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Molti di noi tra poche settimane (2) inizieranno a sentire dall’alba al tramonto le invocazioni di aiuto di venditori di rose rosse, cioccolatini assortiti e prendi-polvere di ogni specie che ”obbligatoriamente” dovranno acquistare i fidanzatini per festeggiare amorevolmente la giornata del 14 di febbraio. Giornata da sempre dedicata agli innamorati o anche a coloro che senza tanto cancan si vogliono bene! Tutte queste apparecchiature scenografiche hanno come ultimo scopo, bellicoso e lungimirante, di trasformare il più velocemente possibile la fidanzatina in moglie. Per meglio rendersi conto del nostro Status attuale e delle abitudini globali che ci circondano, andiamo a vedere tra le svariate leggende a disposizione quella che forse è la più accreditata per risalire alle origini di questa tradizionale festa.

LA LEGGENDA DELLA ROSA DELLA RICONCILIAZIONE

Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinchè il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la Benedizione del loro matrimonio. La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal Vescovo di Terni il 14 di ogni mese. Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle Benedizioni, ma la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché  in quel giorno del 273 San Valentino morì.

 

 

 

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TORNIAMO AI GIORNI NOSTRI

Per meglio convincere la persona amata a decidere il “da farsi” e sferrare il fatidico colpo di grazia, Samuele Boaretti, Cocchiere in località Stanghella di Padova, ha predisposto una serata speciale arricchita da effetti speciali mozzafiato che renderanno l’evento indimenticabile.

Il Servizio offerto: Cocchiere in livrea alla guida di un antico “Landau” trainato da una pariglia di cavalli Lipizzani che vi porteranno al piccolo trotto presso il romantico Ristorantino per una cena a lume di candela. Per rientro l’andatura è a libera scelta della coppia, valutata in stretta relazione con l’andamento della cena, e potrà variare dal galoppo sfrenato in direzione della mamma di “Lei” alla sosta prolungata sotto una quercia secolare a contare le stelle.

 

SAMUELE BOARETTI  Cell. 348.77 59 203

 

 

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L’OPINIONE DEL COCCHIERE

Samuele Boaretti, forte del suo fascino latino con l’occhio ammaliatore del professionista del “doppio mantice”, è in retta d’arrivo per le prenotazioni che chiaramente saranno limitatissime. Ha già programmato alcuni viaggi per i giorni precedenti e quelli che seguiranno la fatidica data del 14 febbraio: data la scarsità di Cocchieri e Carrozze difficilmente potrà accontentare il sempre crescente numero di clienti. Che strano, i tempi cambiano, si globalizzano e i Cocchieri?

 

 

 

 

S. Boaretti  ” I Cocchieri si devono adattare ai tempi. Stare sulla piazza non è facile: ci hanno insegnato le antiche regole della Cavalleria e del Galateo che in tanti casi facciamo fatica ad applicare, ma in noi prevale il grande senso artistico dell’improvvisazione teatrale e in tanti casi andiamo “a braccio”. Un esempio: si presentano al cospetto della carrozza Mario e Maria, mi avvicino a Maria, la saluto togliendomi il cilindro, le apro la portiera e la faccio salire per prima indicandole il “posto di Rispetto” a lei riservato, a seguire, Mario. Passano poche ore e si avvicinano Mario e Giorgio … (?!) … Se oggi sono ancora brillantemente sulla piazza ad esercitare l’antico mestiere è solo merito di quella misteriosa componente artistica di cui vanno fieri i cocchieri: estrapolare senza esitazione e con sicurezza la frase giusta ed il gesto giusto per ogni occasione. In contemporanea non ci deve mai abbandonare un infinito senso dell’Humor in ogni ora della giornata.  I clienti migliori? I giovanissimi!  Queste serate che odorano di cuoio ingrassato, sudore di cavalli, pizzi e merletti, lasciano un ricordo indelebile a queste giovani generazioni abituate a “chattare” a chilometri di distanza, con la mano stretta stretta al “mouse”, l’auricolare nelle orecchie fino a notte fonda, poi, un clik li avvisa che il credito è terminato … buona notte!

 

 

 

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