LA   FIGURA  DEL  COCCHIERE  NON  TRAMONTERA'   MAI !

LA FIGURA DEL COCCHIERE NON TRAMONTERA’ MAI !

VITA  DA  COCCHIERE …

E’ passato il Natale e pure Capodanno …   noi eravamo lì, al freddo.

Poi sono iniziate le Grandi piogge …  e noi siamo rimasti lì, bagnati.

Finalmente è arrivata l’estate … fa caldo ma noi restiamo lì, sudati.

Arrivano i Turisti … vi aspettiamo, sempre qui, speranzosi.

La Carrozza è lucida, i Cavalli bruscati e stigliati, saliamo a cassetta, indossiamo il Copricapo e subito sotto, lo sguardo “non ti scordar di me” poi ecco, si avvicina il primo turista della stagione 2013 che ci chiede; 

Scusi, quanto costa fare un giro?   Solo 5 euro Signore.    (passano tre minuti)

COME !?!  5 euro per un giretto di un chilometro?  Ma se mia Nonna nel 1920 da Milano andava a Bologna con 1000 lire !!

                                                                                              Senza parole… continua

 

UN  MODELLO STANDARD DI CARROZZA  IN  USO DAL 1500 FINO AL 1700.

UN MODELLO STANDARD DI CARROZZA IN USO DAL 1500 FINO AL 1700.

Scherzi a parte, anticamente la vita del Cocchiere era dura, dal 1500 in avanti i Cocchieri lavoravano quasi esclusivamente per persone di alto rango e nobili Casate, e nella “scala sociale” di quei tempi non erano gli “ultimi”. Il loro compito era quello del governo e dell’addestramento dei cavalli unito a delle indubbie capacità di guida per via delle strade dei tempi che erano “sentieri in terra battuta” ed il “fenomeno” di turno doveva con una mano tenere i 4 focosi cavalli, con l’altra la frusta per ogni necessità, mantenere l’assetto sopra una piccola serpa poggiata sugli assali che gli moltiplicava ogni buca sul terreno e che gli rendeva precario il controllo dell’attacco, poi, arrivato che fosse in un grande centro abitato molto trafficato (Milano anno 1612 n°800 carrozze) doveva “sfoderare le altre doti della serie “mano di velluto” per districarsi in mezzo al traffico e tenere “immobili” i cavalli quando i passeggeri salivano o scendevano. E non è finita qui, altra dote di cui doveva essere provvisto il Cocchiere era una certa “signorilità”, discreto, gentile, educato e sempre disponibile perché senza di lui … nessun mezzo di trasporto si metteva in moto!

La posizione "a rischio-costante" del Cocchiere con la piccola serpa ed una striscia in cuoio per appoggiare la schiena, piccolissimo il poggia-piedi.

La posizione “a rischio-costante” del Cocchiere con la piccola serpa ed una striscia in cuoio per appoggiare la schiena, piccolissimo il poggia-piedi.

La situazione per la categoria peggiorò quando nei grandi centri urbani si rese indispensabile il Cocchiere di Piazza, battezzato subito Vetturino. A questa persona non toccavano vitto e alloggio come i colleghi Cocchieri al servizio delle nobili Casate ma solo 12 o 13 ore di lavoro giornaliero con qualsiasi condizione di tempo.

IERI COME OGGI  IL  TRAFFICO  E'  SEMPRE  ESISTITO.

IERI COME OGGI IL TRAFFICO E’ SEMPRE ESISTITO.

