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MATTEO PAVANI

MATTEO PAVANI

Quest’anno la gente di cavalli porta gli occhiali a “specchio”.

 

LUCIANO GAIARDONI con Gioele e Diana

LUCIANO GAIARDONI con Gioele e Diana

 

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L’evento è già stato catalogato nella categoria degli “imperdibili”, e non poteva essere altrimenti visto che di questi tempi per lavorare e divertirsi in serenità con i cavalli bisogna obbligatoriamente affidarsi a professionisti abili e capaci provvisti di esperienza in grande quantità.  Punto di appoggio il Circolo Ippico Manzone di Massimo Quercioli,  mentre per il discorso ristorazione il meglio che possa offrire la Riviera Romagnola a tema Turismo Equestre risiede proprio da queste parti, Aloha Beach.

www.alohabeach.it   e  www.slowpark.it 

 

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Alle redini Raffaele Marmiroli con a fianco Luigi Persico

Alle redini Raffaele Marmiroli con a fianco Luigi Persico

 

 

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Testi e fotografie di  LUIGI PERSICO  &  D. Ermes

 

Un profondo legame, un’attrazione irrinunciabile, lega la mia esistenza alle terre di Romagna, alla sua gente.

Papà bolognese, io nato a Parma, le vacanze estive al mare, nella casa dei nonni, al Lido degli Estensi, in quel di Ferrara.  Da diversi anni irrinunciabile frequentatore dei lidi ravennati, in particolare un legame con Marina Romea, a due passi da Ravenna.   Marina Romea è il connubio delle mie passioni: l’atmosfera gioiosa ed ospitale della Romagna, il mare e la gente di cavalli; si! proprio gente di cavalli al mare!.

 

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BRUNO COTIC

BRUNO COTIC

 

C'era una volta il West ... anche oggi in Pineta !

C’era una volta il West … anche oggi in Pineta !

 

Poi le sue zone umide, come la Piallassa della Baiona, palude di alture e bassure che pullulano di uccelli selvatici, tra cui i fenicotteri che qui vengono a nidificare.  Che dire poi di quel che resta della pineta ravennate di origine romana, che tuttora caratterizza questo tratto di costa adriatica, come la Pineta San Vitale, ora parco naturale.

E’ stato l’anno scorso, l’ultimo inverno, mi sono trovato a Gorizia col mio amico Bruno Cotic sotto una frasca.  In Friuli i contadini ospitano la gente in casa per bere un bicchiere di vino accompagnato da un assaggio di prosciutto di San Daniele, le riconosci da una frasca, un ramo, legato sopra la porta di ingresso.  Dicevo, eravamo appunto sotto ad una frasca, con un buon bicchiere di vino in mano, e mi è venuta l’idea di invitare i miei amici friulani, che in fatto di gioiosità ed ospitalità non sono certo meno dei romagnoli, a Marina Romea e in Pineta San Vitale, come se li invitassi a casa mia, nella mia seconda casa.

 

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Così abbiamo organizzato la “Bella Epoque in Pineta” a San Vitale, primo evento organizzato in Romagna dall’Associazione Friulana Appassionati  Carrozze.  Da oramai lunga esperienza, mi sono affidato senza indugio e totale fiducia ai miei carissimi amici di Marina Romea:  Alberto Belloni, titolare del bagno “Aloha Beach” e ristorante “La Veranda sul Mare”, che ci ha procurato i permessi per accedere alla Pineta e ha preparato il sontuoso pic-nic nel mezzo della foresta di pini.  Massimo Quercioli, responsabile del Circolo Ippico Manzone, che offre sempre una ottima ospitalità ai nostri amati quadrupedi.

 

I pescatori di molluschi

I pescatori di molluschi

 

Non sono posti da "automobili!"

Non sono posti da “automobili!”

 

 

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In una calda domenica di maggio, in un lido che pullula di bagnanti pronti a godersi una bella giornata in spiaggia, ho l’onore di accompagnare vecchi e nuovi amici, pronti sui loro begli attacchi, nella passeggiata così organizzata.

Attraversiamo prima tutta Marina Romea, da sud verso nord, costeggiando la Piallassa della Baiona, troviamo qualche capanno di pesca sul percorso, li lasciamo ad uno a uno alle nostre spalle e cominciamo a dirigerci verso l’ingresso della riserva.  Prima di entrare nella pineta ci fermiamo alla Casa “Quattrocchi” dove “Aloha Beach” ci offre un gioviale aperitivo, per poi ripartire alla volta della foresta davanti a noi.

 

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Un sorso di acqua anche al buon cavallo! (senza esagerare)

Un sorso di acqua anche al buon cavallo! (senza esagerare)

 

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Servizio impeccabile By- Aloha Beach !

Servizio impeccabile By- Aloha Beach !

