduzione della prova di andatura obbligatoria e di un occhio di riguardo per la conservazione della tradizione anche in termini di stile di guida. Inoltre le categoria “carrozze d’epoca” e “carrozze repliche” non verranno mai accorpate.

 

 

Grosse perplessità per quest’ultima attività ma anche per le altre, dal ludico all’agonistico, sono state espresse dai partecipanti circa l’obbligo di iscrizione al repertorio del cavallo atleta con dicitura “NON DPA”. I risvolti negativi per una disciplina di cui fanno parte anche cavalli TPR, Norici, Haflinger di tipo tradizionale, ecc. si percepiranno probabilmente nel corso dei prossimi mesi con la defezione di queste razze dal circuito FISE. Se da un lato è abbastanza evidente il vantaggio dei centri ippici ad avere in scuderia solo cavalli NON DPA, con conseguente assenza di verifiche da parte delle ASL, molti dei cavalli che praticano gli attacchi vengono tenuti dai proprietari nelle proprie strutture in campagna, anche perché la circolazione di carrozze all’interno dei centri ippici viene spesso vista con fastidio dai praticanti altre discipline equestri. Ogni imposizione che limiti il libero arbitrio viene vista comunque con reticenza: questo non implica tuttavia che i cavalli, se pur dichiarati DPA, non vengano trattati con altrettanta, se non addirittura superiore, sensibilità e dedizione delle “macchine da gara”.

A questo punto ha preso la parola il membro del Dipartimento Attacchi incaricato di tutto il settore agonistico, Roland Morat, che in apertura ha molto ben illustrato quale sia stato l’intento nel facilitare l’inserimento di categorie ludiche e addestrative nell’ambito FISE. Molti agonisti non avevano capito l’importanza di allargare la base, non solo per una auspicata crescita sportiva verso più alti livelli competitivi dove al momento l’immissione di nuovi atleti tarda a realizzarsi, ma anche per dare ossigeno ai comitati organizzatori rendendo più partecipate le manifestazioni, a tutto vantaggio degli agonisti che non rischiano di vedersi defilare un organizzatore dietro l’altro per non economicità dell’impresa.

Morat ha poi illustrato a grandi linee i programmi per le attività di vertice che si concretizzeranno in dettaglio a valle del concorso internazionale di Caravino, non appena gli agonisti interessati avranno inviato al dipartimento una dichiarazione di intenti sui loro progetti per la corrente stagione. Gli atleti che parteciperanno alle manifestazioni di interesse federale sia in Italia che all’estero saranno seguiti sempre dallo stesso tecnico che effettuerà gli stage di perfezionamento fino ad assistere i selezionati nei campionati europei o mondiali in calendario.

Analogamente verrà reso pubblico l’accordo con il Dipartimento Veterinario FISE che prevede la messa a disposizione di uno staff di professionisti in grado di monitorare lo stato di salute degli equidi in uso per la disciplina, in modo da pervenire ad un aumento delle performance agonistiche. Lo studio finalizzato al miglioramento delle performance dei cavalli, intrapreso dal Dipartimento Attacchi, si inserirà all’interno di un  più complesso progetto sotto l’egida del CONI che avrà come traguardo l’efficientamento delle prestazioni sportive. Anche per gli attacchi saranno quindi presto nominati veterinario e tecnico delle squadre, giovanili e senior.

 

 

Una critica mossa al Dipartimento è stata la mancanza a tutt’oggi, seconda metà di marzo, di una precisa programmazione del settore attacchi. Dovuta in gran parte alla riorganizzazione dell’intera attività federale con conseguente ritardo nell’approvazione del budget nazionale, il Dipartimento Attacchi conta di esplicitare a breve i vari impegni sia organizzativi che economici per l’anno in corso, fiducioso di poter rispettare per la prossima stagione le date canoniche della fine dell’anno per la pubblicazione del calendario (che tra l’altro dovrebbe vedere anche per questa disciplina la rivoluzione dell’iscrizione online) e del mese di gennaio per la programmazione agonistica, sempreché dai Comitati Organizzatori e dagli Atleti giungano per tempo gli input di massima necessari alla programmazione.

A conclusione del suo intervento Morat ha ribadito la necessità di accantonare i personalismi. L’acredine personale, il pettegolezzo non servono a nulla, se non ad avvelenare l’ambiente e ad inibire il processo di crescita di atleti e dell’intero comparto. Ha pregato i presenti di accantonare i risentimenti personali e di lavorare tutti ad un unico fine che è quello intrinseco ai valori sportivi.

 

Un momento di pausa per la distribuzione ai presenti del nuovo regolamento

 

In sostanza l’allargamento della base, la crescita tecnica, una grande attenzione ai giovani, l’emersione delle regioni silenti sono le priorità che a livello territoriale devono essere gestite. Questi gli obiettivi offerti dal nuovo regolamento che, secondo quanto indicato dalla Federazione, viene sperimentato durante la corrente stagione e, ove si evidenziasse la necessità di modifiche dovute sia all’esperienza maturata sul campo sia all’armonizzazione con i libri da II a VI del Regolamento Generale ancora in fase di elaborazione, sarà definitivo a partire dall’1/1/2019. Questo quello che dice la Federazione in proposito:

I libri in elaborazione, dal II al VI, saranno resi per quanto possibile ulteriormente più snelli lasciando al Regolamento Generale i principi dell’organizzazione generale della struttura e delle attività degli sport equestri e ai singoli Regolamenti di disciplina il compito di specificare le norme che presentano le peculiarità differenti delle singole specialità.

L’auspicio della FISE è quello di apportare le modifiche suggerite e avere una nuova bozza di Regolamento Generale (dal Libro II) entro il prossimo giugno. Successivamente le bozze dei Regolamenti di disciplina (molte delle quali già elaborate in bozza) dovranno essere adeguate e  integrate alla nuova stesura del Regolamento Generale. 

In attesa di essere definite dal Consiglio Federale e sottoposte al CONI per la definitiva approvazione, tutte le bozze saranno pubblicate on line dopo l’estate sul sito web federale per poi entrare in vigore dal 1 gennaio 2019, anno in cui andranno a regime tutti i nuovi Regolamenti.

 

Il Tecnico di Attacchi di Base del centro ospitante, Dalmazio Bertulessi, uno degli interlocutori che si è fatto carico di esprimere le sue perplessità su alcuni punti

 

Anche se forse alcuni partecipanti, accorsi così numerosi, si sarebbero aspettati un più definito programma operativo per il 2018, si sono comunque resi conto che le cose si stanno muovendo, compatibilmente con la macchina burocratica, e che il Dipartimento non si sta risparmiando nell’impegno di dare un nuovo impulso alla disciplina. Altrettanto si aspetta però da parte delle forze in campo, dagli agonisti agli ufficiali di gara, affinché lo sport decolli lasciando intravedere i successi di cui la disciplina sotto l’egida del tricolore possa andare orgogliosa.

Con l’allocazione del Campionato Italiano di Combinata e della Coppa delle Regioni alla prestigiosa sede dell’Ippodromo Militare di Tor di Quinto, sede del Centro Ippico Militare del Reggimento “Lancieri di Montebello” a Roma, si è andato definendo anche il calendario FISE 2018 che vede tre concorsi internazionali in Italia e una nostra partecipazione ai campionati mondiali di attacchi singoli, agli europei per giovani guidatori e ai mondiali per giovani cavalli.

 

 

 

calendario FISE 2018