IL  CONSORZIO DEI COCCHIERI  DI PIACENZA

I guai grossi del Cocchiere iniziavano quando, per inabilità o malattia causati dall’età o da infortuni, veniva licenziato o momentaneamente non retribuito dal datore di lavoro. Fu questa la causa scatenante dei Cocchieri Piacentini che li portò a promuovere nel 1742 una sorta di “Opera-Pia” chiamata Consorzio che doveva provvedere al sostegno dei Cocchieri in caso di necessità.  Il documento, articolato in 14 punti, si rivolgeva a coloro che in quel momento fossero a tutti gli effetti Cocchieri e avessero una età inferiore ai 40 anni; la quota associativa doveva essere versata mensilmente ai “ricognitori”, incaricati di riscuotere a domicilio la “mesata”, e doveva essere annotata sull’apposito “libretto personale” che alla fine di ogni anno era “vistato” dal Tesoriere.  Il CONSORZIO dei  COCCHIERI, da convocarsi ogni anno il 2 di gennaio, era retto da un PRIORE (Cancelliere) e da un VICE-PRIORE (Tesoriere); sei INFERMIERI e quattro RICOGLITORI tenevano i contatti diretti con gli assistiti e gli associati.  L’assistenza a Cocchieri inabili e malati, che non ricevevano paga, consisteva nel fornire alimenti giornalieri (pane, uova e carne), la cui razione aumentava lievemente durante la convalescenza, riconosciuta per otto giorni. Coloro che volessero “servirsi del commodo, o della Carità, che alli poveri di questa città suole prestare”, avrebbero ricevuto un “sussidio” di minore entità. In caso di malattia il Consorzio avrebbe pagato le spese per il medico ed i medicinali procurati dalla Speziera dei Poveri.

Riflessione Teologica-equina , a distanza di 260 anni dovendo tirare le somme dobbiamo ammettere che come Mutua e Assistenza si sono fatti passi da gigante! Le uniche due figure che sono state declassate sono stati i Ricoglitori (controllori-1) e gli Infermieri (controllori-2)  come ci confermano i dati degli ultimi anni con un aumento preoccupante di… CIECHI con la vista da AQUILA !!

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CURIOSITA’ STORICHE

Ci siamo soffermati ampiamente sui pregi della categoria “frusta, amore e fantasia”, adesso parliamo di un (loro)  difetto che costrinse in Spagna il Duca di Olivares ad adottare un provvedimento a dir poco particolare. Stanco di sentire pettegolezzi da parte dei suoi Cocchieri che da “cassetta” origliavano le conversazioni degli ospiti in carrozza, li obbligò a “montare sui cavalli di volata” del tiro a quattro a modo che, da quella lontana e scomoda posizione, la smettessero di “spettegolare”.

E' possibile guidare egualmente una carrozza "montando il cavallo" chiaramente è più scomodo! Con 4 cavalli il Cocchiere si posizionava sempre sul cavallo di sinistra.

E’ possibile guidare egualmente una carrozza “montando il cavallo” chiaramente è più scomodo! Con 4 cavalli il Cocchiere si posizionava sempre sul cavallo di sinistra.

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Un’ altra curiosità ci arriva dalle Nobili Casate Reali Inglesi, cultori dell’estetica carrozza-cavallo dove il Cocchiere “selezionato” doveva essere “poco appariscente, quasi anonimo” per mettere maggiormente in risalto la bellezza dei Cavalli e della Carrozza.

Prima che qualche aspirante-Politico voglia guadagnare un po di visibilità tirando fuori dal cilindro la “favoletta patetica” delle quote Rosa lo “stoppiamo subito” con l’ultima curiosità .

Dopo Spagna e Inghilterra eccoci  in  Francia al “bois de Boulogne” anno 1907 della serie “La Parigi che cambia” le  JOLIES  COCHERES o se preferite LE FEMMES COCHERS.

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Per informazioni più approfondite sui Cocchieri o Guidatori di Carrozze con cavalli che esercitano il loro lavoro in Città d’Arte, loc. Turistiche o Agriturismi, sul nostro sito troverete tanti indirizzi utili.

 

Il Cocchiere Boaretti lo potete contattare al sito web  Samuele Boaretti

Il Cocchiere Boaretti lo potete contattare al sito web Samuele Boaretti