 

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Entriamo quindi nella Pineta San Vitale e subito percorriamo sinuosi passaggi all’ombra di una fitta vegetazione di pini e cespugli, in un’atmosfera selvaggia, molto lontana dalla popolata spiaggia di cui, nonostante la reale vicinanza, portiamo ora solo il ricordo.  Dopo un lungo percorso si apre davanti a noi una radiosa radura, illuminata dal caldo sole di maggio, dove troviamo imbandito un sontuoso pic-nic, servito da Aloha Beach che ci riserva sempre piacevoli sorprese.  Tavole elegantemente apparecchiati, piatti di pesce serviti con molta eleganza e rispondenti nel gusto alle aspettative dei nostri occhi.

 

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Nel primo pomeriggio siamo ripartiti sui nostri attacchi e abbiamo ora attraversato la parte di pineta che costeggia la zona paludosa.  Passando adiacenti alla zona di riproduzione dei fenicotteri, abbiamo potuto vedere molti di questi bellissimi uccelli condividere lo specchio umido con altrettanti cigni maestosi, per poi reimmergerci nel fitto della foresta.  Usciti dalla pineta, siamo tornati a Marina Romea, immergendoci nel pomeriggio caotico del mare, affollato da tanti bagnanti accorsi a godere della prima calda domenica, preannuncio della stagione estiva imminente.

 

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Sistemati cavalli e carrozze al circolo ippico Manzone, prima di avviarci per la strada del ritorno, ci siamo concessi, ora appiedati, una passeggiata in spiaggia tra bagni, spruzzi e gelati, prima di congedarci, soddisfatti della bella giornata in buona compagnia.     (A cura di Luigi Persico)

 

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Ricordiamo a tutti coloro che tra le mura domestiche o gli ombrelloni al mare per l’imminente periodo estivo si vogliono concedere una rilassante e istruttiva lettura, è a disposizione di tutti il nuovo MANUALE DI AVVIAMENTO AGLI ATTACCHI (euro 10,00).  Potete richiederlo all’Associazione Friulana Appassionati Carrozze (AFAC), inviando una mail. al Presidente Giuliano Maule.   mail: giuliano.maule@libero.it

 

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SAMUEL  MUCCIN

 

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Luigi Persico in testa al gruppo attraversa le "zone umide"

Luigi Persico in testa al gruppo attraversa le “zone umide”

 

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Tanti anni fa, in questi stessi luoghi venne scritta una delle più importanti pagine della Storia d’Italia.

 

 

Capanno Garibaldi al Lido delle Nazioni

Capanno Garibaldi al Lido delle Nazioni

 

In mezzo a questi canneti delle Valli di Comacchio, il 4 Agosto 1849, finiva tragicamente la bella e struggente storia d’amore di Garibaldi e Anita.

Garibaldi con 4.000 volontari fugge da Roma caduta in mano agli Austriaci. E’ il 2 Luglio 1849 e inizia la fuga del Generale Garibaldi, con padre Ugo Bassi e Anna Maria Riberio da Silva (Anita), incinta per la quinta volta.

Il 2 Agosto 1849 alle 6,30 del mattino una piccola flotta di “Bagozzi” con il Generale a bordo, salpa da Cesenatico mentre Anita, sofferente, è preda di una grande febbre.  Nello stesso pomeriggio la piccola flotta viene intercettata e bombardata da quattro navi Austriache, e otto Bagozzi vengono catturati.

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Il Bagozzo con Garibaldi e Anita si da alla fuga e approda in una spiaggia a sette chilometri da Porto Garibaldi dove i superstiti trovano rifugio presso il Capanno Cavalieri. (Oggi visitabile presso il Lido delle Nazioni)   Anita è sofferente ed i fuggiaschi devono urgentemente trovare un medico.

Il 4 Agosto 1849 nelle Valli di Comacchio il caldo è opprimente e quando il gruppo arriva verso le 13 alla Chiavica Bedoni, Anita è quasi agonizzante. Grazie all’intervento del Patriota Mazziniano Gioacchino Bonnet, si decide di trasferire Anita su di un carretto fino alla fattoria Guiccioli a Mandriole dove il medico condotto di S. Alberto Dott. Nannini è ad attenderli.

Purtroppo nulla da fare, alle 19,45 del 4 Agosto 1849, a soli 29 anni Anna Maria Riberio da Silva spirava nella fattoria di Mandriole. (Oggi “Casa Rossa” e visitabile)

Per info:  http:/www.riccione.net/itinerari/garibaldi-anita-e-il-passator-cortese

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Ai tempi nostri siamo abituati a delle velocità e dei ritmi molto diversi da quelli di un tempo, e vale la pena ricordare ancora una volta che l’essere umano dal 2500 a.C. 1.850 circa, si è mosso sulla terraferma  esclusivamente con il contributo degli  ANIMALI !  Oggi che si registra un grande miglioramento generalizzato nel campo del benessere animale (e peggioramento in quello “umano”) segnaliamo a tutti gli appassionati questo piccolo e comodo  Contachilometri  da carrozza che su tante carrozze di nuova costruzione, viene fornito “di serie”.  Per la nostra inchiesta sulle nuove tecnologie che aiutano il binomio Cavallo+Guidatore, siamo saliti oggi sulla carrozza di Luigi Scalari in compagnia della moglie Vilma e della figliola Serena, per osservare da vicino due accessori che a nostro modesto avviso hanno una grande importanza.

Indicatore di velocità e numero dei km. percorsi.  

Nel collage in basso il Contachilometri applicato sul parafango in basso accanto al pedale del freno, ci segnala che un cavallo con una carrozza da 350 kg. di peso + tre persone (200 kg), su strada scorrevole e pianeggiante, viaggia a 6 km. all’ora con il cavallo al passo, mentre al trotto la velocità si raddoppia. Lo strumento è utilissimo, ma trattandosi di un animale le regole “equine” impartite dall’Istruttore di Attacchi, sono e rimangono le più importanti. Tanto per fare un banale esempio; la velocità che ha tenuto oggi il cavallo di Luigi Scalari “allenato da tempo” è stata buona, ed il cavallo ha terminato i 15 km. della passeggiata in scioltezza senza affaticarsi, nel caso che lo stesso cavallo fosse rimasto fermo nel box per due o tre mesi e di conseguenza “non allenato” le conseguenze erano chiaramente più tragiche (per il povero cavallo).

 

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Parliamo ora del secondo accessorio che abbiamo visto sulla carrozza di Luigi Scalari prodotto da Samuele Boaretti presso la sua Az. di Stanghella (PD).   mail:  carrozzecavalli@carrozzecavalli.com

 

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Le “Sacche porta fiande” o “Mutande equine”, una storia a lieto fine.

Prima della partenza dal C.I. Manzone, Luigi Persico, capo carovana dell’odierno Tour in Pineta, impartisce le ultime direttive ai partecipanti inclusa la solita raccomandazione pervenuta dall’Amministrazione Comunale: “Non bisogna sporcare a terra! 

Anticamente (anni 70/80) in casi analoghi l’Amministrazione Comunale del luogo metteva a disposizione una normale bicicletta a tre ruote attrezzata di bidone, scopa e paletta e in un’oretta di lavoro non “estenuante” il problemino era risolto.   Ai giorni nostri purtroppo tutto si è complicato.   Valutiamo alcuni casi.

Caso 1)- Bisogna provvedere mesi prima a chiedere tutti i vari permessi per il transito dei veicoli ippo-trainati,  e solo dopo che le Autorità Comunali avranno valutato con attenzione la fattibilità della “Processione di Animali e Carri” la cosa avrà un seguito.  Non demonizziamo per favore il faticosissimo operato degli Amministratori Pubblici addetti ai lavori, perché in tantissimi casi si trovano a fare i conti con una serie di eventi concomitanti e per di più nello stesso giorno, che creano grossi problemi alla viabilità del tipo:  corse ciclistiche dei reduci della Guerra di Eritrea, maratone eco-ambientaliste di un km. e 300 metri per impiegati del Catasto e simili, Ambientalisti, Ecologisti, Animalisti e “piagnoni””   che vorrebbero vedere il cavallo “solo al guinzaglio” portato a fare la pisciatina delle 8,30 nel Parco Pubblico, in caso contrario per ritorsione non rinnoverebbero con una “x” il consenso all’Amministrazione Comunale in carica … ecc. ecc.

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Caso 2)-  A causa di inderogabili impegni assunti in precedenza o carenza di personale addetto alla viabilità, il corteo delle carrozze è vivamente pregato di arrangiarsi con mezzi propri senza creare inutili perdite di tempo agli addetti Comunali che interverranno però, prontamente e con zelo (su segnalazione) a “verbalizzare” qualsiasi “deiezione” dell’equino che si depositerà sul manto stradale!

Caso 3)- Tecnica alla “James Bond-006”.  Il corteo transita, tutto tace, nessuno dice nulla, poi, nella più completa indifferenza un cavallo sporca a terra, qualcuno vede, scatta una foto con il cell. e il gioco è fatto … missione compiuta!

CONSIGLIABILE APPLICARE IL  Caso 4  dal dialetto Ferrarese  “ a fag tut mi  “  (faccio tutto io).

Oggi qui a Marina di Ravenna il sig. Luigi Scalari ha fatto indossare al proprio cavallo l’apposita “Mutanda equina” e in quattro minuti e 28 secondi ha risolto tutta una serie di problematiche che rischiavano di compromettere gravemente la funzionalità del suo fegato con ripercussioni anche gravi all’apparato digerente e forti perdite economiche.  (Imbrattamento del suolo pubblico e sue pertinenze: Verbale dai 100 ai 290 euro)

 

Luigi Scalari e Famiglia.

Luigi Scalari e Famiglia.  Per tutti coloro che giornalmente respirano “ossigeno” consigliamo in futuro di … cambiare MEZZO !

 

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Luciano Gaiardoni con Gioele e Diana.

 

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MARIKA  FRANCIOSI

 

MATTEO PAVANI

MATTEO  PAVANI

 

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RISPETTIAMO  L’AMBIENTE  PER  UN  FUTURO  MIGLIORE !